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Come e quando la dieta può aiutare a diminuire le emissioni negli allevamenti suinicoli

Il tema delle emissioni è molto complesso da affrontare, forse per questo motivo è ancora poco sensibilizzato dagli allevatori. Il Progetto Sus-tainability per la riduzione delle emissioni nella produzione dei suini…

Si è appena concluso il progetto Sus-tainability – Nutrizione innovativa del suino per migliorare la sostenibilità ambientale della filiera attraverso il contenimento delle emissioni di inquinanti per acque, suolo ed atmosfera, finanziato dal FEASR – Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Lombardia, Operazione 16.1.01 – “Gruppi Operativi PEI”.

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Liquami suini, meno emissioni intervenendo nelle strutture

È risultato efficace un sistema di stabulazione in cui gli effluenti vengono stoccati con una limitata superficie esposta

L’andamento climatico della stagione 2024 ha creato diversi danni e disagi al settore agricolo. Tra gli altri, la difficoltà di distribuire gli effluenti di allevamento, in particolare nelle zone zootecniche della pianura padana.
Dopo un periodo di impraticabilità dei terreni dovuto al prolungato periodo piovoso, le restrizioni legate ai divieti derivanti dalla direttiva nitrati lasciano alla distribuzione degli effluenti un periodo utile particolarmente ristretto.
Una ulteriore limitazione viene introdotta dal divieto di applicazione in superficie legato all’innalzamento delle polveri sottili. Quest’ultima misura deriva dalla richiesta di riduzione delle emissioni di ammoniaca dagli effluenti soprattutto quando vengono distribuiti con il piatto deviatore.

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Convegno finale del progetto So-ppeso – Suino pesante ma sostenibile

Montichiari (Brescia) – 18 febbraio 2025

Convegno finale
Progetto So-ppeso – Suino pesante ma sostenibile
18 febbraio 2025 ore 09:45
COMAZOO – Via Santellone, 37 – Montichiari (Brescia) 

Programma

09:45 – Registrazione partecipanti

10:00 – Saluti di benvenuto
Fabio Petrini – Presidente Confcooperative Fedagripesca Lombardia

Introduzione progetto So-ppeso
Luigi Bellini – Presidente Comazoo

10:30 – Prove di confronto varietale di cereali alternativi al mais per la mangimistica
Alessandro Zatta – CRPA scpa

10:50 – Caratteristiche del mais ai fini del miglior impiego nell’alimentazione del suino pesante DOP
Davide Bochicchio – CREA-ZA

11:10 – Nuovi modelli di razionamento per il suino pesante DOP
Sujen Santini – Comazoo

11:30 – Discussione

12:00 – Chiusura lavori

Seguirà buffet al termine

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Alternative ai box individuali, ecco cosa ne pensano gli addetti ai lavori

Nel quadro del progetto “Vitelli Cage-Free” è stato diffuso un questionario on line per comprendere l’opinione di allevatori, veterinari e tecnici del settore sulle possibili alternative alla stabulazione individuale dei vitelli in allattamento.

La crescente sensibilità dell’opinione pubblica verso il benessere animale ha portato, tra il 2018 e il 2019, alla firma da parte di 1,4 milioni di cittadini europei per l’iniziativa “End the Cage Age”, richiedendo di fatto alla Commissione europea di vietare l’uso delle gabbie in allevamento per varie specie e categorie di animali da reddito.

Tra questi sarebbe quindi compreso anche il divieto dei box individuali per vitelli, attualmente ammessi fino alle 8 settimane di vita in base al decreto legislativo 7 luglio 2011, n.126, e pratica particolarmente diffusa in Italia, come anche in Europa e negli Stati Uniti, dove è stato stimato che la stabulazione individuale riguardi rispettivamente il 60% e 75% delle vitelle.

I dettagli li trovate nell’articolo pubblicato sul n. 1 della rivista Allevatori TOP.

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Vitelli lattanti, pronti alla stabulazione cage-free?

