CRPA e il progetto Parsutt protagonisti agli EIP-AGRI Innovation Awards

La ricercatrice Annunziata Palamara racconta il progetto in un’intervista

Il 7 maggio 2024 si è svolta a Estoril, in Portogallo, la cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio Innovazione EIP-AGRI 2024 per i Gruppi Operativi. Il GO Parsutt – Prosciutto di Parma ad alto standard di sostenibilità, coordinato da CPRA con la partecipazione diretta del Consorzio del Prosciutto di Parma, ha vinto il premio per la categoria “Benessere animale e allevamento”.
La cerimonia si è svolta durante la conferenza della EU CAP Network “Gruppi Operativi EIP-AGRI: Innovation in practice”, per far conoscere i risultati ottenuti da oltre 3400 Gruppi Operativi.

Per l’occasione, la ricercatrice Annunziata Palamara, che ha ritirato il premio a nome di CRPA, è stata intervistata dalla Rete Europea per la PAC. Nel video racconta il progetto Parsutt, le innovazioni che introduce e le nuove opportunità per il settore agricolo.  

Per ascoltare l’intervista: https://www.youtube.com/watch?v=Lya7KtsQgIk&list=PL2ZRMetYaJOXPMMFk73Za_BlNMTBS06D-&index=6

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Two is Better – Comunicato stampa n. 2

Vitelli in coppia e separazione tardiva: strada percorribili?
Le migliori soluzioni cage free per i vitelli pre-svezzamento come alternative ai box individuali

Reggio Emilia, 25 giugno 2024 – Le soluzioni cage free per la stabulazione del vitello fino allo svezzamento, quali il contatto prolungato della madre (o balia) con il vitello, il box di coppia e il gruppo con ricorso all’allattatrice automatica, verificandone la fattibilità tecnico-economica, sono temi di grande attualità che possono interessare tutti gli allevamenti bovini da latte emiliano-romagnoli ed italiani e che sono stati affrontati dal progetto TWO IS BETTER – Vitelli presvezzamento con la madre e in gruppo appena concluso.

Finanziato dal Psr 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, il progetto ha visto la partecipazione del caseificio biologico Casearia di Sant’Anna di Anzola dell’Emilia (BO) in veste di promotore/capofila e della Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS di Reggio Emilia, in qualità di consulente scientifico.

Di seguito, vengono riportati alcuni dei principali risultati di TWO IS BETTER:

  • la stabulazione in coppia sembra essere in grado di sostituire quella in box individuale fino a 56 giorni senza controindicazioni tecniche ed economiche. Benessere, interazioni sociali e incrementi medi giornalieri sembrano tutti a favore della coppia e i possibili difetti sono pochi e molto probabilmente superabili;
  • lasciare il vitello con la madre alcuni giorni prima di metterlo in coppia sembra migliorarne ulteriormente i vantaggi, ma solo se si pone particolare attenzione alla progettazione e gestione del box parto, alla durata del contatto e a una corretta gestione del colostro;
  • una volta che i vitelli passano in gruppi più ampi la soluzione migliore è sicuramente l’allattatrice, ma anche in questo caso bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti fondamentali, tenendo sotto controllo la competizione per l’alimento e l’igiene dell’impianto;
  • da non sottovalutare inoltre, che la stabulazione in coppia e la separazione tardiva sembrano apportare benefici alla vita futura del vitello quando diventerà prima manza e poi vacca.

I risultati di TWO IS BETTER sono stati presentati nel corso del convegno “Vitelli in coppia e separazione tardiva: strade percorribili?” svoltosi il 24 giugno scorso in webinar, durante il quale sono stati descritti gli obiettivi e le attività svolte, i risultati delle prove di campo presso due allevamenti conferenti alla Casearia di Sant’Anna, i confronti tecnico-economici fra le possibili soluzioni alternative alla stabulazione individuale e le possibili strategia di mercato per un Parmigiano-Reggiano con un valore aggiunto basato su alti standard di benessere animale.

Per maggiori informazioni è possibile contattare Alessandro Gastaldo della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia, responsabile scientifico del progetto (cellulare: 345 9573083; email: a.gastaldo@fondazionecrpa.it).

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TWO IS BETTER – Vitelli pre-svezzamento con la madre e in gruppo

Newsletter 3 – Giugno 2024

Il progetto, finanziato dal Psr dell’Emilia-Romagna (operazione 16.2.01 – Focus Area 3A), vede la partecipazione della Casearia di Sant’Anna, un caseificio biologico di Anzola dell’Emilia (BO), in veste di promotore/capofila, e la Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS, un ente di ricerca di Reggio Emilia, che entra nel progetto come consulente scientifico. Lo scopo del progetto è quello di verificare la sostenibilità tecnico-economica della stabulazione con la madre e/o in gruppo per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento con l’obiettivo di creare una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale (assenza di box individuali) richiesti da consumatori e opinione pubblica.

All’interno del progetto una delle attività è stata la compilazione di un questionario in 37 allevamenti bovini da latte emiliano-romagnoli con l’obbiettivo di individuare le principali tipologie stabulative (convenzionali e innovative) per la stabulazione dei vitelli nella fase pre-svezzamento.

L’indagine si è concentrata sui seguenti aspetti:

  • sistemi di stabulazione adottati (tipologie di box individuali, collettivi con altri vitelli o con madre/balia, collocamento in ricovero o all’aperto, superfici di stabulazione, tipo di pavimento, presenza ed eventuale
    dimensione del paddock, superficie di riposo, accesso all’alimento e all’acqua di bevanda, con o senza allattatrice);
  • gestione e sanità (durata dello svezzamento, mortalità annuale dei vitelli dal 2° al 30° giorno di vita, quantità e qualità di colostro, banca dati per il colostro, numero di somministrazioni di colostro e latte, quantità di latte somministrato, piani vaccinali e interventi di decornazione);
  • rilievi diretti sugli animali (% vitelli con tricofitosi, diarrea, scoli nasali e oculari).

L’elaborazione e l’analisi dei dati raccolti ha permesso di mettere in relazione i sistemi di stabulazione adottati con gli aspetti gestionali e sanitari e le problematiche evidenziate dai rilievi diretti sugli animali.

Complessivamente, il numero totale dei vitelli pre-svezzamento che hanno partecipato all’indagine è pari a 1.572.

La stabulazione maggiormente utilizzata fino allo svezzamento nei 37 allevamenti (grafico 1) è quella che prevede prima fase in box individuale e successiva fase in gruppo (73% dei casi) seguita a distanza dalla stabulazione sempre in box individuale almeno fino allo svezzamento (24,3%).

Grafico 1

Solo in un allevamento i vitelli sono stabulati con una soluzione cage free: prima in un box collettivo con la madre, altre madri con i loro vitelli e altre vacche in attesa del parto e poi in gruppo con altri vitelli. La separazione del vitello dalla madre è precoce nel 92%, mentre è tardiva (non oltre le 24 ore dal parto) soltanto in 3 allevamenti.

Le dimensioni dei box individuali, ossia lunghezza e larghezza, sono importanti perché delimitano lo spazio dove vive il vitello:

  • la lunghezza nella maggioranza dei casi (64%) è compresa fra 1,16 e 2 m, mentre in un discreto numero di casi (20%) è superiore a 3 m (compreso recinto, se coperto);
  • la larghezza nel 63% dei casi è inferiore a 1 m.

Anche se la normativa vigente non fornisce indicazioni sulla superficie di stabulazione nei box individuali risulta interessante calcolarla, moltiplicando lunghezza per larghezza. La superficie unitaria che si ottiene è molto diversificata: risultano interessanti, in particolare, i due estremi con il 28% al di sotto di 1,5 m2 e il 23% di almeno 3 m2.

Per maggiori informazioni è possibile contattare Alessandro Gastaldo della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia, responsabile scientifico del progetto (cellulare 345/9573083; posta elettronica a.gastaldo@fondazionecrpa.it).

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Vitelli in coppia e separazione tardiva: strade percorribili?

Convegno finale

Lunedì 24 giugno 2024, ore 10:00
In modalità webinar

In questo evento, convegno finale del progetto TWO IS BETTER, si cercherà di dare risposta alle seguenti domande:
● la stabulazione in coppia può sostituire quella in box individuale?
● la separazione tardiva vacca-vitello con successivo passaggio in box di coppia è una strada percorribile?
● quali sono le principali differenze tecnico-economiche fra stabulazione individuale e soluzioni cage free?
● una filiera cage free può essere inserita in una corretta strategia di mercato?

Il progetto TWO IS BETTER – Vitelli Pre-svezzamento con la madre e in gruppo ha affrontato queste problematiche con l’obiettivo di supportare allevatori e consulenti nelle scelte tecnico-economiche per i vitelli in una delicata fase della loro vita.
In questo convegno vengono descritti il progetto TWO IS BETTER, i suoi obiettivi e le sue attività, i risultati delle prove di campo presso due allevamenti conferenti alla Casearia di Sant’Anna, i confronti tecnico-economici fra le possibili soluzioni alternative alla stabulazione individuale e le possibili strategia di mercato per un Parmigiano-Reggiano con un valore aggiunto basato su alti standard di benessere animale.

Programma
10:00 Apertura lavori e saluti di benvenuto
10:15 Interventi
Il progetto TWO IS BETTER
Alessandro GASTALDO – FCSR ets
Risultati delle prove di campo di confronto fra stabulazione individuale e in coppia
Ambra MOTTA e Marzia BORCIANI – CRPA scpa
Analisi tecnico-economica delle soluzioni alternative alla stabulazione individuale
Alessandro GASTALDO – FCSR ets
Analisi del mercato e promozione di un parmigiano-reggiano biologico con alti standard di benessere animale
Michele ARBIZZANI e Sara GHIARONI – Casearia di Sant’Anna sca
12:15 Dibattito e chiusura del convegno

Partner
Il progetto, finanziato dal Psr della Regione Emilia-Romagna 2014-2020 (operazione 16.2.01), vede la partecipazione del caseificio biologico la Casearia di Sant’Anna Società Cooperativa Agricola di Anzola dell’Emilia (BO) in veste di promotore/capofila e della Fondazione CRPA Studi Ricerche – Ets di Reggio Emilia, in qualità di consulente scientifico.

Partecipazione libera, previa registrazione
(da effettuarsi entro le ore 24:00 di domenica 23 giugno 2024).

ATTENZIONE: il link per il collegamento al webinar verrà inviato lunedì 24 giugno 2024, entro le ore 09:00

Informazioni e segreteria
Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA scpa
Andrea Poluzzi, a.poluzzi@crpa.it, Tel. 0522 1482482

Presentazioni

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Progetto – TWO IS BETTER – Vitelli pre-svezzamento con la madre e in gruppo

Newsletter 2 – Giugno 2024

Il progetto ha come scopo quello di verificare la sostenibilità tecnico-economica della stabulazione con la madre e/o in gruppo per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento con l’obiettivo di creare una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale (assenza di box individuali) richiesti da consumatori e opinione pubblica.

Un obiettivo specifico di Two is better prevedeva di conoscere l’opinione dei portatori d’interesse (detti stakeholder) sui vantaggi e svantaggi tecnico-economici della stabulazione dei vitelli fino a 8 settimane di vita in box individuali o con soluzioni alternative, ossia in box con la madre, con la balia e altri vitelli o soltanto con altri vitelli con o senza allattatrice.

