Come e quando la dieta può aiutare a diminuire le emissioni negli allevamenti suinicoli

Il tema delle emissioni è molto complesso da affrontare, forse per questo motivo è ancora poco sensibilizzato dagli allevatori. Il Progetto Sus-tainability per la riduzione delle emissioni nella produzione dei suini…

Si è appena concluso il progetto Sus-tainability – Nutrizione innovativa del suino per migliorare la sostenibilità ambientale della filiera attraverso il contenimento delle emissioni di inquinanti per acque, suolo ed atmosfera, finanziato dal FEASR – Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Lombardia, Operazione 16.1.01 – “Gruppi Operativi PEI”.

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Premi Good Pig per le aziende partner del progetto INTACT!

Newsletter n. 3 – Marzo 2025

Durante la cerimonia dei Premi Benessere Animale 2024, che Compassion In World Farming, una delle più importanti ONG a livello mondiale, ha organizzato a Parigi nell’ottobre 2024 sono stati assegnati 49 riconoscimenti ad aziende, provenienti da oltre 15 Paesi e 5 continenti, per il loro impegno sul benessere animale e/o per la promozione di modelli di produzione e consumo più sostenibili e rispettosi della natura.

Il “Premio Good Pig” riconosce le aziende che utilizzano (o si impegnano a utilizzare) standard più elevati rispetto a quanto previsto dalle norme vigenti per le scrofe e i suini in post-svezzamento e ingrasso quali, per esempio, l’abolizione dell’uso delle gabbie in sala parto o in gestazione o delle mutilazioni routinarie ai suini, nonché la fornitura di materiali manipolabili fibrosi appropriati.

All’interno di questa categoria sono state premiate 5 aziende italiane impegnate su benessere animale e sostenibilità: Bompieri Allevamenti, Madeo Tenuta Corone, Piggly, Riserva 1878 di Citterio e San Giuseppe.

Complessivamente, secondo Compassion in World Farming, si tratta di 392.000 animali (fra scrofe e suini) che beneficiano o beneficeranno ogni anno di standard di benessere animale superiori a quanto previsto dalle norme vigenti.

Due di queste aziende sono partner del progetto INTACT: Bompieri Allevamenti s.s., società agricola di Ceresara (MN), uno dei principali produttori di suini in Italia per l’industria del Prosciutto di Parma e San Daniele, che sta convertendo il proprio sistema di allevamento convenzionale verso un modello senza gabbie, e Birla Società Agricola s.r.l. (Piggly) di Brescia (MN), un ciclo chiuso per la produzione di suini pesanti destinati alla trasformazione in prodotti a Denominazione di Origine Protetta (DOP), che si distingue per la forte attenzione al benessere animale e alla sostenibilità, con pratiche di allevamento che hanno ridotto l’impatto ambientale dell’azienda dell’80%.

Particolarmente soddisfatti si sono detti Marco Bompieri e Sergio Visini titolari, rispettivamente, di Bompieri Allevamento e di Pigly (Birla Società Agricola).

Leggi di più nella newsletter n. 3 del progetto INTACT

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Liquami suini, meno emissioni intervenendo nelle strutture

È risultato efficace un sistema di stabulazione in cui gli effluenti vengono stoccati con una limitata superficie esposta

L’andamento climatico della stagione 2024 ha creato diversi danni e disagi al settore agricolo. Tra gli altri, la difficoltà di distribuire gli effluenti di allevamento, in particolare nelle zone zootecniche della pianura padana.
Dopo un periodo di impraticabilità dei terreni dovuto al prolungato periodo piovoso, le restrizioni legate ai divieti derivanti dalla direttiva nitrati lasciano alla distribuzione degli effluenti un periodo utile particolarmente ristretto.
Una ulteriore limitazione viene introdotta dal divieto di applicazione in superficie legato all’innalzamento delle polveri sottili. Quest’ultima misura deriva dalla richiesta di riduzione delle emissioni di ammoniaca dagli effluenti soprattutto quando vengono distribuiti con il piatto deviatore.

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Il progetto PARSUTT per un allevamento sostenibile

Parsutt ha vinto il primo premio nella categoria “Benessere animale e allevamento” dell’Eip-Agri Innovation Awards 2024, il premio nato per valorizzare le innovazioni realizzate in otto anni dai Gruppi operativi

Il Gruppo Operativo (Go) Parsutt – PARma ham high SUsTainability sTandard ha vinto il primo premio nella categoria “Benessere animale e allevamento” dell’Eip-Agri Innovation Awards 2024, il premio nato per valorizzare la grande varietà di innovazioni realizzate in otto anni dai Go in tutta Europa, promuovendone i risultati per il miglioramento della sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell’agricoltura dell’Ue.

A Parsutt è stato riconosciuto il merito aver delineato un modello di filiera suinicola caratterizzato da standard di benessere animale e biosicurezza più elevati rispetto a quelli imposti dalla normativa vigente e di essere diventato un protocollo operativo messo a disposizione di tutti gli anelli della filiera produttiva, affinché possano applicarne, su base volontaria, i parametri….

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Convegno finale del progetto So-ppeso – Suino pesante ma sostenibile

Montichiari (Brescia) – 18 febbraio 2025

Convegno finale
Progetto So-ppeso – Suino pesante ma sostenibile
18 febbraio 2025 ore 09:45
COMAZOO – Via Santellone, 37 – Montichiari (Brescia) 

Programma

09:45 – Registrazione partecipanti

10:00 – Saluti di benvenuto
Fabio Petrini – Presidente Confcooperative Fedagripesca Lombardia

Introduzione progetto So-ppeso
Luigi Bellini – Presidente Comazoo

10:30 – Prove di confronto varietale di cereali alternativi al mais per la mangimistica
Alessandro Zatta – CRPA scpa

10:50 – Caratteristiche del mais ai fini del miglior impiego nell’alimentazione del suino pesante DOP
Davide Bochicchio – CREA-ZA

11:10 – Nuovi modelli di razionamento per il suino pesante DOP
Sujen Santini – Comazoo

11:30 – Discussione

12:00 – Chiusura lavori

Seguirà buffet al termine

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Alternative ai box individuali, ecco cosa ne pensano gli addetti ai lavori

Nel quadro del progetto “Vitelli Cage-Free” è stato diffuso un questionario on line per comprendere l’opinione di allevatori, veterinari e tecnici del settore sulle possibili alternative alla stabulazione individuale dei vitelli in allattamento.

La crescente sensibilità dell’opinione pubblica verso il benessere animale ha portato, tra il 2018 e il 2019, alla firma da parte di 1,4 milioni di cittadini europei per l’iniziativa “End the Cage Age”, richiedendo di fatto alla Commissione europea di vietare l’uso delle gabbie in allevamento per varie specie e categorie di animali da reddito.

Tra questi sarebbe quindi compreso anche il divieto dei box individuali per vitelli, attualmente ammessi fino alle 8 settimane di vita in base al decreto legislativo 7 luglio 2011, n.126, e pratica particolarmente diffusa in Italia, come anche in Europa e negli Stati Uniti, dove è stato stimato che la stabulazione individuale riguardi rispettivamente il 60% e 75% delle vitelle.

I dettagli li trovate nell’articolo pubblicato sul n. 1 della rivista Allevatori TOP.

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Vitelli lattanti, pronti alla stabulazione cage-free?

Recenti studi scientifici hanno messo in luce i vantaggi e gli svantaggi tecnico-economici delle soluzioni convenzionali e di quelle innovative per i capi in pre-svezzamento.

La stabulazione dei vitelli in box individuale fino alle 8 settimane di vita è ammessa dalla legge, ma è stata messa in discussione dall’iniziativa “End the Cage Age” di Ong animaliste e dal Parere scientifico sul benessere dei vitelli “Welfare of calves” (Efsa, 2023), commissionato all’Efsa dalla Commissione europea per avere una base scientifica per future proposte legislative che potrebbero portare a soluzioni alternative al box individuale per i vitelli pre-svezzamento. L’adozione di soluzioni stabulative welfare friendly per vitelli necessita però di studi che ne verifichino la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica.

I dettagli li trovate nell’articolo pubblicato sul n. 1 della rivista Allevatori TOP.

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Migliorare la sostenibilità ambientale della filiera suinicola attraverso il contenimento delle emissioni di inquinanti

Convegno finale del progetto SUS-tainability

Mercoledì 12 febbraio 2025 – Ore 10:00
Presso Golf Torrazzo
Via Castelleone, 101 – Cremona

Il progetto del GO Sus-tainability ha avuto l’obiettivo di rendere disponibili e dimostrare tecniche innovative che contribuiscano a migliorare la compatibilità ambientale dell’allevamento del suino in Lombardia per mantenerlo produttivo e remunerativo nel territorio in cui si colloca.

In questo convegno si porteranno i risultati del progetto, accompagnati da una loro contestualizzazione nella normativa ambientale regionale e con un focus sulle tecniche disponibili ed emergenti per il contenimento delle emissioni di inquinanti per acque, suolo ed atmosfera.

L’evento è accreditato per 0,375 CFP, ai sensi del Regolamento CONAF delibera 162/22.