Recenti studi scientifici hanno messo in luce i vantaggi e gli svantaggi tecnico-economici delle soluzioni convenzionali e di quelle innovative per i capi in pre-svezzamento.

La stabulazione dei vitelli in box individuale fino alle 8 settimane di vita è ammessa dalla legge, ma è stata messa in discussione dall’iniziativa “End the Cage Age” di Ong animaliste e dal Parere scientifico sul benessere dei vitelli “Welfare of calves” (Efsa, 2023), commissionato all’Efsa dalla Commissione europea per avere una base scientifica per future proposte legislative che potrebbero portare a soluzioni alternative al box individuale per i vitelli pre-svezzamento. L’adozione di soluzioni stabulative welfare friendly per vitelli necessita però di studi che ne verifichino la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica.

I dettagli li trovate nell’articolo pubblicato sul n. 1 della rivista Allevatori TOP.

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Migliorare la sostenibilità ambientale della filiera suinicola attraverso il contenimento delle emissioni di inquinanti

Convegno finale del progetto SUS-tainability

Mercoledì 12 febbraio 2025 – Ore 10:00
Presso Golf Torrazzo
Via Castelleone, 101 – Cremona

Il progetto del GO Sus-tainability ha avuto l’obiettivo di rendere disponibili e dimostrare tecniche innovative che contribuiscano a migliorare la compatibilità ambientale dell’allevamento del suino in Lombardia per mantenerlo produttivo e remunerativo nel territorio in cui si colloca.

In questo convegno si porteranno i risultati del progetto, accompagnati da una loro contestualizzazione nella normativa ambientale regionale e con un focus sulle tecniche disponibili ed emergenti per il contenimento delle emissioni di inquinanti per acque, suolo ed atmosfera.

L’evento è accreditato per 0,375 CFP, ai sensi del Regolamento CONAF delibera 162/22.

PROGRAMMA

9:30 – Ritrovo e registrazione dei partecipanti

10:00 – Apertura dei lavori
Presentazione del progetto Sus-tainability
Elio MARTINELLI, Società agricola MAGOS

10:15 – Interventi


Il programma d’azione nitrati e progetti per la gestione degli effluenti di allevamento
Andrea AZZONI, Regione Lombardia

La gestione delle escrezioni e delle emissioni di azoto in relazione alla nutrizione dei suini nella fase di ingrasso
Giuseppe MOSCATELLI, Andrea BERTOLINI, CRPA scpa

La riduzione delle emissioni dalla zona di stabulazione dei suini
Giorgio PROVOLO, Omar FERRARI, Università di Milano

Esperienze di altri paesi europei nella gestione della compatibilità ambientale dell’allevamento suinicolo
Maria Teresa PACCHIOLI, Giuseppe MOSCATELLI, CRPA scpa
Giorgio PROVOLO, Università di Milano

12:15 – Dibattito

13:00 – Pranzo

Presentazioni

Partecipazione libera previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 12:00 di martedì 11 febbraio 2025)

Iniziativa realizzata nell’ambito del Gruppo Operativo SUS-STAINABILITY, cofinanziato dal FEASR – Operazione 16.1.01 “Gruppi Operativi PEI” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia. Capofila del partenariato è SOCIETÀ AGRICOLA MAGOS, progetto realizzato con la collaborazione di Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Fondazione CRPA Studi Ricerche, AZIENDA AGRICOLA G.P. S.S. e SOCIETÀ AGRICOLA ALLEVAMENTI BONANDI. Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

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So-ppeso: suino pesante ma sostenibile

Il progetto lombardo esplora alternative al mais e alla soia, testando nuove razioni alimentari e rotazioni colturali. L’iniziativa fa parte di un’azione più ampia per ridurre le emissioni di gas serra nel settore agro-zootecnico

Nell’ambito del progetto SO-PPESO, presso la stazione sperimentale del Crea-Za di Modena, sono stati messi a confronto due nuovi modelli di razionamento con un piano alimentare tradizionale a base di mais e farina di estrazione di soia. I risultati aprono scenari molto interessanti sulla futura alimentazione del suino pesante e sui sistemi colturali su cui questa si basa.