Il questionario utilizzato per il sondaggio online è composto da 26 quesiti suddivisi in

  • sezione 1, in cui sono riportate 3 domande relative ai dati dei partecipanti al sondaggio;
  • sezione 2, (riservata agli allevatori), in cui sono riportate 10 domande relative ai dati dell’allevamento e alla gestione e stabulazione dei vitelli;
  • sezione 3, in cui sono riportate 2 domande relative all’opinione sulle alternative stabulative al box singolo per i vitelli;
  • sezione 4, in cui sono riportate 5 domande relative all’opinione sulla stabulazione in coppia dei vitelli;
  • sezione 5, in cui sono riportate 6 domande relative all’opinione sulla separazione precoce o tardiva dalla madre.

I partecipanti al sondaggio sono stati complessivamente 123, di cui il 62,6% allevatori, il 13,8% veterinari e 23,6% agronomi/laureati FIDSPA. Se si considera il genere, i partecipanti sono per il 62,6% maschi, 36,6% femmine (con lo 0,8% che ha preferito non rispondere), mentre se si considera l’età, i partecipanti al sondaggio sono per il 18,7% da 18 a 30 anni, 51,2% da 31 a 50 anni e 30,1% oltre i 50 anni.

Analizzando le risposte sulle soluzioni stabulative alternative al box individuale si sono presi in esame due aspetti fondamentali: il benessere animale e la sostenibilità economica.

Per il benessere animale (grafico 1) la soluzione alternativa maggiormente indicata come ottimale è quella dei vitelli in coppia con il 42,9% del totale delle preferenze, seguita (però a distanza) dai vitelli in gruppo (3 o più vitelli) con allattatrice (21,7% delle preferenze).

Però, se si analizzano le preferenze per singola categoria di stakeholder, è possibile evidenziare alcune differenze:

  • allevatori e veterinari preferiscono i vitelli in coppia (52,2 e 45,8% delle preferenze);
  • agronomi/SPA preferiscono i vitelli con la madre e/o con la balia (39,3%), soluzione che risulta essere meno interessante per i veterinari (4,2%).

Anche per la sostenibilità economica (grafico 2), l’alternativa maggiormente indicata come ottimale è quella dei vitelli in coppia con il 50% del totale delle preferenze. I dati per singola categoria di stakeholder evidenziano che per gli agronomi/SPA la possibilità di lasciare la vitella con la madre o con la balia è economicamente più vantaggiosa.

Il progetto, finanziato dal Psr dell’Emilia-Romagna (operazione 16.2.01 – Focus Area 3A), vede la partecipazione della Casearia di Sant’Anna, un caseificio biologico di Anzola dell’Emilia (BO), in veste di promotore/capofila, e la Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS, un ente di ricerca di Reggio Emilia, che entra nel progetto come consulente scientifico.

Per maggiori informazioni è possibile contattare Alessandro Gastaldo della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia, responsabile scientifico del progetto (cellulare 345/9573083; posta elettronica a.gastaldo@fondazionecrpa.it).

Autorità di Gestione: Direzione Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna Iniziativa realizzata nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 – Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale – Avviso Pubblico regionale 2021 – Approccio individuale – Focus Area 3A – Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali.

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Il Gruppo Operativo INTACT partecipa all’evento “Gruppi Operativi tra passato e presente: scambio di esperienze e condivisione” organizzato a Palermo da Rete Rurale Nazionale

Newsletter n. 2 – maggio 2024

Il 23 e 24 maggio 2024 si è svolto a Palermo l’evento “Gruppi Operativi tra passato e presente: scambio di esperienze e condivisione”, organizzato dalla Rete Rurale Nazionale.

L’incontro ha riunito esperti e professionisti del settore agricolo per favorire il confronto e la condivisione di esperienze riguardo la realizzazione dei progetti dei Gruppi Operativi.

Il venerdì si è tenuto un convegno presso l’Università degli studi di Palermo che ha fornito aggiornamenti sul piano strategico della Politica Agricola Comune 2023-2027 e durante il quale è stato possibile ascoltare le testimonianze di vari Gruppi Operativi e attori del settore sull’approccio interattivo adottato nei vari progetti.

Durante l’evento è stata data l’opportunità di presentare diversi poster di Gruppi Operativi in corso o conclusi. Il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e Fondazione CRPA Studi e Ricerche, rappresentati dalla ricercatrice di CRPA Ambra Motta, hanno presentato il Gruppo Operativo INTACT – “INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare il TAglio Coda”, focalizzato sul benessere animale negli allevamenti suinicoli.

Il progetto propone di introdurre un sistema informatizzato di valutazione degli interventi migliorativi strutturali e gestionali atti a ridurre la necessità di tagliare le code, verificandone anche la sostenibilità economica, e di collaudare questo strumento per le principali tipologie di stabulazione nelle fasi di post-svezzamento e ingrasso.

Il progetto si concluderà a giugno 2025 e non è pertanto stato possibile presentare i risultati finali.

Sono tuttavia stati illustrati i risultati della prima sessione di raccolta dati.

La prima sessione di raccolta dati, terminata in tre aziende pilota, ha permesso di testare il prototipo della scheda che verrà successivamente informatizzata. Primi risultati preliminari hanno evidenziato l’importanza di un controllo più dettagliato e più frequente, possibilmente in continuo, dei parametri ambientali.

Durante la seconda sessione di raccolta dati, prevista per la seconda metà del 2024, si testerà il programma informatico, in modo da validare gli elementi inseriti, e si verificheranno gli aspetti tecnici, economici e ambientali.

Ricordiamo che il Go INTACT è coordinato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e prevede la partecipazione dei seguenti partner:

  • Fondazione C.R.P.A Studi e Ricerche – ETS di Reggio Emilia,
  • Società Agricola Guantara,
  • PIGGLY – Birla società agricola srl,
  • Bompieri Allevamenti s.s. Società Agricola.

Per maggiori informazioni consulta il sito web: https://www.fondazionecrpa.it/prodotto/intact/

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Colture a basso impatto per l’alimentazione dei suini pesanti per il prosciutto di Parma DOP

Il pisello nell’alimentazione dei suini e nelle rotazioni colturali – Convegno e visita ai campi

Evento rinviato a data da destinarsi causa avverse condizioni del terreno

Nell’ambito del progetto Sò-ppeso si terrà una giornata dimostrativa dedicata alle colture a basso impatto per l’alimentazione dei suini pesanti destinati alla produzione del Prosciutto di Parma DOP. 

L’evento avrà luogo martedì 28 maggio alle ore 10:00 presso la Cooperativa Quadrifoglio, situata in Via Ronchelli 1/A, Castellucchio (MN).

Durante l’incontro verranno illustrate le potenzialità del pisello proteico, una pianta erbacea annuale che può sostituire parte della soia e dei cereali nell’alimentazione dei suini. 

Questa alternativa è stata sviluppata per ridurre l’impatto ambientale dell’allevamento suinicolo e migliorare la qualità del Prosciutto di Parma DOP.

L’evento includerà una visita ai campi di pisello dell’Azienda Agricola Perini di Ospitaletto (MN), partner dimostrativo del progetto europeo Climate Farm Demo. 

I partecipanti avranno l’opportunità di vedere da vicino le coltivazioni e discutere con gli esperti le pratiche innovative per un’alimentazione suinicola più sostenibile.

Partner

Il progetto Sò-ppeso è cofinanziato dall’ OP. 16.2.01 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Lombardia ed è coordinato da COMAZOO, in collaborazione con Quadrifoglio Soc. Coop. Agricola,  Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS e CREA-ZA. 

Programma

10:00 Ritrovo presso la Cooperativa Quadrifoglio (Castellucchio – MN)

10:15 Saluti iniziali 
Fabio Perini – Presidente Quadrifoglio Soc. Coop. Agricola

10:30 Interventi

Il pisello proteico nell’alimentazione del suino pesanti 
Sujen SANTINI – Comazoo

Il pisello nelle rotazioni colturali
Alessandro ZATTA – CRPA scpa

L’azienda Perini e il progetto Europeo “Climate Farm Demo”
Elena BORTOLAZZO – CRPA scpa

11:30 Visita ai campi di pisello dell’az. Perini

12:30 Chiusura lavori

La partecipazione è libera.

Alternative ai vitelli in box individuale: webinar del progetto Two Is Better

Martedì 21 maggio 2024 – Ore 10:30

Soluzioni alternative alla stabulazione dei vitelli in box individuale

Martedì 21 maggio 2024, ore 10:30
In modalità webinar

Attualmente, negli allevamenti italiani di bovini da latte i vitelli vengono stabulati in box individuali fino alle prime otto settimane.

Questo sistema è stato messo in discussione dall’iniziativa End the Cage Age e dal successivo Parere scientifico sul benessere dei vitelli Welfare of calves dell’EFSA del 2023, commissionato dalla Commissione europea, che potrebbero portare a soluzioni alternative per i vitelli pre-svezzamento, quali la stabulazione con la madre (in box singolo o in box collettivo con altre madri e i loro vitelli), con la balia e altri vitelli oppure in box collettivo (almeno in coppia) dalla nascita.

Sulla base di queste esigenze è nato “TWO IS BETTER – Vitelli Pre-svezzamento con la madre e in gruppo”, un progetto che ha come obiettivo la verifica della sostenibilità tecnico-economica della stabulazione con la madre e/o in gruppo per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento, con lo scopo di creare una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale, richiesti da consumatori e opinione pubblica.

In questo seminario vengono descritte le principali soluzioni per la stabulazione dei vitelli pre-svezzamento, i rischi per il benessere animale descritti dall’EFSA e l’opinione degli stakeholder (allevatori, veterinari, agronomi e laureati in Scienze delle produzioni animali) sui vitelli in coppia e sulla separazione precoce o tardiva madre-vitello.

PARTNER

Il progetto, finanziato dal Psr dell’Emilia-Romagna 2014-2020 (operazione 16.2.01), vede la partecipazione del caseificio biologico la Casearia di Sant’Anna Società Cooperativa Agricola di Anzola dell’Emilia (BO) in veste di promotore/capofila e della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia, in qualità di consulente scientifico.

PROGRAMMA

10:15 Registrazione dei partecipanti

10:30 Apertura dei lavori
Piero PASTORE TROSSELLO – Regione Emilia-Romagna

10:45 Interventi

Le soluzioni adottate attualmente negli allevamenti emiliano-romagnoli
Alessandro GASTALDO – Fondazione CRPA Studi Ricerche – Ets
Marzia BORCIANI – CRPA scpa

Stabulazione dei vitelli pre-svezzamento: analisi dei rischi per il benessere animale secondo EFSA
Ambra MOTTA – CRPA scpa

Opinione di allevatori ed esperti del settore su vitelli in coppia e separazione tardiva madre-vitello
Alessandro GASTALDO – Fondazione CRPA Studi Ricerche – Ets
Marzia BORCIANI – CRPA scpa

12:00 Dibattito e chiusura dei lavori

Partecipazione libera previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 24:00 di lunedì 20 maggio 2024).

ATTENZIONE: il link per il collegamento al webinar verrà inviato martedì 21 maggio 2024, entro le ore 09:30.

Per informazioni:
Andrea Poluzzi
a.poluzzi@crpa.it
0522-1482482

Presentazioni

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INTACT – Indicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare
il Taglio Coda nell’allevamento suinicolo

Newsletter n.1 – marzo 2024

Il Gruppo Operativo per l’Innovazione INTACT – “INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare il TAglio Coda” nell’allevamento suinicolo si pone l’obiettivo di aumentare la competitività e la reddittività della filiera suinicola attraverso una valutazione tecnico-economica dei possibili interventi definiti in un Piano di Miglioramento per ridurre la necessità di effettuare il taglio della coda previsto da Classyfarm.