PROGRAMMA

9:30 – Ritrovo e registrazione dei partecipanti

10:00 – Apertura dei lavori
Presentazione del progetto Sus-tainability
Elio MARTINELLI, Società agricola MAGOS

10:15 – Interventi


Il programma d’azione nitrati e progetti per la gestione degli effluenti di allevamento
Andrea AZZONI, Regione Lombardia

La gestione delle escrezioni e delle emissioni di azoto in relazione alla nutrizione dei suini nella fase di ingrasso
Giuseppe MOSCATELLI, Andrea BERTOLINI, CRPA scpa

La riduzione delle emissioni dalla zona di stabulazione dei suini
Giorgio PROVOLO, Omar FERRARI, Università di Milano

Esperienze di altri paesi europei nella gestione della compatibilità ambientale dell’allevamento suinicolo
Maria Teresa PACCHIOLI, Giuseppe MOSCATELLI, CRPA scpa
Giorgio PROVOLO, Università di Milano

12:15 – Dibattito

13:00 – Pranzo

Presentazioni

Partecipazione libera previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 12:00 di martedì 11 febbraio 2025)

Iniziativa realizzata nell’ambito del Gruppo Operativo SUS-STAINABILITY, cofinanziato dal FEASR – Operazione 16.1.01 “Gruppi Operativi PEI” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia. Capofila del partenariato è SOCIETÀ AGRICOLA MAGOS, progetto realizzato con la collaborazione di Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Fondazione CRPA Studi Ricerche, AZIENDA AGRICOLA G.P. S.S. e SOCIETÀ AGRICOLA ALLEVAMENTI BONANDI. Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

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So-ppeso: suino pesante ma sostenibile

Il progetto lombardo esplora alternative al mais e alla soia, testando nuove razioni alimentari e rotazioni colturali. L’iniziativa fa parte di un’azione più ampia per ridurre le emissioni di gas serra nel settore agro-zootecnico

Nell’ambito del progetto SO-PPESO, presso la stazione sperimentale del Crea-Za di Modena, sono stati messi a confronto due nuovi modelli di razionamento con un piano alimentare tradizionale a base di mais e farina di estrazione di soia. I risultati aprono scenari molto interessanti sulla futura alimentazione del suino pesante e sui sistemi colturali su cui questa si basa.

I dettagli li trovate nell’articolo pubblicato sul primo numero di dicembre della Rivista di Suinicoltura.

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Suino pesante ma sostenibile

Sostenibilità ambientale ed economica di nuovi modelli di razionamento del suino pesante

Il progetto ha voluto dimostrare la sostenibilità ambientale ed economica di nuovi modelli di razionamento del suino pesante in linea con le indicazioni delle prescrizioni alimentari del rinnovato Disciplinare di produzione dei prosciutti DOP.
In particolare, sono state studiate specie e varietà da inserire in avvicendamenti colturali sostenibili, finalizzati alla produzione di materie prime per l’alimentazione del suino pesante, nell’ottica di individuare colture alternative a mais e soia, meno esigenti in termini di irrigazione e che riducano al minimo l’impatto ambientale del mangime in quanto tale, così come, di conseguenza, del prodotto derivato dal suino pesante.
Le colture testate in prove parcellari e di pieno campo sono state il pisello proteico come proteica, l’orzo e il sorgo.

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Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali: ecco i risultati del progetto

Pubblicato un articolo sulla rivista online Ruminantia

Leggi l’articolo a questo LINK.

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Vitelli CAGE-FREE – Comunicato stampa n. 2

Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali

La stabulazione dei vitelli in box individuale fino alle 8 settimane di vita è ammessa dalla legge, ma è stata messa in discussione dall’iniziativa End the Cage Age di ONG animaliste e dal Parere scientifico dell’EFSA sul benessere dei vitelli. L’adozione di soluzioni stabulative welfare friendly per vitelli necessita però di studi che ne verifichino la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica. È in questo contesto che è nato il progetto Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, finanziato dal PSR 2014-20 della Lombardia (operazione 16.2.01), coordinato dall’azienda agricola Barbiselle srl di Persico Dosimo (CR), in stretta collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano, la Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia e la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Cicognolo (CR).

Il progetto è giunto a conclusione e i principali risultati sono stati riportati durante il convegno finale che si è tenuto l’11 dicembre 2024 presso uno dei partner del progetto, la Società Agricola Dosso Pallavicino di Cicognolo (CR).

Di seguito sono sintetizzati i principali risultati del progetto.

Prima di tutto è stato realizzato un sondaggio online per raccogliere l’opinione degli stakeholder sulle alternative alla stabulazione individuale dei vitelli fino a 8 settimane. Al questionario, attivo per circa 6 mesi, hanno risposto 128 intervistati, di cui 33 allevatori, 66 veterinari e 29 agronomi.

Dalle risposte è emerso che la stabulazione in coppia è considerata una possibile alternativa, sebbene vi siano divergenze sull’eventuale sostituzione totale della stabulazione individuale. Inoltre, gli allevatori attribuiscono grande importanza ai vantaggi della stabulazione individuale, mentre la percezione dei vantaggi della stabulazione in coppia è relativamente bassa. La separazione precoce del vitello dalla madre è ritenuta una pratica vantaggiosa, oltre a essere la più diffusa, e pochi intervistati sono favorevoli al mantenimento del vitello con la madre. Una soluzione intermedia condivisa prevede il contatto madre-vitello per 1-2 giorni, seguito dalla stabulazione in coppia.

Si è svolta anche un’indagine sulla diffusione di tecniche di stabulazione innovative per vitelli pre- svezzamento al fine di conoscere le modalità d’allevamento diffuse sul territorio lombardo (sistemi di stabulazione e pratiche gestionali). L’indagine è stata condotta in 30 allevamenti lombardi e ha preso in considerazione circa 2.000 vitelle fino allo svezzamento. Per quanto riguarda i sistemi di stabulazione adottati, l’indagine ha evidenziato che la gabbia è ancora largamente presente nella realtà lombarda e che, nella maggioranza dei casi, si tratta di gabbie di dimensioni medio-piccole (≤ 2 m2/vitello). La stabulazione in gruppo viene utilizzata nella maggior parte delle aziende soltanto in una seconda fase fino allo svezzamento e in questo caso molto spesso si tratta di gruppi numerosi con utilizzo di allattatrice. Mentre la stabulazione in coppia o con la madre è quasi assente dagli allevamenti lombardi.

Per quanto riguarda le prove svolte in campo nelle due aziende del progetto le analisi dei dati raccolti nelle due annate hanno evidenziato che le vitelle allevate in coppia dalla nascita fino a 56 giorni di vita hanno presentato pesi ed accrescimenti maggiori rispetto alle vitelle stabulate individualmente. Inoltre le vitelle allevate in coppia hanno avuto un’incidenza di patologie simile a quella delle vitelle in box singolo, ma è stato necessario un minor uso di antibiotici. Prendendo in considerazione gli aspetti comportamentali, monitorati tramite l’uso di accelerometri, sia le vitelle stabulate singolarmente che quelle in coppia hanno evidenziato tempi di riposo adeguati; nelle vitelle in coppia si è osservata inoltre una sincronizzazione dei tempi di riposo. La sincronizzazione dei comportamenti viene riconosciuta dalla comunità scientifica come indicatore di benessere positivo e di coesione sociale nella specie bovina. La stabulazione in coppia delle vitelle è risultata quindi vantaggiosa e risponde a diverse esigenze, ma richiede attenzione nella gestione.

Infine, l’analisi tecnico-economica di confronto delle diverse soluzioni alternative al box individuale per i vitelli da 0 a 56 giorni di vita ha messo in evidenza che la stabulazione immediata dei vitelli in coppia sembra essere in grado di sostituire quella in box individuale senza importanti controindicazioni tecniche ed economiche. Infatti, il problema principale della stabulazione in coppia, ovvero il manifestarsi della suzione incrociata, sembra superabile con maggiore controllo della fase di somministrazione dell’alimento, anche se necessita di un maggiore impegno di manodopera (+35%). Precedere la stabulazione in coppia con un contatto prolungato madre-vitello (1-3 giorni) sembra migliorarne ulteriormente i pregi, anche se si tratta di una soluzione che necessita di una particolare attenzione nella progettazione e gestione del box, nella durata del contatto e nella fase di colostratura, oltre a presentare anche dei costi maggiori.

Più complessa dal punto di vista gestionale e più costosa risulta la stabulazione dei vitelli con la balia. Infine, lasciare i vitelli in coppia per 2 o 3 settimane e stabularli successivamente in gruppi più ampi sembra essere un’ottima soluzione: L’impiego in questi gruppi dell’allattatrice automatica, se gestita correttamente, può migliorarne ulteriormente le performance, anche se necessita di un maggiore investimento.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del progetto: http://www.barbiselle.it/index.php/it/progetto-cage-free.

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Vitelli CAGE-FREE”-Sistemi di stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, cofinanziato dal FEASR

Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.

Capofila del partenariato è BARBISELLE S.R.L. SOCIETA’ AGRICOLA DI QUAINI PAOLO E FIGLIE, realizzato con la collaborazione di SOCIETA’ AGRICOLA DOSSO PALLAVICINO S.S. DI ZANETTI FRANCESCO & C. e UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

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Stabulazione per vitelli da latte pre-svezzamento e benessere animale

Opuscolo n. 1 – Dicembre 2024

Durante la fase pre-svezzamento i vitelli possono essere allevati in diverse tipologie stabulative, che variano per numero di animali che ospitano e modalità di gestione. In questo opuscolo vengono esaminati gli effetti che tali tipologie hanno su comportamento e benessere dei vitelli.