I dettagli li trovate nell’articolo pubblicato sul primo numero di dicembre della Rivista di Suinicoltura.

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Suino pesante ma sostenibile

Sostenibilità ambientale ed economica di nuovi modelli di razionamento del suino pesante

Il progetto ha voluto dimostrare la sostenibilità ambientale ed economica di nuovi modelli di razionamento del suino pesante in linea con le indicazioni delle prescrizioni alimentari del rinnovato Disciplinare di produzione dei prosciutti DOP.
In particolare, sono state studiate specie e varietà da inserire in avvicendamenti colturali sostenibili, finalizzati alla produzione di materie prime per l’alimentazione del suino pesante, nell’ottica di individuare colture alternative a mais e soia, meno esigenti in termini di irrigazione e che riducano al minimo l’impatto ambientale del mangime in quanto tale, così come, di conseguenza, del prodotto derivato dal suino pesante.
Le colture testate in prove parcellari e di pieno campo sono state il pisello proteico come proteica, l’orzo e il sorgo.

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Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali: ecco i risultati del progetto

Pubblicato un articolo sulla rivista online Ruminantia

Leggi l’articolo a questo LINK.

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Vitelli CAGE-FREE – Comunicato stampa n. 2

Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali

La stabulazione dei vitelli in box individuale fino alle 8 settimane di vita è ammessa dalla legge, ma è stata messa in discussione dall’iniziativa End the Cage Age di ONG animaliste e dal Parere scientifico dell’EFSA sul benessere dei vitelli. L’adozione di soluzioni stabulative welfare friendly per vitelli necessita però di studi che ne verifichino la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica. È in questo contesto che è nato il progetto Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, finanziato dal PSR 2014-20 della Lombardia (operazione 16.2.01), coordinato dall’azienda agricola Barbiselle srl di Persico Dosimo (CR), in stretta collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano, la Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia e la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Cicognolo (CR).

Il progetto è giunto a conclusione e i principali risultati sono stati riportati durante il convegno finale che si è tenuto l’11 dicembre 2024 presso uno dei partner del progetto, la Società Agricola Dosso Pallavicino di Cicognolo (CR).

Di seguito sono sintetizzati i principali risultati del progetto.

Prima di tutto è stato realizzato un sondaggio online per raccogliere l’opinione degli stakeholder sulle alternative alla stabulazione individuale dei vitelli fino a 8 settimane. Al questionario, attivo per circa 6 mesi, hanno risposto 128 intervistati, di cui 33 allevatori, 66 veterinari e 29 agronomi.

Dalle risposte è emerso che la stabulazione in coppia è considerata una possibile alternativa, sebbene vi siano divergenze sull’eventuale sostituzione totale della stabulazione individuale. Inoltre, gli allevatori attribuiscono grande importanza ai vantaggi della stabulazione individuale, mentre la percezione dei vantaggi della stabulazione in coppia è relativamente bassa. La separazione precoce del vitello dalla madre è ritenuta una pratica vantaggiosa, oltre a essere la più diffusa, e pochi intervistati sono favorevoli al mantenimento del vitello con la madre. Una soluzione intermedia condivisa prevede il contatto madre-vitello per 1-2 giorni, seguito dalla stabulazione in coppia.

Si è svolta anche un’indagine sulla diffusione di tecniche di stabulazione innovative per vitelli pre- svezzamento al fine di conoscere le modalità d’allevamento diffuse sul territorio lombardo (sistemi di stabulazione e pratiche gestionali). L’indagine è stata condotta in 30 allevamenti lombardi e ha preso in considerazione circa 2.000 vitelle fino allo svezzamento. Per quanto riguarda i sistemi di stabulazione adottati, l’indagine ha evidenziato che la gabbia è ancora largamente presente nella realtà lombarda e che, nella maggioranza dei casi, si tratta di gabbie di dimensioni medio-piccole (≤ 2 m2/vitello). La stabulazione in gruppo viene utilizzata nella maggior parte delle aziende soltanto in una seconda fase fino allo svezzamento e in questo caso molto spesso si tratta di gruppi numerosi con utilizzo di allattatrice. Mentre la stabulazione in coppia o con la madre è quasi assente dagli allevamenti lombardi.