Il progetto propone di introdurre un sistema informatizzato di valutazione degli interventi migliorativi strutturali e gestionali atti a ridurre la necessità di tagliare le code, verificandone anche la sostenibilità economica, e di collaudare questo strumento per le principali tipologie di stabulazione nelle fasi di post-svezzamento e ingrasso.

Il progetto prevede due attività principali:

  • la progettazione dell’innovazione, attraverso la raccolta e l’analisi dei questionari di autovalutazione relativi alla prevenzione del taglio coda nel suino e del Piano di Miglioramento riportante gli interventi migliorativi per i settori post-svezzamento e ingrasso e la messa a punto di un programma informatico che permette l’inserimento dei datie l’elaborazione di una scheda di output in cui gli interventi vengono classificati in base alla fattibilità tecnica, all’impatto economico e alla tempistica di realizzazione;
  • l’introduzione dell’innovazione in campo ovvero la raccolta dati nelle aziende partner del progetto, nella fase antecedente e successiva l’introduzione degli interventi migliorativi. Con i dati raccolti sarà possibile testare il programma informatico e validare gli elementi inseriti.

A causa della necessità di posporre l’inizio della raccolta dati alla risoluzione dell’emergenza sanitaria per la Peste Suina Africana, le attività previste in allevamento hanno subito un ritardo. Il persistere e il continuo ampliamento geografico dei casi di positività, riscontrate nei cinghiali anche in Regione Emilia-Romagna, ha causato di conseguenza un allargamento dei comuni inclusi nelle zone di restrizione di tipo I.

Tutto ciò ha reso complesso la raccolta dati contemporaneamente nelle quattro aziende coinvolte.

Le specifiche misure sanitarie in atto nella regione Lombardia e un approccio precauzione, volti a ridurre il rischio di diffusione della malattia in territori indenni e lontani dai focolai delle zone infette, hanno portato inevitabilmente a una revisione delle attività previste e a un maggior coinvolgimento del personale delle aziende suinicole.

Per tutti questi motivi si è deciso di raccogliere i dati creando nella stessa azienda due gruppi, uno per la situazione pre-intervento e uno per la situazione post-intervento, in modo da raccogliere contestualmente i dati propedeutici alla valutazione tecnica ed economica degli interventi proposti in ciascuna fase d’allevamento (post-svezzamento o ingrasso). Completata anche la fase di formazione del personale aziendale, il progetto è ora nella fase di raccolta dei dati nelle aziende.

Infine, sono previste anche attività di informazione e trasferimento dei risultati attraverso seminari tecnici, opuscoli e newsletter e nuove tecnologie di comunicazione come virtual tour e video scribing, che saranno disponibili alla pagina web del progetto.

  • Il Go INTACT è coordinato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e prevede la partecipazione dei seguenti partner:
  • Fondazione C.R.P.A Studi e Ricerche – ETS di Reggio Emilia,
  • ­ Società Agricola Guantara,
  • ­ PIGGLY – Birla società agricola srl,
  • ­ Bompieri Allevamenti s.s. Società Agricola.

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “INTACT – INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità
di effettuare il TAglio Coda nell’allevamento suinicolo”, cofinanziato dal FEASR Operazione 16.1.01
“Gruppi operativi PEI” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.
Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

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Newsletter n. 1 – 21 febbraio 2024

Progetto “Vitelli CAGE-FREE”
Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali

La recente iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age”, con la raccolta di 1,4 milioni di firme, ha spinto la Commissione europea a considerare la possibilità di eliminare gradualmente l’uso delle gabbie negli allevamenti, potenzialmente entro la fine del 2027.

Tenendo conto che la maggior parte degli allevamenti di bovine da latte nella realtà italiana gestisce i vitelli allevandoli fino a 8 settmane di vita in box individuali, l’impatto dell’eliminazione di questa tipologia di stabulazione rischia di incidere sugli aspetti gestionali, sanitari e strutturali e, di conseguenza, anche sui costi di produzione e sulla redditività delle aziende.

L’obiettivo del progetto “Vitelli CAGE-FREE” consiste nel verificare la sostenibilità tecnico-economica di soluzioni alternative ai box individuali per vitelli da latte nella fase di presvezzamento, con lo scopo di creare una nuova filiera di qualità basata su standard elevata di benessere animale, come fortemente richiesto dai consumatori e dall’opinione pubblica.
Il suddetto progetto è finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del PSR 2014-2020 e coordinato da Barbiselle SRL Società Agricola di Quaini Paolo e Figlie; viene condotto con la collaborazione del Dipartmento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli studi di Milano (DIVAS) e della Fondazione CRPA Studi Ricerche (FCSR); vi è inoltre la partecipazione di una seconda azienda, la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Zanetti Francesco & C.

Le principali azioni programmate riguardano diversi aspetti, tra cui:

  • la verifica della fattibilità di sistemi alternativi ai box individuali attraverso le opinioni degli stakeholders e prove di campo;
  • la verifica della fattibilità tecnico-economica delle diverse soluzioni per la stabulazione dei vitelli pre-svezzamento nella realtà lombarda;
  • l’impatto economico dell’eliminazione delle gabbiette individuali;
  • l’individuazione di strategie di marketing e di eventuali sbocchi commerciali della filiera dei prodotti a base di latte bovino che provengono da allevamenti con elevati standard di benessere animale.

Le attività di raccolta dati in campo sono iniziate a luglio 2023 e, nella prima fase, il progetto ha coinvolto un gruppo di 16 vitelle nell’azienda Barbiselle e un gruppo di 12 vitelle nell’azienda partner Dosso Pallavicino, con un’età compresa tra i 2 e i 70 giorni di vita. La metà delle vitelle oggetto di studio è stata stabulata individualmente, mentre l’altra metà in coppia.

Nello specifico, sono stati monitorati diversi parametri, tra cui:

  • la valutazione del trasferimento dell’immunità passiva mediante il calcolo del contenuto di immunoglobuline nel colostro somministrato;
  • l’incremento ponderale, attraverso pesate individuali al momento della nascita, a 8 e a 10 settimane di vita e misurazioni di altezza al garrese e circonferenza toracica;
  • il comportamento, mediante delle registrazioni della durata di 45 minuti con l’ausilio di videocamere posizionate all’angolo di ogni box, e con l’esecuzione di test comportamentali;
  • i tempi di riposo e di attività di ogni singolo animale grazie all’utilizzo di accelerometri;
  • il livello di benessere, attraverso visite cliniche individuali, tenendo in considerazione i seguenti rilievi sanitari: assenza/presenza di scoli oculari e nasali, frequenza respiratoria e presenza di diarrea; grazie all’utilizzo di una termocamera a infrarossi, viene valutata la temperatura cutanea.

I rilievi sono stati eseguiti in specifici momento prestabiliti: a 1, 7, 21, 35, 56 e 70 giorni di vita.

Quotidianamente sono stati trascritti, su apposite schede dedicate all’allevatore, i consumi di latte, fieno e mangime e i rilievi sanitari, tramite osservazioni dirette sugli animali; inoltre, con l’ausilio di apposite sonde che registrano la temperatura e l’umidità relativa dell’aria, sono state monitorate le condizioni ambientali all’interno e all’esterno dei box.

Il progetto, inoltre, ha previsto lo sviluppo e la somministrazione online di un questionario relativo alle opinioni dei principali stakeholders in merito alle tecniche di stabulazione di vitelli e le possibili alternative alla stabulazione individuale durante le prime 8 settimane di vita.

Di seguito, il link per la compilazione del questionario.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti relativi al progetto, visita questo la pagina web del progetto Vitelli Cage-Free.

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Vitelli CAGE-FREE”-Sistemi di stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, cofinanziato dal FEASR

Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.

Capofila del partenariato è BARBISELLE S.R.L. SOCIETA’ AGRICOLA DI QUAINI PAOLO E FIGLIE, realizzato con la collaborazione di SOCIETA’ AGRICOLA DOSSO PALLAVICINO S.S. DI ZANETTI FRANCESCO & C. e UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

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Le linee guida del protocollo PARSUTT

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PARSUTT – PARma ham high SUsTainability sTandard

Le linee guida del protocollo PARSUTT

CRPA, nell’ambito del GOI Parsutt, ha realizzato due opuscoli di presentazione dei parametri del protocollo PARSUTT.

Nell’opuscolo n. 1 vengono riportati i rilievi indiretti utilizzati come parametri relativi al benessere animale, mentre nell’opuscolo n. 2 quelli relativi ai rilievi diretti sugli animali per il benessere animale e quelli indiretti per la biosicurezza aziendale.

Per scaricare i documenti, vai a questo LINK.

Per informazioni: Alessandro Gastaldo – Responsabile scientifico del progetto PARSUTT.

Contatto: a.gastaldo@crpa.it

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Rafforzare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti suinicoli attraverso il protocollo PARSUTT

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PARSUTT – PARma ham high SUsTainability sTandard

Rafforzare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti suinicoli attraverso il protocollo PARSUTT

Il progetto PARSUTT (PARma ham high SUsTainability sTandard) del Consorzio del Prosciutto di Parma nasce nel 2021 con l’obiettivo di delineare un modello di filiera suinicola caratterizzato da standard di benessere animale e biosicurezza più elevati rispetto a quelli imposti dalla normativa vigente. Dopo oltre due anni di ricerca, il progetto è ora divenuto un protocollo operativo, messo a disposizione di tutti gli anelli della filiera produttiva, affinché possano applicarne, su base volontaria, i parametri.

Il protocollo PARSUTT fornisce agli operatori gli strumenti per la costruzione di una “filiera virtuosa”, che possa rispondere in modo ancora più puntuale alle esigenze del consumatore di oggi, particolarmente attento ai processi produttivi del cibo che acquista; allo stesso tempo, questo documento intercetta e anticipa le richieste che i moderni sistemi di distribuzione sempre più spesso pongono alle aziende agroalimentari in fatto di sostenibilità e innovazione nelle produzioni, e offre in questo modo un vantaggio notevole in termini di competitività di mercato.

Durante la fase progettuale, l’analisi dei principali disciplinari e delle linee guida nazionali e internazionali, che prevedono elevati standard di benessere animale e biosicurezza negli allevamenti suinicoli, ha permesso di definire un elenco di parametri rilevanti e propedeutici al miglioramento, che è stato condiviso con portatori d’interesse ed esperti scientifici internazionali. Particolare attenzione è stata posta alla fase di allevamento, dove il progetto si è proposto di identificare, sviluppare e promuovere degli indicatori concreti per delineare un modello operativo in cui l’innalzamento degli standard di benessere e sostenibilità esprima il suo potenziale.

Si riportano, di seguito, i principali parametri definiti all’interno del protocollo PARSUTT:

• spazi di allevamento superiori ai minimi di legge;

• aumento della disponibilità di materiale fibroso (es. paglia) per assecondare e favorire il comportamento naturale degli animali;

• superfici di riposo a pavimento pieno;

• scrofe gestanti e in attesa di fecondazione allevate sempre in gruppo;

• scrofe in maternità libere o con confinamento temporaneo in concomitanza del parto.

Il progetto ha previsto anche la verifica della sostenibilità economica e ambientale dell’applicazione del protocollo su tutta la filiera, con la quantificazione degli oneri d’investimento e di gestione e la loro incidenza sui costi di produzione.