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Aspetti economici delle diverse tipologie di stabulazione dei vitelli da latte pre-svezzamento

Opuscolo n. 5 – Dicembre 2024

Per un corretto confronto economico fra le diverse soluzioni, ossia quella convenzionale in box individuale fino a 56 giorni e quelle alternative, è necessario considerare i costi d’investimento e digestione.

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Utilizzo di sensori per valutare benessere e salute nei vitelli

Opuscolo n. 4 – Dicembre 2024

La zootecnia di precisione, o precision livestock farming (PLF), si basa sull’impiego di varie tipologie di sensori, posizionati a livello ambientale oppure direttamente sugli animali, e ha acquisito un ruolo sempre più importante nella gestione delle aziende agricole, soprattutto per gli animali adulti della mandria. Questo approccio consente di migliorare l’efficienza aziendale, permettendo decisioni basate su dati raccolti in modo continuo e in tempo reale, per ogni animale.

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Gli aspetti sanitari nelle diverse tipologie di stabulazione dei vitelli da latte pre-svezzamento

Opuscolo n. 3 – Dicembre 2024

La gestione delle vitelle nei primi 2-3 mesi di vita (la cosiddetta fase pre-svezzamento) è caratterizzata da diversi punti critici da un punto di vista sanitario.

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Tipologie di stabulazione e pratiche gestionali per vitelli da latte pre-svezzamento

Opuscolo n. 2 – Dicembre 2024

In questo opuscolo si descrivono alcuni requisiti che caratterizzano le diverse tipologie di stabulazione e le pratiche gestionali importanti per i vitelli pre-svezzamento. Per le tipologie di stabulazione vengono considerate sia la soluzione convenzionale in box individuale, sia le soluzioni alternative, ossia in coppia, in gruppi più numerosi e con la madre o balia.

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Soluzioni CAGE-FREE per vitelli pre-svezzamento – Newsletter n. 3

Convegno finale con visita guidata

Soluzioni CAGE-FREE per vitelli pre-svezzamento
Convegno finale con visita guidata
Mercoledì 11 dicembre 2024 – ore 10:00

Vitelli CAGE-FREE è un progetto finanziato dal PSR della regione Lombardia che affronta la problematica della possibile eliminazione delle gabbie per la stabulazione dei vitelli presvezzamento, indicata nel Parere scientifico EFSA “Welfare of calves” del 2023.

L’obiettivo del progetto è quello di individuare le migliori soluzioni, sostenibli anche economicamente, per supportare allevatori e consulenti nelle scelte stabulative per i vitelli in questa delicata fase della loro vita.

Vitelli CAGE-FREE è coordinato dall’azienda agricola Barbiselle srl di Persico Dosimo(CR), insieme al Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università di Milano, la Fondazione CRPA Studi Ricerche di Reggio Emilia e la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Cicognolo (CR).

Nel convegno finale si riportano i principali risultati del progetto e le esperienze dirette degli allevatori, a cui seguirà la visita guidata all’azienda agricola Dosso Pallavino.

Programma

10:00 – Saluti di benvenuto e apertura lavori
Elisabetta CANALI – Università di Milano

10:15 – Interventi

Confronto fra stabulazione in coppia vs stabulazione individuale con visita virtuale alle due aziende pilota
Gaia PESENTI ROSSI e Elisabetta CANALI – Università di Milano

Vantaggi e svantaggi tecnico-economici delle soluzioni convenzionali e innovative per i vitelli
Alessandro GASTALDO – Fondazione CRPA Studi Ricerche

Esperienze con vitelli in coppia: la parola alle allevatrici
Elisabetta QUAINI – Barbiselle s.r.l. Società Agricola
Antonella BIANCHI – Società Agricola Dosso Pallavicino S.S.

11:15 – Dibattito

11:30 – Visita guidata all’azienda agricola Dosso Pallavicino

12:30 – Conclusioni

Partecipazione libera previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 13:00 di martedì 10 dicembre 2024)

ATTENZIONE: per motivi organizzativi, il numero di partecipanti è limitato ai primi 30 iscritti!

Informazioni

Andrea Poluzzi
a.poluzzi@crpa.it

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I nuovi Gruppi Operativi guidati dal CRPA in Emilia-Romagna

Finanziati nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2023-2027 della Regione Emilia-Romagna, hanno la durata di 36 mesi

Il CRPA è capofila di sette nuovi Gruppi Operativi per l’Innovazione finanziati dal Piano di Sviluppo rurale della regione Emilia-Romagna 2023-2027 con l’intervento SRG01 – Sostegno ai Gruppi Operativi Pei Agri, approvato con Delibera di Giunta regionale n. 2343 del 22 dicembre 2023.

I progetti approvati, della durata di 36 mesi, sono attinenti agli Obiettivi Specifici 4 e 5.

L’Obiettivo Specifico 4 mira a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento agli stessi, anche riducendo le emissioni di gas a effetto serra e migliorando il sequestro del carbonio, nonché promuovere l’energia sostenibile.

Si riferiscono a questo obiettivo i gruppi operativi:

  • PR-ato – La gestione sostenibile e resilienti del prato a sostegno dell’adattamento ai cambiamenti climatici del sistema foraggero dell’azienda da latte per Parmigiano Reggiano. 
  • ZOOCARBON – La ZOOtecnìa del Parmigiano Reggiano per la neutralità CARBONica

L’Obiettivo Specifico 5 mira a invece promuovere lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali, come l’acqua, il suolo e l’aria, anche riducendo la dipendenza dalle sostanze chimiche.

Si riferiscono a questo obiettivo i gruppi operativi:

  • P_I_G – Gestione innovativa del fosforo nell’azienda suinicola dall’alimentazione al campo
  • AviEcoTec – Tecnologie per ridurre le emissioni di ammoniaca, polveri e odori dell’allevamento avicolo
  • CONTACT – Separazione tardiva del vitello dalla madre
  • GUARDIAN – Sviluppare e promuovere un’efficiente gestione dell’allevamento ovicaprino per custodire l’ambiente, il territorio e il benessere animale
  • ReBuS – Filiera Sostenibile del Bufalo in provincia di Reggio Emilia

I risultati dei Gruppi Operativi e i prodotti realizzati saranno disponibili sul sito https://divulgazione.crpa.it

Progetti innovativi per il benessere animale: sfide e opportunità

CRPA partecipa al webinar, organizzato da Ismea, che si terrà il 18 novembre

Il 18 Novembre alle ore 15:00 parteciperemo al webinar promosso da Ismea – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare dal titolo “Progetti innovativi per il benessere animale: sfide e opportunità” con interventi dei ricercatori Paolo Rossi, Ambra Motta e Alessandro Gastaldo.

Sarà l’occasione per presentare le soluzioni più avanzate in materia di benessere animale studiate nell’ambito di tre gruppi operativi che fanno riferimento a diverse filiere zootecniche:

E’ possibile partecipare al webinar registrandosi a questo link: “Progetti Innovativi per il Benessere Animale: Sfide e Opportunità”, 18 novembre 2024, ore 15.00

Soluzioni alternative alla stabulazione dei vitelli in box individuale: incontro informativo del progetto Vitelli CAGE-FREE

Giovedì 7 novembre 2024 – Ore 10,30 in modalità webinar

La stabulazione dei vitelli in box individuale fino alle otto settimane è stata messa in discussione dalle ONG animaliste e dal Parere scientifico dell’EFSA del 2023 “Welfare of calves”.

L’adozione di soluzioni stabulative welfare friendly necessita di studi che ne verifichino la fattibilità: da ciò nasce il progetto Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, finanziato dal Psr della Lombardia e coordinato dall’azienda agricola Barbiselle srl di Persico Dosimo (CR), unitamente al Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università di Milano, la Fondazione CRPA Studi Ricerche di Reggio Emilia e la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Cicognolo (CR).

In questo incontro informativo si riportano l’opinione degli stakeholder sulle soluzioni alternative al box individuale, le soluzioni adottate in Lombardia, per la stabulazione fino allo svezzamento, e i risultati delle prove di confronto fra stabulazione in coppia e stabulazione individuale.

PROGRAMMA

10:30 Saluti di benvenuto
Elisabetta QUAINI – Barbiselle srl società agricola
Letizia VENUTI e Giovanna NICASTRO – Regione Lombardia

10:45 Interventi

Opinione degli stakeholder sulle soluzioni per la stabulazione dei vitelli pre-svezzamento
Gaia PESENTI ROSSI –Università di Milano

Indagine su diffusione di tecniche di stabulazione innovative per vitelli pre-svezzamento in Lombardia
Alessandro GASTALDO – FCSR ets

Primi risultati delle prove di confronto fra stabulazione in coppia vs stabulazione individuale
Elisabetta CANALI –Università di Milano

12:00 Dibattito

12:30 Conclusioni

Partecipazione libera, previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 12:00 di mercoledì 6 novembre 2024)

Attenzione: il link per la partecipazione al webinar verrà inviato giovedì 7 novembre entro le ore 09:00!

Progetto “Vitelli CAGE-FREE”- Sistemi di stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, cofinanziato dal FEASR. Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Regione Lombardia – MISURA 16 – Cooperazione SOTTOMISURA 16.2 – Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie – OPERAZIONE 16.2.01 – Progetti pilota e sviluppo di innovazione. Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

Presentazioni

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Vitelli CAGE-FREE: newsletter n. 2 – 17 settembre 2024

Progetto “Vitelli CAGE-FREE”
Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali

Uno degli obiettivi del progetto “Vitelli CAGE-FREE” consiste nella verifica delle opinioni di allevatori, veterinari e tecnici sulla fattibilità di sistemi alternativi ai box individuali dei vitelli pre-svezzamento, tramite la compilazione di un questionario online.