Per quanto riguarda le prove svolte in campo nelle due aziende del progetto le analisi dei dati raccolti nelle due annate hanno evidenziato che le vitelle allevate in coppia dalla nascita fino a 56 giorni di vita hanno presentato pesi ed accrescimenti maggiori rispetto alle vitelle stabulate individualmente. Inoltre le vitelle allevate in coppia hanno avuto un’incidenza di patologie simile a quella delle vitelle in box singolo, ma è stato necessario un minor uso di antibiotici. Prendendo in considerazione gli aspetti comportamentali, monitorati tramite l’uso di accelerometri, sia le vitelle stabulate singolarmente che quelle in coppia hanno evidenziato tempi di riposo adeguati; nelle vitelle in coppia si è osservata inoltre una sincronizzazione dei tempi di riposo. La sincronizzazione dei comportamenti viene riconosciuta dalla comunità scientifica come indicatore di benessere positivo e di coesione sociale nella specie bovina. La stabulazione in coppia delle vitelle è risultata quindi vantaggiosa e risponde a diverse esigenze, ma richiede attenzione nella gestione.

Infine, l’analisi tecnico-economica di confronto delle diverse soluzioni alternative al box individuale per i vitelli da 0 a 56 giorni di vita ha messo in evidenza che la stabulazione immediata dei vitelli in coppia sembra essere in grado di sostituire quella in box individuale senza importanti controindicazioni tecniche ed economiche. Infatti, il problema principale della stabulazione in coppia, ovvero il manifestarsi della suzione incrociata, sembra superabile con maggiore controllo della fase di somministrazione dell’alimento, anche se necessita di un maggiore impegno di manodopera (+35%). Precedere la stabulazione in coppia con un contatto prolungato madre-vitello (1-3 giorni) sembra migliorarne ulteriormente i pregi, anche se si tratta di una soluzione che necessita di una particolare attenzione nella progettazione e gestione del box, nella durata del contatto e nella fase di colostratura, oltre a presentare anche dei costi maggiori.

Più complessa dal punto di vista gestionale e più costosa risulta la stabulazione dei vitelli con la balia. Infine, lasciare i vitelli in coppia per 2 o 3 settimane e stabularli successivamente in gruppi più ampi sembra essere un’ottima soluzione: L’impiego in questi gruppi dell’allattatrice automatica, se gestita correttamente, può migliorarne ulteriormente le performance, anche se necessita di un maggiore investimento.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del progetto: http://www.barbiselle.it/index.php/it/progetto-cage-free.

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Vitelli CAGE-FREE”-Sistemi di stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, cofinanziato dal FEASR

Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.

Capofila del partenariato è BARBISELLE S.R.L. SOCIETA’ AGRICOLA DI QUAINI PAOLO E FIGLIE, realizzato con la collaborazione di SOCIETA’ AGRICOLA DOSSO PALLAVICINO S.S. DI ZANETTI FRANCESCO & C. e UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

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Stabulazione per vitelli da latte pre-svezzamento e benessere animale

Opuscolo n. 1 – Dicembre 2024

Durante la fase pre-svezzamento i vitelli possono essere allevati in diverse tipologie stabulative, che variano per numero di animali che ospitano e modalità di gestione. In questo opuscolo vengono esaminati gli effetti che tali tipologie hanno su comportamento e benessere dei vitelli.

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Aspetti economici delle diverse tipologie di stabulazione dei vitelli da latte pre-svezzamento

Opuscolo n. 5 – Dicembre 2024

Per un corretto confronto economico fra le diverse soluzioni, ossia quella convenzionale in box individuale fino a 56 giorni e quelle alternative, è necessario considerare i costi d’investimento e digestione.