È stato inoltre condotto un attento studio di mercato per valutare la propensione all’acquisto di Prosciutto di Parma da “filiera virtuosa” da parte del consumatore e l’accoglienza da parte della grande distribuzione, con l’obiettivo di definire possibili strategie di marketing a supporto.

Infine, il progetto ha compreso anche attività di formazione e divulgazione sul benessere animale e la biosicurezza, con il coinvolgimento di allevatori e altri portatori d’interesse, quali veterinari, agronomi, trasformatori e ditte agroalimentari.

Nel corso dei due anni di attività, PARSUTT ha prodotto un’ampia serie di materiali informativi e divulgativi, tutti disponibili accedendo alla pagina web del progetto.

Per informazioni: Alessandro Gastaldo – Responsabile scientifico del progetto PARSUTT.

Contatto: a.gastaldo@a-poluzzi

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Rafforzare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti suinicoli attraverso il protocollo PARSUTT

Comunicato stampa finale del progetto

Rafforzare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti suinicoli attraverso il protocollo PARSUTT

Il progetto PARSUTT (PARma ham high SUsTainability sTandard) del Consorzio del Prosciutto di Parma nasce nel 2021, con l’obiettivo di delineare un modello di filiera suinicola caratterizzato da standard di benessere animale e biosicurezza più elevati rispetto a quelli imposti dalla normativa vigente. Dopo oltre due anni di ricerca, il progetto è ora divenuto un protocollo operativo, messo a disposizione di tutti gli anelli della filiera produttiva, affinché possano applicarne, su base volontaria, i parametri.

L’attività è stata coordinata dal Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA di Reggio Emilia e finanziata dal PSR 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna. Ha visto la partecipazione di un selezionato numero di operatori della filiera – produttori, allevatori, macellatori – e si è avvalsa del supporto di altri partner/consulenti tecnico-scientifici, quali l’Università degli Studi di Milano, l’Organismo di Certificazione CSQA e l’ente di formazione Dinamica.

Il protocollo PARSUTT fornisce agli operatori gli strumenti per la costruzione di una “filiera virtuosa”, che possa rispondere in modo ancora più puntuale alle esigenze del consumatore di oggi, particolarmente attento ai processi produttivi del cibo che acquista; allo stesso tempo, questo documento intercetta e anticipa le richieste che i moderni sistemi di distribuzione sempre più spesso pongono alle aziende agroalimentari in fatto di sostenibilità e innovazione nelle produzioni, e offre in questo modo un vantaggio notevole in termini di competitività di mercato.

Durante la fase progettuale, l’analisi dei principali disciplinari e delle linee guida nazionali e internazionali, che prevedono elevati standard di benessere animale e biosicurezza negli allevamenti suinicoli, ha permesso di definire un elenco di parametri rilevanti e propedeutici al miglioramento, che è stato condiviso con portatori d’interesse ed esperti scientifici internazionali. Particolare attenzione è stata posta alla fase di allevamento, dove il progetto si è proposto di identificare, sviluppare e promuovere degli indicatori concreti per delineare un modello operativo in cui l’innalzamento degli standard di benessere e sostenibilità esprima il suo potenziale.

Si riportano, di seguito, i principali parametri definiti all’interno del protocollo PARSUTT:

  • spazi di allevamento superiori ai minimi di legge;
  • aumento della disponibilità di materiale fibroso (es. paglia) per assecondare e favorire il comportamento naturale degli animali;
  • superfici di riposo a pavimento pieno;
  • scrofe gestanti e in attesa di fecondazione allevate sempre in gruppo;
  • scrofe in maternità libere o con confinamento temporaneo in concomitanza del parto.

Il progetto ha previsto anche la verifica della sostenibilità economica e ambientale dell’applicazione del protocollo su tutta la filiera, con la quantificazione degli oneri d’investimento e di gestione e la loro incidenza sui costi di produzione.

È stato inoltre condotto un attento studio di mercato per valutare la propensione all’acquisto di Prosciutto di Parma da “filiera virtuosa” da parte del consumatore e l’accoglienza da parte della grande distribuzione, con l’obiettivo di definire possibili strategie di marketing a supporto.

Infine, il progetto ha compreso anche attività di formazione e divulgazione sul benessere animale e la biosicurezza, con il coinvolgimento di allevatori e altri portatori d’interesse, quali veterinari, agronomi, trasformatori e ditte agroalimentari.

«Accompagnare il Prosciutto di Parma nel suo processo di transizione verso il futuro è una componente essenziale del nostro lavoro. Nell’ottica di rispondere in modo puntuale alle esigenze dei clienti ma anche con lo scopo di permettere alle nostre aziende di divenire sempre più competitive nel dialogo con la distribuzione, il nostro Consorzio ha creduto in questo progetto, con la ferma consapevolezza che per prendere parte al progresso sia spesso fondamentale abbracciare visioni ambiziose, capaci di precorrere i tempi. Lo abbiamo fatto con l’auspicio che il protocollo PARSUTT possa dare vita ad una filiera virtuosa sempre più estesa e che il frutto di questo lavoro supporti in modo rilevante il settore suinicolo nella sua sfida per l’innovazione. Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento alla Regione Emilia-Romagna, per aver creduto nel progetto e averlo reso possibile, e al CRPA di Reggio Emilia che lo ha coordinato con grande competenza e professionalità», commenta Alessandro Utini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma.

«Oggi il consumatore è sempre più attento alla sostenibilità della filiera agroalimentare di cui acquista i prodotti. Nel settore zootecnico questo significa particolare attenzione agli impatti ambientali degli allevamenti ed al benessere degli animali. Con il Gruppo Operativo PARSUTT, finanziato sul PSR della Regione Emilia-Romagna, il CRPA ha ‘puntato in alto’, rendendo disponibile un protocollo che permette di attuare e valutare metodi di allevamento dei suini con elevati standard di benessere animale e biosicurezza, passando attraverso un’importante fase di condivisione con diversi attori della filiera, affinché la proposta risulti effettivamente praticabile nell’interesse di tutti. Le ricerche del CRPA, al servizio del mondo produttivo agricolo e agroindustriale, sono orientate a proporre soluzioni innovative e sostenibili che siano concrete e attuabili, anche dal punto di vista economico», sottolinea Simona Caselli, Presidente del Centro Ricerche Produzioni Animali.

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Sus-tainability – Nutrizione innovativa del suino

Leaflet del progetto

Partito a marzo 2023, il GOI Sus-tainability ha l’obiettivo di sviluppare e valutare innovazioni nell’alimentazione del suino che consentano la limitazione delle escrezioni e delle emissioni di inquinanti nell’ambiente.

Il progetto si articola in tre attività.

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Migliorare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti suinicoli attraverso il protocollo PARSUTT

Webinar – Mercoledì 28 febbraio 2024, ore 10:00

Nel convegno vengono riportati i principali risultati del GOI in relazione ai requisiti diretti e indiretti del protocollo PARSUTT, all’applicabilità in campo e alla sua sostenibilità economica. Inoltre, viene presentata la potenzialità di successo di un Prosciutto di Parma da filiera virtuosa attraverso un’analisi di mercato che ha coinvolto consumatori e distribuzione organizzata.

Partner

Il Gruppo Operativo Parsutt è coordinato dal Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA scpa di Reggio Emilia e vede la partecipazione del Consorzio del Prosciutto di Parma, della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS, del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano, dell’ente di formazione Dinamica scarl e di un selezionato numero di operatori della filiera (3 allevamenti, 2 impianti di macellazione e 2 prosciuttifici).

Programma

10:00 – Apertura dei lavori
Patrizia ALBERTI – Regione Emilia-Romagna [PDF]
Chiara PIANCASTELLI – Consorzio Prosciutto di Parma

10:15 – Interventi

Il Gruppo Operativo PARSUTT [PDF]
Alessandro GASTALDO – FCSR – ETS

Requisiti relativi alle valutazioni sugli animali del Protocollo PARSUTT [PDF]
Sara BARBIERI – Università di Milano

Requisiti gestionali e strutturali del Protocollo PARSUTT e applicabilità in campo [PDF]
Alessandro GASTALDO – FCRS – ETS

Sostenibilità economica degli interventi migliorativi su benessere animale e biosicurezza [PDF]
Paolo ROSSI – CRPA scpa

Opinione della GDO e dei consumatori [PDF]
Serena SOFFIANTINI – CRPA scpa

12:00 Dibattito

12:30 Conclusioni


Crediti formativi

In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Reggio Emilia. Ai Veterinari partecipanti verranno rilasciati crediti del sistema SPC (Sviluppo Professionale Continuo) per i minuti di effettiva partecipazione.

In collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Reggio Emilia. L’evento attribuisce 0,313 CFP agli Agronomi e Forestali.

Collegio interprovinciale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Reggio Emilia e Parma. L’evento attribuisce 2,5 CFP ai Periti Agrari.

Partecipazione libera, previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 13:00 di martedì 27 febbraio 2024).

Seguici sul sito di Parsutt


Informazioni e segreteria

CRPA
Andrea Poluzzi
a.poluzzi@crpa.it, Tel. 0522 436999

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SALCASA: come gestire l’allevamento suino all’aperto anche in tempi di peste suina

Comunicato stampa

Reggio Emilia, 17 gennaio 2024 – Si sono concluse con un convegno online le attività di divulgazione del progetto SALCASA – Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto. L’obiettivo del Gruppo Operativo per l’Innovazione (GOI) finanziato dal Psr Emilia-Romagna 2014-2020 è stato quello di promuovere le filiere corte per la produzione di salumi e carni suine fresche da allevamenti all’aperto sostenibili e a basso uso di antibiotici, anche in un momento di particolare difficoltà operativa come quello attuale, caratterizzato dal crescente pericolo di diffusione della peste suina africana.

Lo scopo del progetto era quello di rispondere alla crescente richiesta da parte dei consumatori di prodotti etici, che può ampliare le opportunità commerciali degli allevamenti all’aperto di suini, diffusisi in Italia soprattutto per valorizzare razze autoctone e sfruttare terreni marginali, boschi cedui, prati e pascoli per la produzione di carni e salumi di alta qualità.

Allo scopo SALCASA ha svolto attività di ricerca per il miglioramento della sostenibilità della produzione suinicola dai punti di vista sanitario (biosicurezza), etico (benessere animale), ambientale ed economico.

Inoltre, ha messo a punto strategie operative per la riduzione dell’uso di antibiotici e favorire la tracciabilità dei suini e dei prodotti che ne derivano.

Come supporto agli allevatori e ai tecnici sono state realizzate delle Linee guida per la gestione dei suini, raccolte in 6 schede sui vari aspetti dell’allevamento brado o semi-brado. In una presentazione multimediale sono state invece sintetizzati le attività svolte e i risultati del progetto. Tutti i prodotti sono disponibili sulla pagina web di SALCASA.

Il progetto SALCASA – Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto è coordinato dal CRPA scpa e realizzato in collaborazione con: Borghi Tiziano Società Agricola, Podere Musiara di Benassi Filippo, Azienda Agricola Ca’ Lumaco di Ferri Emanuele, Ibridabrada srl, SWIVET RESEARCH sas di Mazzoni Claudio & C, Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS, Dinamica scarl e SUIVET sas di Bortolamasi Simona & C.

Il Gruppo Operativo Char Rimedio, coordinato dall’Organizzazione Interprofessionale Gran Suino Italiano, ha visto la partecipazione di Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, CRPA scpa, Società agricola Neve e Dinamica scarl.