Tra i risultati parziali, è emerso come sia presente una concordanza tra i vari portatori di interesse sulla percezione positiva della stabulazione di coppia come alternativa a quella individuale nei vitelli pre-svezzamento; ma, al contempo, sono state riscontrate discrepanze quando è stato chiesto loro se fossero d’accordo a sostituirla.

In particolare dagli allevatori i vantaggi della stabulazione singola sembrano essere percepiti maggiormente rispetto a quelli della stabulazione di coppia. Questo evidenzia la necessità di un’ulteriore diffusione delle conoscenze in questo campo.

Alcuni dei dati raccolti tramite il questionario sono stati presentati come poster alla conferenza internazionale WAFL (Welfare Assessment of Animals at Farm Level), che si occupa di valutazione del benessere degli animali in allevamento e che si è tenuto a Firenze il 30-31 agosto 2024.

Inoltre, è in corso di svolgimento l’indagine presso 30 aziende del territorio lombardo sulla diffusione delle tecniche di stabulazione adottate per i vitelli pre-svezzamento ed è terminata la prima raccolta dati in allevamento iniziata a luglio 2023.

Tra gli aspetti valutati durante le analisi dei dati raccolti con gli accelerometri, si è evidenziata una tendenza alla sincronia nei comportamenti di riposo e di attività tra le coppie oggetto di studio.

Questo risultato, se verrà confermato con la nuova raccolta dati, è particolarmente interessante: infatti, la sincronizzazione dei comportamenti viene riconosciuta dalla comunità scientifica come indicatore di benessere positivo e di coesione sociale nella specie bovina.

Questi risultati preliminari sono stati presentati alla conferenza internazionale ECPLF (European Conference on Precision Livestock Farming), l’evento di punta che riunisce ricercatori, professionisti, aziende, agricoltori, responsabili politici e associazioni interessati al mondo della zootecnia di precisione, che si è tenuto a Bologna il 9-12 settembre 2024.

Per quanto riguarda le osservazioni comportamentali sulle vitelle, dopo lo sviluppo di un etogramma, sono state visionate ed analizzate, attraverso il programma Solomon Coder, un totale di 42 ore di videoregistrazioni. Dalle prime analisi si è rilevata l’assenza del comportamento di suzione crociata (cross-sucking) ed un aumento del sincronismo dei comportamenti di riposo ed attività durante i vari periodi presi in considerazione: entrambi aspetti positivi in un’ottica potenziale e futura in cui potrebbero essere sostituite le stabulazioni individuali.

Oltre all’analisi delle osservazioni comportamentali, si sta procedendo all’analisi dei test comportamentali effettuati per la valutazione della reattività all’esposizione ad uno stimolo nuovo inserito all’interno del box di stabulazione.

Un ulteriore aspetto valutato è stato l’incremento medio giornaliero tra le vitelle allevate in coppia e individualmente: da analisi preliminari non si evidenzia alcuna differenza statisticamente significativa tra le due stabulazioni in termini di incrementi ponderali nelle prime 10 settimane di vita.

Per la seconda fase di raccolta dati verranno effettuati gli stessi rilievi, riportati brevemente di seguito, per aumentare la casistica e per confermare i risultati preliminari:

  • la valutazione del trasferimento dell’immunità passiva;
  • l’incremento ponderale, attraverso pesate individuali al momento della nascita, a 56 e 70 giorni di vita;
  • il comportamento, mediante videoregistrazioni di 45 minuti ed esecuzione di test comportamentali;
  • i tempi di riposo e attività con l’utilizzo di accelerometri;
  • il livello di benessere, attraverso visite cliniche individuali.
    I rilievi verranno eseguiti in specifici momenti prestabiliti, che corrispondono agli stessi periodi della prima fase di raccolta dati: a 0, 2, 7, 21, 35, 56 e 70 giorni di vita.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti relativi al progetto: http://www.barbiselle.it/index.php/it/progetto-cage-free

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Vitelli CAGE-FREE”-Sistemi di stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, cofinanziato dal FEASR

Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.

Capofila del partenariato è BARBISELLE S.R.L. SOCIETA’ AGRICOLA DI QUAINI PAOLO E FIGLIE, realizzato con la collaborazione di SOCIETA’ AGRICOLA DOSSO PALLAVICINO S.S. DI ZANETTI FRANCESCO & C. e UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

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Vitelle, in coppia meglio che in box individuale

Effettuate delle prove di campo e confrontate due aziende pilota

E’ stato pubblicato sulla rivista Informatore Zootecnico 13/2024 l’articolo “Vitelle, in coppia meglio che in box individuale”.

Per saperne di più leggi l’articolo in allegato.

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Vitelle in box singoli, doppi e collettivi

Le soluzioni adottate in pre-svezzamento

E’ stato pubblicato sulla rivista Informatore Zootecnico 13/2024 l’articolo “Vitelle in box singoli, doppi e collettivi”.

Per saperne di più leggi l’articolo in allegato.

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Le alternative possibili ai box singoli per vitelli

Cosa pensano gli stakeholder

E’ stato pubblicato sulla rivista Stalle da Latte 3/2024 l’articolo “Le alternative possibili ai box singoli per vitelli”.

Per saperne di più leggi l’articolo in allegato.

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La stabulazione migliore per vitelli pre-svezzamento

Diversi studi evidenziano come la stabulazione dei vitelli in box singoli comporti una serie di svantaggi

E’ stato pubblicato sulla rivista Stalle da Latte 6/2023 l’articolo “La stabulazione migliore per vitelli pre-svezzamento”.

Per saperne di più leggi l’articolo in allegato

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CRPA e il progetto Parsutt protagonisti agli EIP-AGRI Innovation Awards

La ricercatrice Annunziata Palamara racconta il progetto in un’intervista

Il 7 maggio 2024 si è svolta a Estoril, in Portogallo, la cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio Innovazione EIP-AGRI 2024 per i Gruppi Operativi. Il GO Parsutt – Prosciutto di Parma ad alto standard di sostenibilità, coordinato da CPRA con la partecipazione diretta del Consorzio del Prosciutto di Parma, ha vinto il premio per la categoria “Benessere animale e allevamento”.
La cerimonia si è svolta durante la conferenza della EU CAP Network “Gruppi Operativi EIP-AGRI: Innovation in practice”, per far conoscere i risultati ottenuti da oltre 3400 Gruppi Operativi.

Per l’occasione, la ricercatrice Annunziata Palamara, che ha ritirato il premio a nome di CRPA, è stata intervistata dalla Rete Europea per la PAC. Nel video racconta il progetto Parsutt, le innovazioni che introduce e le nuove opportunità per il settore agricolo.  

Per ascoltare l’intervista: https://www.youtube.com/watch?v=Lya7KtsQgIk&list=PL2ZRMetYaJOXPMMFk73Za_BlNMTBS06D-&index=6

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Two is Better – Comunicato stampa n. 2

Vitelli in coppia e separazione tardiva: strada percorribili?
Le migliori soluzioni cage free per i vitelli pre-svezzamento come alternative ai box individuali

Reggio Emilia, 25 giugno 2024 – Le soluzioni cage free per la stabulazione del vitello fino allo svezzamento, quali il contatto prolungato della madre (o balia) con il vitello, il box di coppia e il gruppo con ricorso all’allattatrice automatica, verificandone la fattibilità tecnico-economica, sono temi di grande attualità che possono interessare tutti gli allevamenti bovini da latte emiliano-romagnoli ed italiani e che sono stati affrontati dal progetto TWO IS BETTER – Vitelli presvezzamento con la madre e in gruppo appena concluso.

Finanziato dal Psr 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, il progetto ha visto la partecipazione del caseificio biologico Casearia di Sant’Anna di Anzola dell’Emilia (BO) in veste di promotore/capofila e della Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS di Reggio Emilia, in qualità di consulente scientifico.

Di seguito, vengono riportati alcuni dei principali risultati di TWO IS BETTER:

  • la stabulazione in coppia sembra essere in grado di sostituire quella in box individuale fino a 56 giorni senza controindicazioni tecniche ed economiche. Benessere, interazioni sociali e incrementi medi giornalieri sembrano tutti a favore della coppia e i possibili difetti sono pochi e molto probabilmente superabili;
  • lasciare il vitello con la madre alcuni giorni prima di metterlo in coppia sembra migliorarne ulteriormente i vantaggi, ma solo se si pone particolare attenzione alla progettazione e gestione del box parto, alla durata del contatto e a una corretta gestione del colostro;
  • una volta che i vitelli passano in gruppi più ampi la soluzione migliore è sicuramente l’allattatrice, ma anche in questo caso bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti fondamentali, tenendo sotto controllo la competizione per l’alimento e l’igiene dell’impianto;
  • da non sottovalutare inoltre, che la stabulazione in coppia e la separazione tardiva sembrano apportare benefici alla vita futura del vitello quando diventerà prima manza e poi vacca.