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Utilizzo di sensori per valutare benessere e salute nei vitelli

Opuscolo n. 4 – Dicembre 2024

La zootecnia di precisione, o precision livestock farming (PLF), si basa sull’impiego di varie tipologie di sensori, posizionati a livello ambientale oppure direttamente sugli animali, e ha acquisito un ruolo sempre più importante nella gestione delle aziende agricole, soprattutto per gli animali adulti della mandria. Questo approccio consente di migliorare l’efficienza aziendale, permettendo decisioni basate su dati raccolti in modo continuo e in tempo reale, per ogni animale.

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Gli aspetti sanitari nelle diverse tipologie di stabulazione dei vitelli da latte pre-svezzamento

Opuscolo n. 3 – Dicembre 2024

La gestione delle vitelle nei primi 2-3 mesi di vita (la cosiddetta fase pre-svezzamento) è caratterizzata da diversi punti critici da un punto di vista sanitario.

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Tipologie di stabulazione e pratiche gestionali per vitelli da latte pre-svezzamento

Opuscolo n. 2 – Dicembre 2024

In questo opuscolo si descrivono alcuni requisiti che caratterizzano le diverse tipologie di stabulazione e le pratiche gestionali importanti per i vitelli pre-svezzamento. Per le tipologie di stabulazione vengono considerate sia la soluzione convenzionale in box individuale, sia le soluzioni alternative, ossia in coppia, in gruppi più numerosi e con la madre o balia.

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Soluzioni CAGE-FREE per vitelli pre-svezzamento – Newsletter n. 3

Convegno finale con visita guidata

Soluzioni CAGE-FREE per vitelli pre-svezzamento
Convegno finale con visita guidata
Mercoledì 11 dicembre 2024 – ore 10:00

Vitelli CAGE-FREE è un progetto finanziato dal PSR della regione Lombardia che affronta la problematica della possibile eliminazione delle gabbie per la stabulazione dei vitelli presvezzamento, indicata nel Parere scientifico EFSA “Welfare of calves” del 2023.

L’obiettivo del progetto è quello di individuare le migliori soluzioni, sostenibli anche economicamente, per supportare allevatori e consulenti nelle scelte stabulative per i vitelli in questa delicata fase della loro vita.

Vitelli CAGE-FREE è coordinato dall’azienda agricola Barbiselle srl di Persico Dosimo(CR), insieme al Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università di Milano, la Fondazione CRPA Studi Ricerche di Reggio Emilia e la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Cicognolo (CR).

Nel convegno finale si riportano i principali risultati del progetto e le esperienze dirette degli allevatori, a cui seguirà la visita guidata all’azienda agricola Dosso Pallavino.

Programma

10:00 – Saluti di benvenuto e apertura lavori
Elisabetta CANALI – Università di Milano

10:15 – Interventi

Confronto fra stabulazione in coppia vs stabulazione individuale con visita virtuale alle due aziende pilota
Gaia PESENTI ROSSI e Elisabetta CANALI – Università di Milano

Vantaggi e svantaggi tecnico-economici delle soluzioni convenzionali e innovative per i vitelli
Alessandro GASTALDO – Fondazione CRPA Studi Ricerche

Esperienze con vitelli in coppia: la parola alle allevatrici
Elisabetta QUAINI – Barbiselle s.r.l. Società Agricola
Antonella BIANCHI – Società Agricola Dosso Pallavicino S.S.

11:15 – Dibattito

11:30 – Visita guidata all’azienda agricola Dosso Pallavicino

12:30 – Conclusioni

Partecipazione libera previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 13:00 di martedì 10 dicembre 2024)

ATTENZIONE: per motivi organizzativi, il numero di partecipanti è limitato ai primi 30 iscritti!

Informazioni

Andrea Poluzzi
a.poluzzi@crpa.it

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Soluzioni alternative alla stabulazione dei vitelli in box individuale: incontro informativo del progetto Vitelli CAGE-FREE

Giovedì 7 novembre 2024 – Ore 10,30 in modalità webinar

La stabulazione dei vitelli in box individuale fino alle otto settimane è stata messa in discussione dalle ONG animaliste e dal Parere scientifico dell’EFSA del 2023 “Welfare of calves”.