Per informazioni: Paolo Ferrari – p.ferrari@a-poluzzi

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Nuovi standard di benessere animale e biosicurezza negli allevamenti suinicoli

Webinar – Martedì 23 gennaio 2024, ore 10:30

Oltre alla PSA, per il settore suinicolo sono arrivate o stanno arrivando una serie di novità molto importanti legate al benessere animale e alla biosicurezza aziendale che potrebbero incidere fortemente sugli attuali sistemi di stabulazione.

Le novità più importanti sono le seguenti:
• le indicazioni e le raccomandazioni EFSA, che dovrebbero portare a una nuova norma sul benessere dei suini in allevamento più restrittiva rispetto all’attuale;
• i requisiti superiori ai minimi di legge previsti dal Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA) che dovrebbero portare alla certificazione del benessere animale;
• i requisiti di biosicurezza per ogni tipologia di allevamento suinicolo previsti dal decreto del Ministero della Salute del 28 giugno 2022.

L’obiettivo di questo seminario consiste nel presentare i requisiti di benessere animale e biosicurezza aziendale superiori ai minimi di legge (sui quali è basato il protocollo PARSUTT), mettendoli in relazione con EFSA, SQNBA e nuovo decreto biosicurezza.

Partner

Il Gruppo Operativo Parsutt è coordinato dal Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA scpa di Reggio Emilia e vede la partecipazione del Consorzio del Prosciutto di Parma, della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS, del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano, dell’ente di formazione Dinamica scarl e di un selezionato numero di operatori della filiera (3 allevamenti, 2 impianti di macellazione e 2 prosciuttifici).

Programma

10:30 Saluti di benvenuto e apertura lavori
Alessandro GASTALDO – FCSR – ETS

10:45 Interventi

Raccomandazioni EFSA e possibili nuove norme per il benessere dei suini in allevamento
Ambra MOTTA – CRPA scpa

Requisiti gestionali e strutturali per migliorare la biosicurezza aziendale
Alessandro GASTALDO – FCSR – ETS

Requisiti relativi alle valutazioni dirette sugli animali
Sara BARBIERI – Università di Milano

12:00 Dibattito

12:30 Conclusioni

Partecipazione libera, previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 24:00 di lunedì 22 gennaio 2024).

ATTENZIONE: il link per il collegamento al webinar verrà inviato il giorno dell’evento, entro le ore 09:00.

Per informazioni:

Andrea POLUZZI

Centro Ricerche Produzioni Animali scpa

a.poluzzi@crpa.it

0522 1482482

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INTACT – INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare il TAglio Coda nell’allevamento suinicolo

Comunicato stampa

Una problematica di evidente interesse per il settore suinicolo è rappresentata dal benessere animale. Le soluzioni stabulative adottate nelle porcilaie non sono generalmente in grado di soddisfare le esigenze comportamentali dei suini, in particolare non permettono la manifestazione del comportamento esplorativo. La mancanza di materiale idoneo da esplorare rappresenta uno dei principali problemi di benessere animale e l’impossibilità di esprimere comportamento esplorativo causa la comparsa di comportamenti indesiderati e potenzialmente pericolosi, come la morsicatura della coda e l’eccessiva aggressività.

Nonostante le indicazioni della Direttiva 2008/120/CE, della Raccomandazione (UE) 2016/336 e progetti finanziati a livello regionale, nazionale e internazionale che hanno studiato tale problematica, il taglio della coda rappresenta ancora una pratica molto diffusa negli allevamenti italiani.

Per fornire una valutazione della fattibilità tecnica ed economica delle soluzioni applicabili in azienda per evitare il mozzamento della coda è nato il progetto INTACT – INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare il TAglio Coda nell’allevamento suinicolo. Esso propone l’introduzione di un sistema informatizzato di valutazione tecnico-economica degli interventi migliorativi strutturali e gestionali atti a ridurre la necessità di tagliare le code e prevede inoltre di collaudare questo strumento per le principali tipologie di stabulazione delle fasi di postsvezzamento e ingrasso.

INTACT è un Gruppo Operativo (GO) finanziato nell’ambito del PSR 2014-2020 dalla Regione Lombardia sulla misura 16.1 – Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura.

Le principali attività del progetto INTACT sono le seguenti:

  • analisi dei risultati dei più recenti questionari di autovalutazione relativi alla prevenzione del taglio coda nel suino (ClassyFarm) e dei Piani di Miglioramento predisposti sulla base dei risultati ottenuti dall’autovalutazione nelle aziende pilota e valutazione degli interventi migliorativi proposti;
  • creazione di un programma informatico che permette di classificare gli interventi previsti dal piano di miglioramento in base alla fattibilità tecnica e all’impatto economico;
  • valutazione e verifica per ogni situazione (categoria produttiva e tipologia di stabulazione) degli aspetti tecnici, economici e ambientali degli interventi migliorativi proposti dal Piano di Miglioramento nelle aziende pilota attraverso sessioni di raccolta dati in campo e calcolo dei costi d’investimento e gestione;
  • verifica delle emissioni di ammoniaca del modello di allevamento INTACT proposto nelle aziende pilota a confronto con la realtà convenzionale attraverso l’utilizzo del software BAT-Tool;
  • divulgazione e disseminazione dei risultati ottenuti nell’ambito del progetto.

Il Go INTACT è coordinato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e prevede la partecipazione dei seguenti partner:

  • Fondazione C.R.P.A Studi e Ricerche – ETS di Reggio Emilia,
  • Società Agricola Guantara,
  • PIGGLY – Birla società agricola srl,
  • Bompieri Allevamenti s.s. Società Agricola.

Per maggiori informazioni consultate il sito web: https://www.fondazionecrpa.it/prodotto/intact/

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Una presentazione multimediale spiega i risultati del progetto Salcasa

Indicazioni per l’allevamento suino brado e semi-brado

In occasione del convegno conclusivo di “Salcasa – Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto” del 7 dicembre 2023 è stata resa disponibile una presentazione multimediale con i risultati del progetto, con osservazioni e indicazioni per la gestione dell’allevamento suino brado e semi-brado.

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Linee Guida Salcasa per la gestione dell’allevamento dei suini all’aperto

Raccolta di schede tecniche sintetiche sui vari aspetti dell’allevamento brado o semi-brado

Molti sono gli aspetti da considerare per la buona riuscita di un allevamento brado o semi-brado, dalla scelta del tipo genetico alle strutture, alla biosicurezza, alla gestione tecnica, all’alimentazione, fino alla valutazione della qualità delle carni prodotte.

Per ognuno di questi aspetti, il progetto “Salcasa – Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto” ha realizzato delle linee guida raccolte in una serie di schede tecniche sintetiche: 

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Allevamenti suinicoli all’aperto: sostenibilità e qualità delle carni

Due articoli sulla rivista Suinicoltura con i risultati del progetto Salcasa

Il n. 10/2023 della rivista di Suinicoltura pubblica due articoli dedicati ai risultati del progetto Salcasa – Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto.

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Suini all’aperto: convegno finale del Goi Salcasa

Giovedì 7 dicembre 2023, ore 14:00 in modalità webinar

Seminario del Goi Salcasa – Martedì 16 maggio 2023, ore 10:00 in modalità webinar

ll Goi SALCASA promuove le filiere corte per la produzione di carni suine fresche da allevamenti all’aperto, attraverso attività di ricerca per il miglioramento della sostenibilità della produzione suinicola dai punti di vista etico (benessere animale), sociale (inclusione sociale), ambientale ed economico. Inoltre, è orientato alla riduzione dell’uso di antibiotici e alla tracciabilità dei suini e dei prodotti che ne derivano.

Il progetto risponde alla crescente richiesta da parte dei consumatori di alimenti derivanti da pratiche zootecniche a maggior contenuto di benessere animale e a minor impatto ambientale.

Durante il convegno verranno presentati i risultati finali del progetto.

Ricordiamo che Il progetto SALCASA – Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto è coordinato dal CRPA scpa ed è realizzato in collaborazione con: Borghi Tiziano Società Agricola, Podere Musiara di Benassi Filippo, Azienda Agricola Ca’ Lumaco di Ferri Emanuele, Ibridabrada srl, SWIVET RESEARCH sas di Mazzoni Claudio & C, Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS, Dinamica scarl e SUIVET sas di Bortolamasi Simona & C.

Programma

14:00 Saluti di benvenuto e apertura lavori
Piero PASTORE TROSSELLO – Regione Emilia-Romagna

14:15 Interventi

16:15 Dibattito

16:30 Conclusione

Partecipazione libera, previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 10:00 di giovedì 7 dicembre 2023).

Crediti formativi

In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Reggio Emilia. Ai Veterinari partecipanti verranno rilasciati crediti del sistema SPC (Sviluppo Professionale Continuo) per i minuti di effettiva partecipazione.

In collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Reggio Emilia: l’evento attribuisce 0,313 CFP agli Agronomi e Forestali.

In collaborazione con il Collegio interprovinciale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Reggio Emilia e Parma. L’evento attribuisce 2,5 CFP ai Periti Agrari.

Seguici sul sito del Goi SALCASA

Informazioni e segreteria:
Centro Ricerche Produzioni Animali scpa
Andrea Poluzzi
a.poluzzi@crpa.it, Tel. 0522 436999

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Dalla stabulazione fissa alla stalla libera

Nella newsletter 5 i costi di intervento

Newsletter 5 – novembre 2023

IN FORMA – Filiere virtuose ad alto contenuto di benessere animale nell’area di produzione del Parmigiano Reggiano

All’interno del GOI In Forma, un progetto finanziato dal PSR 2014-2020 dell’Emilia-Romagna e con il contributo non condizionato di MSD Animal Health srl, si è cercato di approfondire l’argomento relativo agli interventi strutturali, impiantistici e gestionali per raggiungere alti standard di benessere animale in allevamento. In particolare, occorre considerare che questi interventi migliorativi devono essere non solo efficaci, ma anche sostenibili economicamente. Per questo motivo è fondamentale che l’allevatore possa disporre della stima, per ogni possibile intervento, dei costi d’investimento e/o gestione per valutarne attentamente l’incidenza sui costi di produzione per litro di latte prodotto e sulla redditività aziendale.

Di seguito, vengono riassunti i costi da sostenere per alcuni dei principali interventi migliorativi, calcolati all’interno del progetto In Forma.

Visto il grande numero di bovine legate nell’area del Parmigiano-Reggiano, un possibile intervento riguarda il passaggio dalla stalla a stabulazione fissa alla stalla libera. Questo intervento può essere richiesto per le vacche e le manze e può avvenire con una delle seguenti modalità:

  • realizzazione di una nuova stalla libera con altra destinazione per la stalla fissa esistente;
  • ristrutturazione di stalla fissa esistente.

Nel caso di nuova stalla i costi d’investimento sono pari a 9.000 €/vacca con stabulazione a cuccette e a 4.200 €/manza con stabulazione a lettiera. Per la ristrutturazione di una stalla esistente i costi ovviamente sono più bassi e pari a 5.800 €/vacca e a 2.600 €/manza.

Un altro intervento, richiesto molto spesso dagli standard per tutte le categorie bovine, consiste nel passaggio dalla stabulazione sempre in ricovero a quella con possibilità di accesso quotidiano a una zona di esercizio esterna in calcestruzzo e/o inerbita. I costi d’investimento sono pari a 305 €/vacca e a 229 €/manza nel caso di pavimento di calcestruzzo e a 216 €/vacca e a 180 €/manza nel caso di paddock inerbito.