I risultati di TWO IS BETTER sono stati presentati nel corso del convegno “Vitelli in coppia e separazione tardiva: strade percorribili?” svoltosi il 24 giugno scorso in webinar, durante il quale sono stati descritti gli obiettivi e le attività svolte, i risultati delle prove di campo presso due allevamenti conferenti alla Casearia di Sant’Anna, i confronti tecnico-economici fra le possibili soluzioni alternative alla stabulazione individuale e le possibili strategia di mercato per un Parmigiano-Reggiano con un valore aggiunto basato su alti standard di benessere animale.

Per maggiori informazioni è possibile contattare Alessandro Gastaldo della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia, responsabile scientifico del progetto (cellulare: 345 9573083; email: a.gastaldo@fondazionecrpa.it).

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TWO IS BETTER – Vitelli pre-svezzamento con la madre e in gruppo

Newsletter 3 – Giugno 2024

Il progetto, finanziato dal Psr dell’Emilia-Romagna (operazione 16.2.01 – Focus Area 3A), vede la partecipazione della Casearia di Sant’Anna, un caseificio biologico di Anzola dell’Emilia (BO), in veste di promotore/capofila, e la Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS, un ente di ricerca di Reggio Emilia, che entra nel progetto come consulente scientifico. Lo scopo del progetto è quello di verificare la sostenibilità tecnico-economica della stabulazione con la madre e/o in gruppo per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento con l’obiettivo di creare una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale (assenza di box individuali) richiesti da consumatori e opinione pubblica.

All’interno del progetto una delle attività è stata la compilazione di un questionario in 37 allevamenti bovini da latte emiliano-romagnoli con l’obbiettivo di individuare le principali tipologie stabulative (convenzionali e innovative) per la stabulazione dei vitelli nella fase pre-svezzamento.

L’indagine si è concentrata sui seguenti aspetti:

  • sistemi di stabulazione adottati (tipologie di box individuali, collettivi con altri vitelli o con madre/balia, collocamento in ricovero o all’aperto, superfici di stabulazione, tipo di pavimento, presenza ed eventuale
    dimensione del paddock, superficie di riposo, accesso all’alimento e all’acqua di bevanda, con o senza allattatrice);
  • gestione e sanità (durata dello svezzamento, mortalità annuale dei vitelli dal 2° al 30° giorno di vita, quantità e qualità di colostro, banca dati per il colostro, numero di somministrazioni di colostro e latte, quantità di latte somministrato, piani vaccinali e interventi di decornazione);
  • rilievi diretti sugli animali (% vitelli con tricofitosi, diarrea, scoli nasali e oculari).

L’elaborazione e l’analisi dei dati raccolti ha permesso di mettere in relazione i sistemi di stabulazione adottati con gli aspetti gestionali e sanitari e le problematiche evidenziate dai rilievi diretti sugli animali.

Complessivamente, il numero totale dei vitelli pre-svezzamento che hanno partecipato all’indagine è pari a 1.572.

La stabulazione maggiormente utilizzata fino allo svezzamento nei 37 allevamenti (grafico 1) è quella che prevede prima fase in box individuale e successiva fase in gruppo (73% dei casi) seguita a distanza dalla stabulazione sempre in box individuale almeno fino allo svezzamento (24,3%).

Grafico 1

Solo in un allevamento i vitelli sono stabulati con una soluzione cage free: prima in un box collettivo con la madre, altre madri con i loro vitelli e altre vacche in attesa del parto e poi in gruppo con altri vitelli. La separazione del vitello dalla madre è precoce nel 92%, mentre è tardiva (non oltre le 24 ore dal parto) soltanto in 3 allevamenti.

Le dimensioni dei box individuali, ossia lunghezza e larghezza, sono importanti perché delimitano lo spazio dove vive il vitello:

  • la lunghezza nella maggioranza dei casi (64%) è compresa fra 1,16 e 2 m, mentre in un discreto numero di casi (20%) è superiore a 3 m (compreso recinto, se coperto);
  • la larghezza nel 63% dei casi è inferiore a 1 m.

Anche se la normativa vigente non fornisce indicazioni sulla superficie di stabulazione nei box individuali risulta interessante calcolarla, moltiplicando lunghezza per larghezza. La superficie unitaria che si ottiene è molto diversificata: risultano interessanti, in particolare, i due estremi con il 28% al di sotto di 1,5 m2 e il 23% di almeno 3 m2.

Per maggiori informazioni è possibile contattare Alessandro Gastaldo della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia, responsabile scientifico del progetto (cellulare 345/9573083; posta elettronica a.gastaldo@fondazionecrpa.it).

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Vitelli in coppia e separazione tardiva: strade percorribili?

Convegno finale

Lunedì 24 giugno 2024, ore 10:00
In modalità webinar

In questo evento, convegno finale del progetto TWO IS BETTER, si cercherà di dare risposta alle seguenti domande:
● la stabulazione in coppia può sostituire quella in box individuale?
● la separazione tardiva vacca-vitello con successivo passaggio in box di coppia è una strada percorribile?
● quali sono le principali differenze tecnico-economiche fra stabulazione individuale e soluzioni cage free?
● una filiera cage free può essere inserita in una corretta strategia di mercato?

Il progetto TWO IS BETTER – Vitelli Pre-svezzamento con la madre e in gruppo ha affrontato queste problematiche con l’obiettivo di supportare allevatori e consulenti nelle scelte tecnico-economiche per i vitelli in una delicata fase della loro vita.
In questo convegno vengono descritti il progetto TWO IS BETTER, i suoi obiettivi e le sue attività, i risultati delle prove di campo presso due allevamenti conferenti alla Casearia di Sant’Anna, i confronti tecnico-economici fra le possibili soluzioni alternative alla stabulazione individuale e le possibili strategia di mercato per un Parmigiano-Reggiano con un valore aggiunto basato su alti standard di benessere animale.

Programma
10:00 Apertura lavori e saluti di benvenuto
10:15 Interventi
Il progetto TWO IS BETTER
Alessandro GASTALDO – FCSR ets
Risultati delle prove di campo di confronto fra stabulazione individuale e in coppia
Ambra MOTTA e Marzia BORCIANI – CRPA scpa
Analisi tecnico-economica delle soluzioni alternative alla stabulazione individuale
Alessandro GASTALDO – FCSR ets
Analisi del mercato e promozione di un parmigiano-reggiano biologico con alti standard di benessere animale
Michele ARBIZZANI e Sara GHIARONI – Casearia di Sant’Anna sca
12:15 Dibattito e chiusura del convegno

Partner
Il progetto, finanziato dal Psr della Regione Emilia-Romagna 2014-2020 (operazione 16.2.01), vede la partecipazione del caseificio biologico la Casearia di Sant’Anna Società Cooperativa Agricola di Anzola dell’Emilia (BO) in veste di promotore/capofila e della Fondazione CRPA Studi Ricerche – Ets di Reggio Emilia, in qualità di consulente scientifico.

Partecipazione libera, previa registrazione
(da effettuarsi entro le ore 24:00 di domenica 23 giugno 2024).

ATTENZIONE: il link per il collegamento al webinar verrà inviato lunedì 24 giugno 2024, entro le ore 09:00

Informazioni e segreteria
Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA scpa
Andrea Poluzzi, a.poluzzi@crpa.it, Tel. 0522 1482482

Presentazioni

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Progetto – TWO IS BETTER – Vitelli pre-svezzamento con la madre e in gruppo

Newsletter 2 – Giugno 2024

Il progetto ha come scopo quello di verificare la sostenibilità tecnico-economica della stabulazione con la madre e/o in gruppo per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento con l’obiettivo di creare una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale (assenza di box individuali) richiesti da consumatori e opinione pubblica.

Un obiettivo specifico di Two is better prevedeva di conoscere l’opinione dei portatori d’interesse (detti stakeholder) sui vantaggi e svantaggi tecnico-economici della stabulazione dei vitelli fino a 8 settimane di vita in box individuali o con soluzioni alternative, ossia in box con la madre, con la balia e altri vitelli o soltanto con altri vitelli con o senza allattatrice.

Il questionario utilizzato per il sondaggio online è composto da 26 quesiti suddivisi in

  • sezione 1, in cui sono riportate 3 domande relative ai dati dei partecipanti al sondaggio;
  • sezione 2, (riservata agli allevatori), in cui sono riportate 10 domande relative ai dati dell’allevamento e alla gestione e stabulazione dei vitelli;
  • sezione 3, in cui sono riportate 2 domande relative all’opinione sulle alternative stabulative al box singolo per i vitelli;
  • sezione 4, in cui sono riportate 5 domande relative all’opinione sulla stabulazione in coppia dei vitelli;
  • sezione 5, in cui sono riportate 6 domande relative all’opinione sulla separazione precoce o tardiva dalla madre.

I partecipanti al sondaggio sono stati complessivamente 123, di cui il 62,6% allevatori, il 13,8% veterinari e 23,6% agronomi/laureati FIDSPA. Se si considera il genere, i partecipanti sono per il 62,6% maschi, 36,6% femmine (con lo 0,8% che ha preferito non rispondere), mentre se si considera l’età, i partecipanti al sondaggio sono per il 18,7% da 18 a 30 anni, 51,2% da 31 a 50 anni e 30,1% oltre i 50 anni.

Analizzando le risposte sulle soluzioni stabulative alternative al box individuale si sono presi in esame due aspetti fondamentali: il benessere animale e la sostenibilità economica.

Per il benessere animale (grafico 1) la soluzione alternativa maggiormente indicata come ottimale è quella dei vitelli in coppia con il 42,9% del totale delle preferenze, seguita (però a distanza) dai vitelli in gruppo (3 o più vitelli) con allattatrice (21,7% delle preferenze).