L’adozione di soluzioni stabulative welfare friendly necessita di studi che ne verifichino la fattibilità: da ciò nasce il progetto Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, finanziato dal Psr della Lombardia e coordinato dall’azienda agricola Barbiselle srl di Persico Dosimo (CR), unitamente al Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università di Milano, la Fondazione CRPA Studi Ricerche di Reggio Emilia e la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Cicognolo (CR).

In questo incontro informativo si riportano l’opinione degli stakeholder sulle soluzioni alternative al box individuale, le soluzioni adottate in Lombardia, per la stabulazione fino allo svezzamento, e i risultati delle prove di confronto fra stabulazione in coppia e stabulazione individuale.

PROGRAMMA

10:30 Saluti di benvenuto
Elisabetta QUAINI – Barbiselle srl società agricola
Letizia VENUTI e Giovanna NICASTRO – Regione Lombardia

10:45 Interventi

Opinione degli stakeholder sulle soluzioni per la stabulazione dei vitelli pre-svezzamento
Gaia PESENTI ROSSI –Università di Milano

Indagine su diffusione di tecniche di stabulazione innovative per vitelli pre-svezzamento in Lombardia
Alessandro GASTALDO – FCSR ets

Primi risultati delle prove di confronto fra stabulazione in coppia vs stabulazione individuale
Elisabetta CANALI –Università di Milano

12:00 Dibattito

12:30 Conclusioni

Partecipazione libera, previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 12:00 di mercoledì 6 novembre 2024)

Attenzione: il link per la partecipazione al webinar verrà inviato giovedì 7 novembre entro le ore 09:00!

Progetto “Vitelli CAGE-FREE”- Sistemi di stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, cofinanziato dal FEASR. Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Regione Lombardia – MISURA 16 – Cooperazione SOTTOMISURA 16.2 – Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie – OPERAZIONE 16.2.01 – Progetti pilota e sviluppo di innovazione. Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

Presentazioni

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Il Gruppo Operativo INTACT partecipa all’evento “Gruppi Operativi tra passato e presente: scambio di esperienze e condivisione” organizzato a Palermo da Rete Rurale Nazionale

Newsletter n. 2 – maggio 2024

Il 23 e 24 maggio 2024 si è svolto a Palermo l’evento “Gruppi Operativi tra passato e presente: scambio di esperienze e condivisione”, organizzato dalla Rete Rurale Nazionale.

L’incontro ha riunito esperti e professionisti del settore agricolo per favorire il confronto e la condivisione di esperienze riguardo la realizzazione dei progetti dei Gruppi Operativi.

Il venerdì si è tenuto un convegno presso l’Università degli studi di Palermo che ha fornito aggiornamenti sul piano strategico della Politica Agricola Comune 2023-2027 e durante il quale è stato possibile ascoltare le testimonianze di vari Gruppi Operativi e attori del settore sull’approccio interattivo adottato nei vari progetti.

Durante l’evento è stata data l’opportunità di presentare diversi poster di Gruppi Operativi in corso o conclusi. Il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e Fondazione CRPA Studi e Ricerche, rappresentati dalla ricercatrice di CRPA Ambra Motta, hanno presentato il Gruppo Operativo INTACT – “INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare il TAglio Coda”, focalizzato sul benessere animale negli allevamenti suinicoli.

Il progetto propone di introdurre un sistema informatizzato di valutazione degli interventi migliorativi strutturali e gestionali atti a ridurre la necessità di tagliare le code, verificandone anche la sostenibilità economica, e di collaudare questo strumento per le principali tipologie di stabulazione nelle fasi di post-svezzamento e ingrasso.

Il progetto si concluderà a giugno 2025 e non è pertanto stato possibile presentare i risultati finali.

Sono tuttavia stati illustrati i risultati della prima sessione di raccolta dati.

La prima sessione di raccolta dati, terminata in tre aziende pilota, ha permesso di testare il prototipo della scheda che verrà successivamente informatizzata. Primi risultati preliminari hanno evidenziato l’importanza di un controllo più dettagliato e più frequente, possibilmente in continuo, dei parametri ambientali.