Oltre alla tipologia di stabulazione, un altro aspetto che può incidere fortemente sui costi è il requisito relativo alle superfici di stabulazione e/o riposo per singolo animale. Infatti, nel caso in cui si superi il limite previsto è necessario:

  • ridurre il numero di capi per ottenere una densità conforme allo standard;
  • realizzare un ampliamento per i posti mancanti.

I costi d’investimento per l’aumento di superficie di riposo variano per tipo di stabulazione e categoria bovina e sono pari a:

  • 540 €/m2 per box a lettiera per vitelli;
  • 530 €/m2 per box a lettiera per manze;
  • 410 €/m2 per box a lettiera per vacche;
  • 430 €/m2 per box a cuccette per vacche.

Per informazioni: Alessandro Gastaldo – Responsabile scientifico del progetto IN FORMA

Contatto: a.gastaldo@crpa.it

Sito internet: http://in-forma.crpa.it

Webinar – Giappone-Emilia-Romagna, scambio sull’agricoltura sostenibile il 19 ottobre

La Regione propone due innovazioni CRPA

Il legame tra la Prefettura di Ibaraki in Giappone e l’Emilia-Romagna ha radici lontane. Infatti già dal 1986 sono state numerose le attività di collaborazione in diversi settori che hanno portato ad una conoscenza reciproca delle realtà economiche e produttive.

Con l’obiettivo di condividere le ultime innovazioni e tecnologie in agricoltura il 19 ottobre dalle ore 10 si terrà un webinar congiunto intitolato “Partnership per un futuro sostenibile: innovazioni all’avanguardia nell’agricoltura nella prefettura di Ibaraki, Giappone ed Emilia-Romagna, Italia”.

L’incontro, al quale parteciperanno nove stakeholder della Prefettura giapponese di Ibaraki e dell’Emilia-Romagna, sarà l’occasione per far conoscere le soluzioni e le tecnologie innovative in campo agricolo ed industriale per promuovere ulteriormente la sostenibilità e favorire l’innovazione di processo e di prodotto.

La Regione Emilia-Romagna proporrà tre innovazioni, due delle quali sviluppate dai Gruppi Operativi per l’Innovazione Gas Loop e Parsutt, che vedono come capofila il CRPA. I due progetti, finanziati dal Psr 2014-2020, verranno presentati dai ricercatori Giuseppe Moscatelli e Ambra Motta.

Il webinar si terrà su piattaforma Zoom in lingua inglese.

La partecipazione è libera previa iscrizione a questo link Iscrizione al Webinar – Zoom

Guarda chi sono i relatori

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Virtual tour per migliorare la sostenibilità aziendale

Leggi la newsletter n. 3

PARSUTT – PARma ham high SUsTainability sTandard

Virtual tour per migliorare la sostenibilità aziendale

PARSUTT mostra agli allevatori della filiera del prosciutto di Parma le soluzioni da adottare per aumentare lo standard di benessere animale e biosicurezza in azienda.

Attraverso un virtual tour creato dai ricercatori del CRPA, gli allevatori possono vedere esempi concreti e buone pratiche per migliorare la sostenibilità della propria azienda lungo tutto il ciclo produttivo. Per ciascuna soluzione proposta sono disponibili immagini, video e documenti per approfondire gli aspetti tecnici e normativi.

Per informazioni: Alessandro Gastaldo – Responsabile scientifico del progetto PARSUTT.

Contatto: a.gastaldo@crpa.it

Guarda il virtual tour

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Vitelli CAGE-FREE – Comunicato stampa n. 1

Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali

La crescente sensibilità del pubblico verso tematiche quali il benessere animale e la sostenibilità degli allevamenti, ha portato alla richiesta, supportata da circa 1,4 milioni di firme di cittadini europei, dell’abbandono dell’utilizzo di gabbie per diverse specie e categorie di animali da reddito. In seguito a questa iniziativa, denominata “End the Cage Age” (letteralmente “finire l’era delle gabbie”), la Commissione europea ha dichiarato l’intenzione di eliminare in maniera graduale e completa l’utilizzo di questi sistemi stabulativi potenzialmente entro la fine del 2027, facendo rientrare questo aspetto in uno degli elementi chiave della revisione della legislazione sul benessere animale prevista per la fine del 2023.

La stabulazione di vitelli in box individuali fino alle 8 settimane di età, che rappresenta non solo l’attuale limite minimo di legge (secondo D. Lgs. 7 luglio 2011, n.126), ma anche la situazione più comune nel contesto produttivo italiano, potrà quindi andare incontro a cambiamenti importanti nei prossimi anni.

L’adozione di soluzioni stabulative welfare friendly per vitelli necessita però di studi che ne verifichino l’attuabilità e la sostenibilità. È in questo contesto che nasce il progetto Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del PSR 2014-2020 Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione”.

Il progetto, avviato a gennaio 2023 e della durata di 24 mesi, è coordinato da Barbiselle S.R.L. Società Agricola di Quaini Paolo e Figlie, e condotto con la collaborazione del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e di Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS.

È prevista inoltre la partecipazione anche di una seconda azienda, la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Zanetti Francesco & C., sede in particolare di una parte delle prove di campo.

L’obiettivo generale del progetto consiste nella verifica della sostenibilità tecnico-economica di soluzioni alternative alla stabulazione in box individuali per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento, contribuendo così alla creazione di una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale.

Le principali attività messe in atto durante i due anni di progetto prendono in considerazione diversi aspetti, tra cui:

  • l’applicabilità in campo della stabulazione di vitelli con la madre e/o in coppia, confrontando le soluzioni alternative con le soluzioni convenzionali in uso (vitelli in box individuali);
  • la fattibilità tecnico-economica delle diverse soluzioni per la stabulazione dei vitelli pre-svezzamento (box individuali, box di coppia, box con madri, box collettivi con balia o con allattatrice) nella realtà lombarda;
  • l’impatto economico dell’eliminazione della stabulazione in box individuali sulla filiera produttiva lombarda;
  • l’individuazione delle migliori strategie di marketing/vendita di prodotti a base di latte bovino proveniente da allevamenti con vitelli stabulati senza utilizzo di box individuali, nonché la verifica dei loro sbocchi commerciali.

Il progetto prevede inoltre una fase di raccolta dati per conoscere l’opinione di stakeholder sulle alternative alla stabulazione dei vitelli in box individuali e per conoscere le principali tipologie di stabulazione diffuse sul territorio lombardo.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del progetto: http://www.barbiselle.it/index.php/it/progetto-cage-free.

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Vitelli CAGE-FREE”-Sistemi di stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, cofinanziato dal FEASR

Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.

Capofila del partenariato è BARBISELLE S.R.L. SOCIETA’ AGRICOLA DI QUAINI PAOLO E FIGLIE, realizzato con la collaborazione di SOCIETA’ AGRICOLA DOSSO PALLAVICINO S.S. DI ZANETTI FRANCESCO & C. e UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

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Un video scribing spiega gli obiettivi di PARSUTT

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PARSUTT – PARma ham high SUsTainability sTandard

Nell’ambito del GOI Parsutt il CRPA, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università di Milano e il Consorzio del Prosciutto di Parma, ha messo a punto un protocollo con alti standard di benessere animale e biosicurezza in allevamento.

I parametri sono stati individuati sulla base di un’ampia consultazione con 30 esperti internazionali e 100 portatori d’interesse (allevatori, veterinari, agronomi, macellatori/trasformatori, ONG).

All’interno del GOI è stato realizzato un video scribing dimostrativo, che descrive sinteticamente il protocollo, utilizzando il disegno e le tecniche di visual facilitation.

Il video, della durata di 2 minuti, presenta due versioni, una con voce fuori campo in italiano e una in inglese.

Guarda il video scribing in italiano

Guarda il video scribing in inglese

Per informazioni: Alessandro Gastaldo – Responsabile scientifico del progetto PARSUTT.

Contatto: a.gastaldo@crpa.it

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Suini all’aperto, Salcasa in un video clip

Un approfondimento sulle attività del progetto

Per informare sulle attività del Gruppo Operativo Salcasa è stato realizzato un video clip in due degli allevamenti di suini all’aperto coinvolti nel progetto.

Obiettivo di Salcasa è supportare le filiere corte per la produzione di salumi e carni suine fresche da allevamenti all’aperto sostenibili e a basso uso di antibiotici, garantendo la biosicurezza più che mai necessaria oggi per l’emergenza dovuta alla Peste Suina Africana.

Nel contempo, il progetto intende valutare la sostenibilità etica, ambientale ed economica di questo tipo di allevamento e sensibilizzare il comparto suinicolo emiliano-romagnolo e delle imprese agricole ubicate in aree montane con problematiche di sviluppo, sulle opportunità offerte dalle filiere corte.

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Goi AUTOFEED, pubblicate le linee guida del progetto

I sistemi automatici di alimentazione nell’allevamento bovino

Nell’ambito del Goi AUTOFEED, è stata pubblicata “I sistemi automatici di alimentazione nell’allevamento bovino: linee guida dal progetto AUTOFEED” una pubblicazione che espone i risultati più importanti del progetto, soprattutto, come Il Gruppo Operativo AUTOFEED abbia posto l’attenzione sulle opportunità che le tecnologie per l’automazione offrano nel superamento dei limiti del razionamento unifeed.

Gli interessati possono scaricare la pubblicazione a questo LINK.

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Suini all’aperto: tecniche di allevamento e qualità delle carni – Seminario del Goi Salcasa

Martedì 16 maggio 2023, ore 10:00 in modalità webinar

Seminario del Goi Salcasa – Martedì 16 maggio 2023, ore 10:00 in modalità webinar

ll Goi SALCASA promuove le filiere corte per la produzione di carni suine fresche da allevamenti all’aperto, attraverso attività di ricerca per il miglioramento della sostenibilità della produzione suinicola dai punti di vista etico (benessere animale), sociale (inclusione sociale), ambientale ed economico. Inoltre, è orientato alla riduzione dell’uso di antibiotici e alla tracciabilità dei suini e dei prodotti che ne derivano.

Il progetto risponde alla crescente richiesta da parte dei consumatori di alimenti derivanti da pratiche zootecniche a maggior contenuto di benessere animale e a minor impatto ambientale.

Durante il webinar verrà presentato lo stato dell’arte delle tecniche di allevamento del suino all’aperto dal punto di vista zootecnico, ambientale e della qualità dei prodotti.

Ricordiamo che Il progetto SALCASA – Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto è coordinato dal CRPA scpa ed è realizzato in collaborazione con: Borghi Tiziano Società Agricola, Podere Musiara di Benassi Filippo, Azienda Agricola Ca’ Lumaco di Ferri Emanuele, Ibridabrada srl, SWIVET RESEARCH sas di Mazzoni Claudio & C, Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS, Dinamica scarl e SUIVET sas di Bortolamasi Simona & C.

PROGRAMMA

10:00 Registrazione dei partecipanti

10:15 Saluti di benvenuto e apertura dei lavori
Piero PASTORE TROSSELLO – Regione Emilia-Romagna

10:30 Interventi
Il Gruppo Operativo SALCASA
Paolo FERRARI – CRPA scpa

Allevamento suinicolo estensivo e sostenibilità
Paolo FERRARI – CRPA scpa

Biosicurezza negli allevamenti all’aperto
Annalisa SCOLLO – SUIVET sas

Qualità e tracciabilità della carne suina
Anna GARAVALDI – CRPA scpa

12:00 Dibattito

12:30 Chiusura del seminario

Partecipazione libera, previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 12:00 di lunedì 15 aprile 2023).