Però, se si analizzano le preferenze per singola categoria di stakeholder, è possibile evidenziare alcune differenze:

  • allevatori e veterinari preferiscono i vitelli in coppia (52,2 e 45,8% delle preferenze);
  • agronomi/SPA preferiscono i vitelli con la madre e/o con la balia (39,3%), soluzione che risulta essere meno interessante per i veterinari (4,2%).

Anche per la sostenibilità economica (grafico 2), l’alternativa maggiormente indicata come ottimale è quella dei vitelli in coppia con il 50% del totale delle preferenze. I dati per singola categoria di stakeholder evidenziano che per gli agronomi/SPA la possibilità di lasciare la vitella con la madre o con la balia è economicamente più vantaggiosa.

Il progetto, finanziato dal Psr dell’Emilia-Romagna (operazione 16.2.01 – Focus Area 3A), vede la partecipazione della Casearia di Sant’Anna, un caseificio biologico di Anzola dell’Emilia (BO), in veste di promotore/capofila, e la Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS, un ente di ricerca di Reggio Emilia, che entra nel progetto come consulente scientifico.

Per maggiori informazioni è possibile contattare Alessandro Gastaldo della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia, responsabile scientifico del progetto (cellulare 345/9573083; posta elettronica a.gastaldo@fondazionecrpa.it).

Autorità di Gestione: Direzione Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna Iniziativa realizzata nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 – Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale – Avviso Pubblico regionale 2021 – Approccio individuale – Focus Area 3A – Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali.

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Il Gruppo Operativo INTACT partecipa all’evento “Gruppi Operativi tra passato e presente: scambio di esperienze e condivisione” organizzato a Palermo da Rete Rurale Nazionale

Newsletter n. 2 – maggio 2024

Il 23 e 24 maggio 2024 si è svolto a Palermo l’evento “Gruppi Operativi tra passato e presente: scambio di esperienze e condivisione”, organizzato dalla Rete Rurale Nazionale.

L’incontro ha riunito esperti e professionisti del settore agricolo per favorire il confronto e la condivisione di esperienze riguardo la realizzazione dei progetti dei Gruppi Operativi.

Il venerdì si è tenuto un convegno presso l’Università degli studi di Palermo che ha fornito aggiornamenti sul piano strategico della Politica Agricola Comune 2023-2027 e durante il quale è stato possibile ascoltare le testimonianze di vari Gruppi Operativi e attori del settore sull’approccio interattivo adottato nei vari progetti.

Durante l’evento è stata data l’opportunità di presentare diversi poster di Gruppi Operativi in corso o conclusi. Il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e Fondazione CRPA Studi e Ricerche, rappresentati dalla ricercatrice di CRPA Ambra Motta, hanno presentato il Gruppo Operativo INTACT – “INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare il TAglio Coda”, focalizzato sul benessere animale negli allevamenti suinicoli.

Il progetto propone di introdurre un sistema informatizzato di valutazione degli interventi migliorativi strutturali e gestionali atti a ridurre la necessità di tagliare le code, verificandone anche la sostenibilità economica, e di collaudare questo strumento per le principali tipologie di stabulazione nelle fasi di post-svezzamento e ingrasso.

Il progetto si concluderà a giugno 2025 e non è pertanto stato possibile presentare i risultati finali.

Sono tuttavia stati illustrati i risultati della prima sessione di raccolta dati.

La prima sessione di raccolta dati, terminata in tre aziende pilota, ha permesso di testare il prototipo della scheda che verrà successivamente informatizzata. Primi risultati preliminari hanno evidenziato l’importanza di un controllo più dettagliato e più frequente, possibilmente in continuo, dei parametri ambientali.

Durante la seconda sessione di raccolta dati, prevista per la seconda metà del 2024, si testerà il programma informatico, in modo da validare gli elementi inseriti, e si verificheranno gli aspetti tecnici, economici e ambientali.

Ricordiamo che il Go INTACT è coordinato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e prevede la partecipazione dei seguenti partner:

  • Fondazione C.R.P.A Studi e Ricerche – ETS di Reggio Emilia,
  • Società Agricola Guantara,
  • PIGGLY – Birla società agricola srl,
  • Bompieri Allevamenti s.s. Società Agricola.

Per maggiori informazioni consulta il sito web: https://www.fondazionecrpa.it/prodotto/intact/

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Colture a basso impatto per l’alimentazione dei suini pesanti per il prosciutto di Parma DOP

Il pisello nell’alimentazione dei suini e nelle rotazioni colturali – Convegno e visita ai campi

Evento rinviato a data da destinarsi causa avverse condizioni del terreno

Nell’ambito del progetto Sò-ppeso si terrà una giornata dimostrativa dedicata alle colture a basso impatto per l’alimentazione dei suini pesanti destinati alla produzione del Prosciutto di Parma DOP. 

L’evento avrà luogo martedì 28 maggio alle ore 10:00 presso la Cooperativa Quadrifoglio, situata in Via Ronchelli 1/A, Castellucchio (MN).

Durante l’incontro verranno illustrate le potenzialità del pisello proteico, una pianta erbacea annuale che può sostituire parte della soia e dei cereali nell’alimentazione dei suini. 

Questa alternativa è stata sviluppata per ridurre l’impatto ambientale dell’allevamento suinicolo e migliorare la qualità del Prosciutto di Parma DOP.

L’evento includerà una visita ai campi di pisello dell’Azienda Agricola Perini di Ospitaletto (MN), partner dimostrativo del progetto europeo Climate Farm Demo. 

I partecipanti avranno l’opportunità di vedere da vicino le coltivazioni e discutere con gli esperti le pratiche innovative per un’alimentazione suinicola più sostenibile.

Partner

Il progetto Sò-ppeso è cofinanziato dall’ OP. 16.2.01 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Lombardia ed è coordinato da COMAZOO, in collaborazione con Quadrifoglio Soc. Coop. Agricola,  Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS e CREA-ZA. 

Programma

10:00 Ritrovo presso la Cooperativa Quadrifoglio (Castellucchio – MN)

10:15 Saluti iniziali 
Fabio Perini – Presidente Quadrifoglio Soc. Coop. Agricola

10:30 Interventi

Il pisello proteico nell’alimentazione del suino pesanti 
Sujen SANTINI – Comazoo

Il pisello nelle rotazioni colturali
Alessandro ZATTA – CRPA scpa

L’azienda Perini e il progetto Europeo “Climate Farm Demo”
Elena BORTOLAZZO – CRPA scpa

11:30 Visita ai campi di pisello dell’az. Perini

12:30 Chiusura lavori

La partecipazione è libera.

Alternative ai vitelli in box individuale: webinar del progetto Two Is Better

Martedì 21 maggio 2024 – Ore 10:30

Soluzioni alternative alla stabulazione dei vitelli in box individuale

Martedì 21 maggio 2024, ore 10:30
In modalità webinar

Attualmente, negli allevamenti italiani di bovini da latte i vitelli vengono stabulati in box individuali fino alle prime otto settimane.

Questo sistema è stato messo in discussione dall’iniziativa End the Cage Age e dal successivo Parere scientifico sul benessere dei vitelli Welfare of calves dell’EFSA del 2023, commissionato dalla Commissione europea, che potrebbero portare a soluzioni alternative per i vitelli pre-svezzamento, quali la stabulazione con la madre (in box singolo o in box collettivo con altre madri e i loro vitelli), con la balia e altri vitelli oppure in box collettivo (almeno in coppia) dalla nascita.

Sulla base di queste esigenze è nato “TWO IS BETTER – Vitelli Pre-svezzamento con la madre e in gruppo”, un progetto che ha come obiettivo la verifica della sostenibilità tecnico-economica della stabulazione con la madre e/o in gruppo per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento, con lo scopo di creare una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale, richiesti da consumatori e opinione pubblica.

In questo seminario vengono descritte le principali soluzioni per la stabulazione dei vitelli pre-svezzamento, i rischi per il benessere animale descritti dall’EFSA e l’opinione degli stakeholder (allevatori, veterinari, agronomi e laureati in Scienze delle produzioni animali) sui vitelli in coppia e sulla separazione precoce o tardiva madre-vitello.

PARTNER

Il progetto, finanziato dal Psr dell’Emilia-Romagna 2014-2020 (operazione 16.2.01), vede la partecipazione del caseificio biologico la Casearia di Sant’Anna Società Cooperativa Agricola di Anzola dell’Emilia (BO) in veste di promotore/capofila e della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia, in qualità di consulente scientifico.

PROGRAMMA

10:15 Registrazione dei partecipanti

10:30 Apertura dei lavori
Piero PASTORE TROSSELLO – Regione Emilia-Romagna

10:45 Interventi

Le soluzioni adottate attualmente negli allevamenti emiliano-romagnoli
Alessandro GASTALDO – Fondazione CRPA Studi Ricerche – Ets
Marzia BORCIANI – CRPA scpa

Stabulazione dei vitelli pre-svezzamento: analisi dei rischi per il benessere animale secondo EFSA
Ambra MOTTA – CRPA scpa

Opinione di allevatori ed esperti del settore su vitelli in coppia e separazione tardiva madre-vitello
Alessandro GASTALDO – Fondazione CRPA Studi Ricerche – Ets
Marzia BORCIANI – CRPA scpa

12:00 Dibattito e chiusura dei lavori

Partecipazione libera previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 24:00 di lunedì 20 maggio 2024).

ATTENZIONE: il link per il collegamento al webinar verrà inviato martedì 21 maggio 2024, entro le ore 09:30.

Per informazioni:
Andrea Poluzzi
a.poluzzi@crpa.it
0522-1482482

Presentazioni

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INTACT – Indicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare
il Taglio Coda nell’allevamento suinicolo

Newsletter n.1 – marzo 2024

Il Gruppo Operativo per l’Innovazione INTACT – “INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare il TAglio Coda” nell’allevamento suinicolo si pone l’obiettivo di aumentare la competitività e la reddittività della filiera suinicola attraverso una valutazione tecnico-economica dei possibili interventi definiti in un Piano di Miglioramento per ridurre la necessità di effettuare il taglio della coda previsto da Classyfarm.

Il progetto propone di introdurre un sistema informatizzato di valutazione degli interventi migliorativi strutturali e gestionali atti a ridurre la necessità di tagliare le code, verificandone anche la sostenibilità economica, e di collaudare questo strumento per le principali tipologie di stabulazione nelle fasi di post-svezzamento e ingrasso.

Il progetto prevede due attività principali:

  • la progettazione dell’innovazione, attraverso la raccolta e l’analisi dei questionari di autovalutazione relativi alla prevenzione del taglio coda nel suino e del Piano di Miglioramento riportante gli interventi migliorativi per i settori post-svezzamento e ingrasso e la messa a punto di un programma informatico che permette l’inserimento dei datie l’elaborazione di una scheda di output in cui gli interventi vengono classificati in base alla fattibilità tecnica, all’impatto economico e alla tempistica di realizzazione;
  • l’introduzione dell’innovazione in campo ovvero la raccolta dati nelle aziende partner del progetto, nella fase antecedente e successiva l’introduzione degli interventi migliorativi. Con i dati raccolti sarà possibile testare il programma informatico e validare gli elementi inseriti.

A causa della necessità di posporre l’inizio della raccolta dati alla risoluzione dell’emergenza sanitaria per la Peste Suina Africana, le attività previste in allevamento hanno subito un ritardo. Il persistere e il continuo ampliamento geografico dei casi di positività, riscontrate nei cinghiali anche in Regione Emilia-Romagna, ha causato di conseguenza un allargamento dei comuni inclusi nelle zone di restrizione di tipo I.

Tutto ciò ha reso complesso la raccolta dati contemporaneamente nelle quattro aziende coinvolte.

Le specifiche misure sanitarie in atto nella regione Lombardia e un approccio precauzione, volti a ridurre il rischio di diffusione della malattia in territori indenni e lontani dai focolai delle zone infette, hanno portato inevitabilmente a una revisione delle attività previste e a un maggior coinvolgimento del personale delle aziende suinicole.

Per tutti questi motivi si è deciso di raccogliere i dati creando nella stessa azienda due gruppi, uno per la situazione pre-intervento e uno per la situazione post-intervento, in modo da raccogliere contestualmente i dati propedeutici alla valutazione tecnica ed economica degli interventi proposti in ciascuna fase d’allevamento (post-svezzamento o ingrasso). Completata anche la fase di formazione del personale aziendale, il progetto è ora nella fase di raccolta dei dati nelle aziende.

Infine, sono previste anche attività di informazione e trasferimento dei risultati attraverso seminari tecnici, opuscoli e newsletter e nuove tecnologie di comunicazione come virtual tour e video scribing, che saranno disponibili alla pagina web del progetto.

  • Il Go INTACT è coordinato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e prevede la partecipazione dei seguenti partner:
  • Fondazione C.R.P.A Studi e Ricerche – ETS di Reggio Emilia,
  • ­ Società Agricola Guantara,
  • ­ PIGGLY – Birla società agricola srl,
  • ­ Bompieri Allevamenti s.s. Società Agricola.

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “INTACT – INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità
di effettuare il TAglio Coda nell’allevamento suinicolo”, cofinanziato dal FEASR Operazione 16.1.01
“Gruppi operativi PEI” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.
Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

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Vitelli CAGE-FREE: newsletter n. 1 – 21 febbraio 2024

Progetto “Vitelli CAGE-FREE”
Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali

La recente iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age”, con la raccolta di 1,4 milioni di firme, ha spinto la Commissione europea a considerare la possibilità di eliminare gradualmente l’uso delle gabbie negli allevamenti, potenzialmente entro la fine del 2027.

Tenendo conto che la maggior parte degli allevamenti di bovine da latte nella realtà italiana gestisce i vitelli allevandoli fino a 8 settmane di vita in box individuali, l’impatto dell’eliminazione di questa tipologia di stabulazione rischia di incidere sugli aspetti gestionali, sanitari e strutturali e, di conseguenza, anche sui costi di produzione e sulla redditività delle aziende.

L’obiettivo del progetto “Vitelli CAGE-FREE” consiste nel verificare la sostenibilità tecnico-economica di soluzioni alternative ai box individuali per vitelli da latte nella fase di presvezzamento, con lo scopo di creare una nuova filiera di qualità basata su standard elevata di benessere animale, come fortemente richiesto dai consumatori e dall’opinione pubblica.
Il suddetto progetto è finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del PSR 2014-2020 e coordinato da Barbiselle SRL Società Agricola di Quaini Paolo e Figlie; viene condotto con la collaborazione del Dipartmento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli studi di Milano (DIVAS) e della Fondazione CRPA Studi Ricerche (FCSR); vi è inoltre la partecipazione di una seconda azienda, la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Zanetti Francesco & C.

Le principali azioni programmate riguardano diversi aspetti, tra cui:

  • la verifica della fattibilità di sistemi alternativi ai box individuali attraverso le opinioni degli stakeholders e prove di campo;
  • la verifica della fattibilità tecnico-economica delle diverse soluzioni per la stabulazione dei vitelli pre-svezzamento nella realtà lombarda;
  • l’impatto economico dell’eliminazione delle gabbiette individuali;
  • l’individuazione di strategie di marketing e di eventuali sbocchi commerciali della filiera dei prodotti a base di latte bovino che provengono da allevamenti con elevati standard di benessere animale.

Le attività di raccolta dati in campo sono iniziate a luglio 2023 e, nella prima fase, il progetto ha coinvolto un gruppo di 16 vitelle nell’azienda Barbiselle e un gruppo di 12 vitelle nell’azienda partner Dosso Pallavicino, con un’età compresa tra i 2 e i 70 giorni di vita. La metà delle vitelle oggetto di studio è stata stabulata individualmente, mentre l’altra metà in coppia.

Nello specifico, sono stati monitorati diversi parametri, tra cui:

  • la valutazione del trasferimento dell’immunità passiva mediante il calcolo del contenuto di immunoglobuline nel colostro somministrato;
  • l’incremento ponderale, attraverso pesate individuali al momento della nascita, a 8 e a 10 settimane di vita e misurazioni di altezza al garrese e circonferenza toracica;
  • il comportamento, mediante delle registrazioni della durata di 45 minuti con l’ausilio di videocamere posizionate all’angolo di ogni box, e con l’esecuzione di test comportamentali;
  • i tempi di riposo e di attività di ogni singolo animale grazie all’utilizzo di accelerometri;
  • il livello di benessere, attraverso visite cliniche individuali, tenendo in considerazione i seguenti rilievi sanitari: assenza/presenza di scoli oculari e nasali, frequenza respiratoria e presenza di diarrea; grazie all’utilizzo di una termocamera a infrarossi, viene valutata la temperatura cutanea.

I rilievi sono stati eseguiti in specifici momento prestabiliti: a 1, 7, 21, 35, 56 e 70 giorni di vita.

Quotidianamente sono stati trascritti, su apposite schede dedicate all’allevatore, i consumi di latte, fieno e mangime e i rilievi sanitari, tramite osservazioni dirette sugli animali; inoltre, con l’ausilio di apposite sonde che registrano la temperatura e l’umidità relativa dell’aria, sono state monitorate le condizioni ambientali all’interno e all’esterno dei box.

Il progetto, inoltre, ha previsto lo sviluppo e la somministrazione online di un questionario relativo alle opinioni dei principali stakeholders in merito alle tecniche di stabulazione di vitelli e le possibili alternative alla stabulazione individuale durante le prime 8 settimane di vita.

Di seguito, il link per la compilazione del questionario.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti relativi al progetto, visita questo la pagina web del progetto Vitelli Cage-Free.

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Vitelli CAGE-FREE”-Sistemi di stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, cofinanziato dal FEASR

Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.

Capofila del partenariato è BARBISELLE S.R.L. SOCIETA’ AGRICOLA DI QUAINI PAOLO E FIGLIE, realizzato con la collaborazione di SOCIETA’ AGRICOLA DOSSO PALLAVICINO S.S. DI ZANETTI FRANCESCO & C. e UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

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Le linee guida del protocollo PARSUTT

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PARSUTT – PARma ham high SUsTainability sTandard

Le linee guida del protocollo PARSUTT

CRPA, nell’ambito del GOI Parsutt, ha realizzato due opuscoli di presentazione dei parametri del protocollo PARSUTT.

Nell’opuscolo n. 1 vengono riportati i rilievi indiretti utilizzati come parametri relativi al benessere animale, mentre nell’opuscolo n. 2 quelli relativi ai rilievi diretti sugli animali per il benessere animale e quelli indiretti per la biosicurezza aziendale.

Per scaricare i documenti, vai a questo LINK.