In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Reggio Emilia. Ai Veterinari partecipanti verranno rilasciati crediti del sistema SPC (Sviluppo Professionale Continuo) per i minuti di effettiva partecipazione.

In collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Reggio Emilia: l’evento attribuisce 0,313 CFP agli Agronomi e Forestali.

Seguici sul sito del Goi SALCASA

Informazioni e segreteria:
Centro Ricerche Produzioni Animali scpa
Andrea Poluzzi
a.poluzzi@crpa.it, Tel. 0522 436999

Presentazioni

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Cambiamento climatico e produzione di granelle ad uso zootecnico: giornata dimostrativa del progetto SO-PPESO

Venerdì 25 maggio 2023 alle ore 10:00 a Castellucchio (MN)

Nell’ambito del progetto Suino pesante ma sostenibile – SO-PPESO, che mira a sviluppare e testare formulazioni mangimistiche destinate al suino pesante del circuito dei prosciutti DOP che siano sostenibili dal punto di vista ambientale, di cui la Fondazione CRPA Studi Ricerche è partner, è in programma una giornata dimostrativa il 25 maggio prossimo, a partire dalle ore 10:00, presso Quadrifoglio Società Agricola Cooperativa a Castellucchio (MN).

La visita ai campi sperimentali di orzo e pisello proteico sarà condotta dai ricercatori e tecnici della Fondazione CRPA Studi e Ricerche.

Ricordiamo che il progetto SO-PPESO è cofinanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia ed è coordinato da COMAZOO, in collaborazione con Quadrifoglio Soc. Coop. Agricola, FCSR e CREA-ZA.

Partecipazione libera, previa registrazione.

Per maggiori informazioni sull’evento, si veda la locandina allegata.

Slegami – Comunicato stampa n. 2 – maggio 2023

Riconvertire o innovare?

Le migliori soluzioni per il benessere delle bovine nelle stalle fisse

Reggio Emilia, 3 maggio 2023 – Migliorare il benessere animale nelle stalle di vacche da latte a stabulazione fissa – che rappresentano ancora la maggior parte delle stalle italiane anche nelle regioni dove la bovinicoltura è più moderna – è un tema di grande attualità, affrontato dal Gruppo Operativo per l’Innovazione Slegami – Soluzioni innovative e sostenibili per migliorare il benessere animale nelle stalle fisse dell’area del Parmigiano Reggiano appena concluso. Finanziato dal Psr 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, il progetto ha visto come capofila la Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS di Reggio Emilia.

Uno dei principali risultati di Slegami è stata la verifica teorico-pratica della riconversione di stalle fisse in stalle a stabulazione libera con una stima dei costi di costruzione basata su valori a parametro espressi in €/vacca. Nel caso di riconversione in stalla a cuccette di alimentazione con accesso all’esterno il costo può variare da 6.450 €/vacca a 7.500 €/vacca rispettivamente con mungitura in sala e robotizzata (AMS), mentre nel caso di riconversione in stalla libera a cuccette questo costo varia da 9.500 €/vacca a 11.200 €/vacca rispettivamente con mungitura in sala e robotizzata.

Per le situazioni dove la riconversione della stalla non è sostenibile economicamente, Slegami ha valutato una serie di interventi strutturali, impiantistici e gestionali finalizzati a migliorare comunque il benessere delle bovine che rimangono in posta fissa. Si tratta, per esempio, di sistemi attacco-sgancio rapidi con possibilità di accesso all’esterno per alcune ore al giorno, robot autonomi a navigazione sensorizzata per avvicinare l’alimento e impianti di raffrescamento alternativi. Anche in questo caso sono stati calcolati i costi di ogni intervento.

I risultati di Slegami sono stati presentati nel corso del convegno Migliorare le stalle fisse o riconvertirle in stalle libere, una strada possibile? svoltosi il 28 aprile scorso nella sede del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano (che ha cofinanziato il progetto), durante il quale sono stati descritti tutti i possibili interventi, i loro costi d’investimento e/o gestione e la loro incidenza sulla redditività aziendale.


Slegami – Soluzioni innovative e sostenibili per migliorare il benessere animale nelle stalle fisse dell’area del Parmigiano Reggiano, finanziato dal Psr dell’Emilia-Romagna, ha visto come partner: Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS (capofila), Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Medicina Veterinaria; Caseificio Sociale Cavola Soc. Coop Agricola; Latteria Sociale San Pier Damiani soc. agr. coop.; Società Agricola Delsante Elvezio e Saverio; Belli Marco; Azienda Agricola Garofani di Rodolfo e Orietta Società Agricola; Azienda Agricola Il Nuovo Capannone di Lugari Carlo; Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA SCpA; Dinamica Soc. Cons. a rl.

Questi gli obiettivi specifici del progetto Slegami:
• definire i principali modelli costruttivi (tipologie edilizie e stabulative) di stalle fisse esistenti nell’area del Parmigiano Reggiano con verifica del livello di benessere animale;
• definire le principali soluzioni innovative gestionali, strutturali e impiantistiche per migliorare il benessere animale nelle stalle fisse esistenti nell’area del Parmigiano Reggiano, verificandone la sostenibilità ambientale ed economica;
• definire dei progetti (disegni cad) di riconversione di modelli costruttivi di stalle fisse a stalle libere moderne con innovative soluzioni costruttive e impiantistiche relative al benessere animale e a basso impatto ambientale, verificandone la sostenibilità economica.

Contatto: a.gastaldo@crpa.it

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Migliorare le stalle fisse o riconvertirle in stalle libere, una strada possibile?

Convegno finale (disponibili le relazioni) – Venerdì 28 aprile 2023, ore 10:00 – Auditorium del Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano (e in modalità webinar) – Via J. F. Kennedy, 18 – Reggio Emilia

Uno dei principali problemi da affrontare nell’area di produzione del Parmigiano Reggiano è la presenza di un numero considerevole di stalle a stabulazione fissa, ossia con le bovine legate. Il GOI SLEGAMI affronta questa criticità proponendo alcuni possibili interventi per migliorare le stalle fisse esistenti (per esempio, con sistemi attacco-sgancio rapidi e disponibilità di accesso all’esterno per alcune ore al giorno) oppure la loro riconversione in stalle libere, verificandone la fattibilità tecnica, economica ed ambientale.

Durante il convegno vengono riportati i principali risultati ottenuti con la descrizione dei possibili interventi, dei loro costi d’investimento e/o gestione e dell’incidenza sulla redditività aziendale. SLEGAMI è cofinanziato dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano.

Partner

Il progetto Slegami è coordinato dalla Fondazione CRPA Studi Ricerche ets, con il coinvolgimento di: Università di Milano – Dipartimento di Medicina Veterinaria, Caseificio Sociale Cavola sca, Latteria Sociale San Pier Damiani sac, Società Agricola Delsante Elvezio e Saverio, Belli Marco, Azienda Agricola Garofani di Rodolfo e Orietta sa, Azienda Agricola Il Nuovo Capannone di Lugari Carlo; CRPA scpa e Dinamica scarl.

Programma

10:00 Registrazione dei partecipanti

10:15 Saluti di benvenuto e apertura dei lavori
Simona CASELLI – Presidente CRPA scpa
Patrizia ALBERTI – Regione Emilia-Romagna

10:30 Interventi
La visione del Consorzio sul tema del benessere animale
Marco NOCETTI – Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano

Il GOI SLEGAMI e gli interventi per migliorare il benessere animale nelle stalle fisse esistenti
Alessandro GASTALDO – FCSR ets

Le possibili soluzioni per riconvertire le stalle fisse in stalle a stabulazione libera
Paolo ROSSI – CRPA scpa

Sostenibilità ambientale delle stalle al variare della tipologia di stabulazione
Stefano PIGNEDOLI – CRPA scpa

Incidenza sui costi di produzione degli interventi migliorativi e della riconversione
Alberto MENGHI – CRPA scpa

Conclusioni

Nicola BERTINELLI – Presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano

12:30 Dibattito

13:00 Chiusura del convegno

Partecipazione libera, previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 12:00 di giovedì 27 aprile 2023).

In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Reggio Emilia. Ai Veterinari partecipanti verranno rilasciati crediti del sistema SPC (Sviluppo Professionale Continuo) per i minuti di effettiva partecipazione.

In collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Reggio Emilia. L’evento attribuisce 0,375 CFP agli Agronomi e Forestali.

Seguici sul sito del GOI SLEGAMI

Informazioni e segreteria:
Centro Ricerche Produzioni Animali scpa
Andrea Poluzzi
a.poluzzi@crpa.it, Tel. 0522 436999

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Interventi per migliorare le stalle fisse attraverso accesso all’esterno o riconversione in stalle a stabulazione libera

Scheda Informativa Riassuntiva SIR 2 – Marzo 2023

Le norme sul benessere animale e la potente pressione di associazioni animaliste e di consumatori contrarie a sistemi di stabulazione non rispettosi dell’animale hanno spinto l’intera filiera del formaggio DOP ad interessarsi a questa tematica e a risolvere le principali problematiche legate agli aspetti etici dell’allevamento. In questo contesto, l’elevata presenza di allevamenti con bovine da latte stabulate in posta fissa è sicuramente la criticità maggiore, essendo la tipologia di stabulazione più diffusa in Italia, anche in aree dove la bovinicoltura da latte è molto diffusa e moderna come Emilia Romagna e Lombardia.

Per individuare soluzioni innovative e sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico per migliorare il benessere animale nelle stalle a stabulazione fissa, sia in quelle che possono essere trasformate in stalle libere, sia in quelle che non possono, è operativo il Gruppo per l’Innovazione SLEGAMI – Soluzioni innovative e sostenibili per migliorare il benessere animale nelle stalle fisse dell’area del Parmigiano Reggiano, che ha come scopo quello di ottenere una filiera produttiva con plus di qualità aggiuntive alla DOP, capaci di cogliere le richieste del consumatore attento all’eticità delle produzioni e alla sostenibilità che sottende ai prodotti alimentari che acquista.

All’interno delle attività di divulgazione di SLEGAMI sono stati realizzati due opuscoli: il primo, la Scheda Informativa Riassuntiva 1 – SIR1, pubblicato a febbraio 2023 è relativo agli interventi per migliorare le stalle fisse esistenti senza riconvertirle in libere.

Successivamente è stato pubblicato il secondo opuscolo, Scheda Informativa Riassuntiva 1 – SIR2, marzo 2023, relativo agli interventi per migliorare le stalle fisse con accesso all’esterno o riconversione in stalle a stabulazione libera.

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Goi Pork Monitor: 8 marzo 2023 convegno a Reggio Emilia

Nell’ambito del Goi Pork Monitor, “Analisi di gestione tecnico-economica delle imprese che compongono la filiera suinicola dell’Emilia-Romagna”, che mira a sviluppare strumenti innovativi per analizzare e monitorare tempestivamente la redditività delle diverse tipologie di imprese che, verticalmente, compongono le filiere suinicole dell’Emilia-Romagna e, al tempo stesso, di implementare un servizio innovativo di assistenza alla gestione (benchmarking) per le aziende suinicole orientato al calcolo del costo di produzione, il prossimo 8 marzo 2023, si terrà un convegno presso il Tecnopolo di Reggio Emilia (Piazzale Europa, 1).