Per informazioni: Alessandro Gastaldo – Responsabile scientifico del progetto PARSUTT.

Contatto: a.gastaldo@crpa.it

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Rafforzare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti suinicoli attraverso il protocollo PARSUTT

Leggi la newsletter n. 5

PARSUTT – PARma ham high SUsTainability sTandard

Rafforzare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti suinicoli attraverso il protocollo PARSUTT

Il progetto PARSUTT (PARma ham high SUsTainability sTandard) del Consorzio del Prosciutto di Parma nasce nel 2021 con l’obiettivo di delineare un modello di filiera suinicola caratterizzato da standard di benessere animale e biosicurezza più elevati rispetto a quelli imposti dalla normativa vigente. Dopo oltre due anni di ricerca, il progetto è ora divenuto un protocollo operativo, messo a disposizione di tutti gli anelli della filiera produttiva, affinché possano applicarne, su base volontaria, i parametri.

Il protocollo PARSUTT fornisce agli operatori gli strumenti per la costruzione di una “filiera virtuosa”, che possa rispondere in modo ancora più puntuale alle esigenze del consumatore di oggi, particolarmente attento ai processi produttivi del cibo che acquista; allo stesso tempo, questo documento intercetta e anticipa le richieste che i moderni sistemi di distribuzione sempre più spesso pongono alle aziende agroalimentari in fatto di sostenibilità e innovazione nelle produzioni, e offre in questo modo un vantaggio notevole in termini di competitività di mercato.

Durante la fase progettuale, l’analisi dei principali disciplinari e delle linee guida nazionali e internazionali, che prevedono elevati standard di benessere animale e biosicurezza negli allevamenti suinicoli, ha permesso di definire un elenco di parametri rilevanti e propedeutici al miglioramento, che è stato condiviso con portatori d’interesse ed esperti scientifici internazionali. Particolare attenzione è stata posta alla fase di allevamento, dove il progetto si è proposto di identificare, sviluppare e promuovere degli indicatori concreti per delineare un modello operativo in cui l’innalzamento degli standard di benessere e sostenibilità esprima il suo potenziale.

Si riportano, di seguito, i principali parametri definiti all’interno del protocollo PARSUTT:

• spazi di allevamento superiori ai minimi di legge;

• aumento della disponibilità di materiale fibroso (es. paglia) per assecondare e favorire il comportamento naturale degli animali;

• superfici di riposo a pavimento pieno;

• scrofe gestanti e in attesa di fecondazione allevate sempre in gruppo;

• scrofe in maternità libere o con confinamento temporaneo in concomitanza del parto.

Il progetto ha previsto anche la verifica della sostenibilità economica e ambientale dell’applicazione del protocollo su tutta la filiera, con la quantificazione degli oneri d’investimento e di gestione e la loro incidenza sui costi di produzione.

È stato inoltre condotto un attento studio di mercato per valutare la propensione all’acquisto di Prosciutto di Parma da “filiera virtuosa” da parte del consumatore e l’accoglienza da parte della grande distribuzione, con l’obiettivo di definire possibili strategie di marketing a supporto.

Infine, il progetto ha compreso anche attività di formazione e divulgazione sul benessere animale e la biosicurezza, con il coinvolgimento di allevatori e altri portatori d’interesse, quali veterinari, agronomi, trasformatori e ditte agroalimentari.

Nel corso dei due anni di attività, PARSUTT ha prodotto un’ampia serie di materiali informativi e divulgativi, tutti disponibili accedendo alla pagina web del progetto.

Per informazioni: Alessandro Gastaldo – Responsabile scientifico del progetto PARSUTT.

Contatto: a.gastaldo@a-poluzzi

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Rafforzare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti suinicoli attraverso il protocollo PARSUTT

Comunicato stampa finale del progetto

Rafforzare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti suinicoli attraverso il protocollo PARSUTT

Il progetto PARSUTT (PARma ham high SUsTainability sTandard) del Consorzio del Prosciutto di Parma nasce nel 2021, con l’obiettivo di delineare un modello di filiera suinicola caratterizzato da standard di benessere animale e biosicurezza più elevati rispetto a quelli imposti dalla normativa vigente. Dopo oltre due anni di ricerca, il progetto è ora divenuto un protocollo operativo, messo a disposizione di tutti gli anelli della filiera produttiva, affinché possano applicarne, su base volontaria, i parametri.

L’attività è stata coordinata dal Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA di Reggio Emilia e finanziata dal PSR 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna. Ha visto la partecipazione di un selezionato numero di operatori della filiera – produttori, allevatori, macellatori – e si è avvalsa del supporto di altri partner/consulenti tecnico-scientifici, quali l’Università degli Studi di Milano, l’Organismo di Certificazione CSQA e l’ente di formazione Dinamica.

Il protocollo PARSUTT fornisce agli operatori gli strumenti per la costruzione di una “filiera virtuosa”, che possa rispondere in modo ancora più puntuale alle esigenze del consumatore di oggi, particolarmente attento ai processi produttivi del cibo che acquista; allo stesso tempo, questo documento intercetta e anticipa le richieste che i moderni sistemi di distribuzione sempre più spesso pongono alle aziende agroalimentari in fatto di sostenibilità e innovazione nelle produzioni, e offre in questo modo un vantaggio notevole in termini di competitività di mercato.

Durante la fase progettuale, l’analisi dei principali disciplinari e delle linee guida nazionali e internazionali, che prevedono elevati standard di benessere animale e biosicurezza negli allevamenti suinicoli, ha permesso di definire un elenco di parametri rilevanti e propedeutici al miglioramento, che è stato condiviso con portatori d’interesse ed esperti scientifici internazionali. Particolare attenzione è stata posta alla fase di allevamento, dove il progetto si è proposto di identificare, sviluppare e promuovere degli indicatori concreti per delineare un modello operativo in cui l’innalzamento degli standard di benessere e sostenibilità esprima il suo potenziale.

Si riportano, di seguito, i principali parametri definiti all’interno del protocollo PARSUTT:

  • spazi di allevamento superiori ai minimi di legge;
  • aumento della disponibilità di materiale fibroso (es. paglia) per assecondare e favorire il comportamento naturale degli animali;
  • superfici di riposo a pavimento pieno;
  • scrofe gestanti e in attesa di fecondazione allevate sempre in gruppo;
  • scrofe in maternità libere o con confinamento temporaneo in concomitanza del parto.

Il progetto ha previsto anche la verifica della sostenibilità economica e ambientale dell’applicazione del protocollo su tutta la filiera, con la quantificazione degli oneri d’investimento e di gestione e la loro incidenza sui costi di produzione.

È stato inoltre condotto un attento studio di mercato per valutare la propensione all’acquisto di Prosciutto di Parma da “filiera virtuosa” da parte del consumatore e l’accoglienza da parte della grande distribuzione, con l’obiettivo di definire possibili strategie di marketing a supporto.

Infine, il progetto ha compreso anche attività di formazione e divulgazione sul benessere animale e la biosicurezza, con il coinvolgimento di allevatori e altri portatori d’interesse, quali veterinari, agronomi, trasformatori e ditte agroalimentari.

«Accompagnare il Prosciutto di Parma nel suo processo di transizione verso il futuro è una componente essenziale del nostro lavoro. Nell’ottica di rispondere in modo puntuale alle esigenze dei clienti ma anche con lo scopo di permettere alle nostre aziende di divenire sempre più competitive nel dialogo con la distribuzione, il nostro Consorzio ha creduto in questo progetto, con la ferma consapevolezza che per prendere parte al progresso sia spesso fondamentale abbracciare visioni ambiziose, capaci di precorrere i tempi. Lo abbiamo fatto con l’auspicio che il protocollo PARSUTT possa dare vita ad una filiera virtuosa sempre più estesa e che il frutto di questo lavoro supporti in modo rilevante il settore suinicolo nella sua sfida per l’innovazione. Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento alla Regione Emilia-Romagna, per aver creduto nel progetto e averlo reso possibile, e al CRPA di Reggio Emilia che lo ha coordinato con grande competenza e professionalità», commenta Alessandro Utini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma.

«Oggi il consumatore è sempre più attento alla sostenibilità della filiera agroalimentare di cui acquista i prodotti. Nel settore zootecnico questo significa particolare attenzione agli impatti ambientali degli allevamenti ed al benessere degli animali. Con il Gruppo Operativo PARSUTT, finanziato sul PSR della Regione Emilia-Romagna, il CRPA ha ‘puntato in alto’, rendendo disponibile un protocollo che permette di attuare e valutare metodi di allevamento dei suini con elevati standard di benessere animale e biosicurezza, passando attraverso un’importante fase di condivisione con diversi attori della filiera, affinché la proposta risulti effettivamente praticabile nell’interesse di tutti. Le ricerche del CRPA, al servizio del mondo produttivo agricolo e agroindustriale, sono orientate a proporre soluzioni innovative e sostenibili che siano concrete e attuabili, anche dal punto di vista economico», sottolinea Simona Caselli, Presidente del Centro Ricerche Produzioni Animali.

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Sus-tainability – Nutrizione innovativa del suino

Leaflet del progetto

Partito a marzo 2023, il GOI Sus-tainability ha l’obiettivo di sviluppare e valutare innovazioni nell’alimentazione del suino che consentano la limitazione delle escrezioni e delle emissioni di inquinanti nell’ambiente.

Il progetto si articola in tre attività.

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