I lavori del convegno, che saranno aperti e moderati da Guido Zama, Presidente dell’OI Gran Suino Italiano, vedranno Claudio Montanari, del CRPA scpa, presentare i risultati del progetto Pork Monitor.

Per informazioni e partecipazione, rivolgersi alla segreteria di OI Gran Suino Italiano:

Tel. 051 251866 – 253880
Email: amministrazione@gransuinoitaliano.it

Latte Digitale presentazione del libro sulla digitalizzazione dell’allevamento bovino da latte

Si terrà martedì 28 febbraio 2023, a partire dalle ore 10:00, presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Cremona (ex Monastero Santa Monica, Via Bissolati, 73 – Cremona) la presentazione del libro Un’esperienza lombarda per la digitalizzazione dell’allevamento bovino da latte.

L’evento è realizzato nell’ambito di Latte Digitale, progetto cofinanziato dal Psr della Regione Lombardia, che vede la partecipazione della Fondazione CRPA Studi Ricerche in qualità di partner: alla presentazione del libro prenderà parte Leo Bertozzi, Presidente della FCSR.

Per informazioni è possibile è possibile contattare la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, che coordina l’evento.

GOI Slegami: interventi per migliorare le stalle fisse

Scheda Informativa Riassuntiva – SIR1 – Febbraio 2023

L’elevata presenza di allevamenti con bovine da latte stabulate in posta fissa è sicuramente una delle maggiori criticità nell’area di produzione del Parmigiano Reggiano. Il problema, in realtà, è nazionale, visto che la stabulazione fissa è il tipo di stalla maggiormente presente sull’intero territorio italiano. Risolvere questa criticità individuando soluzioni innovative e sostenibili per migliorare il benessere animale è stato uno dei principali obiettivi di «SLEGAMI – Soluzioni innovative e sostenibili per migliorare il benessere animale nelle stalle fisse dell’area del Parmigiano Reggiano».
In questo opuscolo vengono riportati i possibili interventi strutturali, impiantistici o gestionali finalizzati a migliorare il benessere delle bovine che rimangono in posta fissa nelle aziende che non hanno la possibilità di riconvertire la stalla fissa in libera.

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TWO IS BETTER – Comunicato stampa

Vitelli pre-svezzamento con la madre e in gruppo

Il possibile divieto nei prossimi anni di utilizzare i box individuali per la stabulazione dei vitelli costringerà gli allevatori di bovini da latte a impiegare soluzioni alternative. TWO IS BETTER vuole rispondere a questa esigenza, verificando la fattibilità tecnico-economica della stabulazione del vitello con la madre o con la balia, oppure in coppia e in gruppo con ricorso anche all’allattatrice automatica.

Anzola dell’Emilia, 7 febbraio 2023 – La pratica largamente diffusa negli allevamenti bovini da latte consiste nella separazione di vacche e vitelli subito dopo la nascita con stabulazione dei vitelli nelle prime settimane di vita in box individuali. L’attuale normativa vigente sul benessere dei vitelli (Direttiva 2008/119/CE) non richiede alcun contatto tra vacca e vitello, limitandosi a richiedere che i vitelli ricevano colostro bovino entro sei ore dalla nascita, e ammette questa tipologia di stabulazione fino alle 8 settimane di vita.

La Commissione europea, sulla “spinta” nel 2019 dell’iniziativa dei Cittadini Europei End the Cage Age (letteralmente “fine dell’era della gabbia”), ha annunciato la sua intenzione di presentare una proposta legislativa entro la fine del 2023 per eliminare l’utilizzo delle gabbie gradualmente nei prossimi anni fino al divieto totale entro il 2027. Per questo motivo ha commissionato all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA – European Food Safety Autority) un Parere scientifico sul benessere dei vitelli che fungesse da base scientifica per le future proposte legislative e in particolare sulla separazione precoce dalla madre.

Sulla base di queste esigenze è nato TWO IS BETTER – Vitelli pre-svezzamento con la madre e in gruppo, un progetto che ha come scopo quello di verificare la sostenibilità tecnico-economica della stabulazione con la madre e/o in gruppo per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento per creare una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale (assenza di box individuali) richiesti da consumatori e opinione pubblica.

I principali obiettivi specifici di TWO IS BETTER sono i seguenti:

  • conoscere l’opinione di allevatori, veterinari e agronomi su alternative a stabulazione dei vitelli in box individuali;
  • conoscere le principali tipologie di stabulazione convenzionali e innovative per vitelli pre-svezzamento diffuse in Emilia-Romagna;
  • verificare fattibilità tecnico-economica di sistemi alternativi alla stabulazione in box individuali per vitelli pre-svezzamento con prove di campo (vitelli stabulati con la madre e/o in gruppo vs vitelli stabulati in box individuali);
  • verificare fattibilità tecnico-economica di altre soluzioni alternative, quali la stabulazione con la balia e altri vitelli e la stabulazione soltanto con altri vitelli e ricorso all’allattatrice automatica;
  • implementare il protocollo della filiera OLTREBIO con le migliori soluzioni alternative alla stabulazione in box individuali;
  • verificare gli sbocchi commerciali in Italia e all’estero di nuovi prodotti “vitelli friendly”.

Il progetto, finanziato dal Psr dell’Emilia-Romagna (operazione 16.2.01), vede la partecipazione di:

  • caseificio biologico, la Casearia di Sant’Anna Società Cooperativa Agricola di Anzola dell’Emilia (BO) in veste di promotore/capofila;
  • un ente di ricerca, la Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS di Reggio Emilia, che entra nel progetto come consulente scientifico.

Per maggiori informazioni è possibile contattare Alessandro Gastaldo della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia, responsabile scientifico del progetto (cellulare: 345 9573083; email: a.gastaldo@fondazionecrpa.it).

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SALCASA – Newsletter n. 3

Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto

Il Gruppo Operativo per l’Innovazione SALCASA ha effettuato un viaggio di studio in Andalusia (Spagna) per la formazione degli allevatori suinicoli dell’Emilia-Romagna in materia di allevamento dei suini all’aperto e di valorizzazione delle carni che ne derivano.

L’allevamento estensivo dei suini con alimentazione a base di ghiande in pascoli arborati di querce (sistemazione fondiaria tipica andalusa, denominata Dehesa) è la realtà più importante in Europa di allevamento suinicolo all’aperto, sia per numero di suini allevati, sia per estensione delle superfici a pascolo utilizzate a questo scopo. Il viaggio è stato organizzato da Dinamica Soc. Cons. a r.l. con il supporto tecnico scientifico e logistico di CRPA e dell’Università di Cordoba; i partecipanti hanno visitato la sede dell’Università di Cordoba, tre aziende zootecniche, il Consorzio di tutela della Dop “Los Pedroches” e l’impianto di trasformazione della “Cooperativa Ganadera del Valle de los Pedroches COVAP”, a cui aderisce la maggior parte degli allevatori della provincia di Cordoba. COVAP è una cooperativa di primo grado, nata più di 60 anni fa da un gruppo di agricoltori per acquistare insieme materie prime per nutrire e allevare il proprio bestiame e che riunisce oggi circa 4.500 soci, con lo scopo di produrre e commercializzare prodotti di qualità, contribuendo allo sviluppo economico e sociale di queste terre e operando principalmente nelle industrie del latte, della carne e dei mangimi.

I partecipanti al viaggio sono partiti per la Spagna lunedì 7 novembre e sono rientrati venerdì 11 novembre 2022.

Il primo giorno di studio è stato dedicato alla visita del Dipartimento di Produzione Animale dell’Università di Cordoba, in cui il prof. Vicente Rodriguez e i suoi collaboratori hanno presentato il sistema di allevamento tradizionale del suino iberico e il sistema di certificazione e tracciabilità dei prodotti carnei che ne derivano. Nel pomeriggio sono stati visitati i laboratori e le strutture sperimentali dell’Università di Cordoba per la valorizzazione e il controllo dell’autenticità dei prodotti.

Nel corso della mattina del secondo giorno è stata visitata la sede del Consorzio della Dop “Los Pedroches”, dove il segretario generale Juan Luis Ortiz ha illustrato in dettaglio il disciplinare di produzione della Dop e la norma di qualità nazionale che regola il sistema di tracciabilità dei prosciutti e delle spalle stagionate di suino iberico; sono state inoltre presentate le statistiche nazionali aggiornate della produzione di suino iberico in base alle 4 diverse categorie commerciali. Nel pomeriggio si è proceduto con la visita dell’azienda agricola Moralejo, che ha un’estensione di circa 100 ha, interamente investita a pascolo arborato di querce (Dehesa); qui vengono allevati bovini da carne di razza Limousine e suini iberici al 100% della sottorazza Entrepelado. L’azienda è rappresentativa per dimensioni e orientamento produttivo dell’area della Dehesa della provincia di Cordoba.

Il terzo giorno è stato visitato l’impianto di trasformazione COVAP, che produce circa il 15% della produzione nazionale di salumi di suino iberico puro al 100%, alimentato solo con il pascolo a base di ghiande nella Dehesa durante la fase d’ingrasso. L’impianto di stagionatura ha una capienza di 800.000 pezzi. Nel pomeriggio sono state visitate le aziende agricole Mio 1898 e Dehesa Campo Alto. La prima gestisce in proprietà e in affitto circa 1.200 ettari di Dehesa. La maggior parte dei suini prodotti viene venduta ma in parte viene anche trasformata e venduta direttamente dall’azienda con la propria etichetta. L’azienda alleva suini iberici puri al 100%, di sottorazza Torbiscal, in pericolo di estinzione. Presso l’azienda Dehesa Campo Alto, il prof. Rodriguez ha presentato la stazione sperimentale dell’Università di Cordoba per il rilevamento e il monitoraggio dei gas a effetto serra.

Durante il viaggio di studio i partecipanti hanno avuto la possibilità di interloquire con il personale dell’Università di Cordoba, del Consorzio “Los Pedroches”, di COVAP e di tre aziende agricole ponendo domande e discutendo una serie di temi riguardanti soprattutto la volatilità dei prezzi degli input produttivi, la crisi idrica estiva, la gestione dei suini in allevamento e le fasi successive di macellazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti. Particolare interesse ha avuto il tema della conservazione della Dehesa come patrimonio storico e naturalistico nonché di protezione dalla desertificazione in relazione alla sua sostenibilità economica.

Per maggiori informazioni è possibile contattare Paolo Ferrari (p.ferrari@crpa.it).

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I risultati del progetto LESS

Opuscolo finale – Dicembre 2022

Finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia con il contributo del FEASR, l’Operazione 1.2.01 Progetti dimostrativi e azioni di informazione “Produzioni zootecniche lombarde a basse emissioni, eco compatibili e resilienti” vede come capofila PROMOCOOP Lombardia. Tra le misure, l’Operazione 1.2.01 ” Low EmiSSion farming” ha avuto l’obiettivo di diffondere l’innovazione sulla possibile riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) e di ammoniaca provenienti dal settore
agricolo lombardo, con particolare riferimento all’allevamento delle bovine da latte e dei suini.
Less ha voluto sensibilizzare sul tema della compatibilità ambientale dell’allevamento e favorire un’applicazione di tecniche produttive per limitarne l’impatto sull’ambiente.
Hanno collaborato allo svolgimento di ”Low EmiSSion farming” Comazoo, Fondazione CRPA Studi Ricerche, l’Azienda Agricola Barozzi Giuseppe e Davide e la Società Agricola Canobbio.

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