Durante la seconda sessione di raccolta dati, prevista per la seconda metà del 2024, si testerà il programma informatico, in modo da validare gli elementi inseriti, e si verificheranno gli aspetti tecnici, economici e ambientali.

Ricordiamo che il Go INTACT è coordinato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e prevede la partecipazione dei seguenti partner:

  • Fondazione C.R.P.A Studi e Ricerche – ETS di Reggio Emilia,
  • Società Agricola Guantara,
  • PIGGLY – Birla società agricola srl,
  • Bompieri Allevamenti s.s. Società Agricola.

Per maggiori informazioni consulta il sito web: https://www.fondazionecrpa.it/prodotto/intact/

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Colture a basso impatto per l’alimentazione dei suini pesanti per il prosciutto di Parma DOP

Il pisello nell’alimentazione dei suini e nelle rotazioni colturali – Convegno e visita ai campi

Evento rinviato a data da destinarsi causa avverse condizioni del terreno

Nell’ambito del progetto Sò-ppeso si terrà una giornata dimostrativa dedicata alle colture a basso impatto per l’alimentazione dei suini pesanti destinati alla produzione del Prosciutto di Parma DOP. 

L’evento avrà luogo martedì 28 maggio alle ore 10:00 presso la Cooperativa Quadrifoglio, situata in Via Ronchelli 1/A, Castellucchio (MN).

Durante l’incontro verranno illustrate le potenzialità del pisello proteico, una pianta erbacea annuale che può sostituire parte della soia e dei cereali nell’alimentazione dei suini. 

Questa alternativa è stata sviluppata per ridurre l’impatto ambientale dell’allevamento suinicolo e migliorare la qualità del Prosciutto di Parma DOP.

L’evento includerà una visita ai campi di pisello dell’Azienda Agricola Perini di Ospitaletto (MN), partner dimostrativo del progetto europeo Climate Farm Demo. 

I partecipanti avranno l’opportunità di vedere da vicino le coltivazioni e discutere con gli esperti le pratiche innovative per un’alimentazione suinicola più sostenibile.

Partner

Il progetto Sò-ppeso è cofinanziato dall’ OP. 16.2.01 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Lombardia ed è coordinato da COMAZOO, in collaborazione con Quadrifoglio Soc. Coop. Agricola,  Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS e CREA-ZA. 

Programma

10:00 Ritrovo presso la Cooperativa Quadrifoglio (Castellucchio – MN)

10:15 Saluti iniziali 
Fabio Perini – Presidente Quadrifoglio Soc. Coop. Agricola

10:30 Interventi

Il pisello proteico nell’alimentazione del suino pesanti 
Sujen SANTINI – Comazoo

Il pisello nelle rotazioni colturali
Alessandro ZATTA – CRPA scpa

L’azienda Perini e il progetto Europeo “Climate Farm Demo”
Elena BORTOLAZZO – CRPA scpa

11:30 Visita ai campi di pisello dell’az. Perini

12:30 Chiusura lavori

La partecipazione è libera.

INTACT – Indicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare
il Taglio Coda nell’allevamento suinicolo

Newsletter n.1 – marzo 2024

Il Gruppo Operativo per l’Innovazione INTACT – “INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità di effettuare il TAglio Coda” nell’allevamento suinicolo si pone l’obiettivo di aumentare la competitività e la reddittività della filiera suinicola attraverso una valutazione tecnico-economica dei possibili interventi definiti in un Piano di Miglioramento per ridurre la necessità di effettuare il taglio della coda previsto da Classyfarm.

Il progetto propone di introdurre un sistema informatizzato di valutazione degli interventi migliorativi strutturali e gestionali atti a ridurre la necessità di tagliare le code, verificandone anche la sostenibilità economica, e di collaudare questo strumento per le principali tipologie di stabulazione nelle fasi di post-svezzamento e ingrasso.

Il progetto prevede due attività principali:

  • la progettazione dell’innovazione, attraverso la raccolta e l’analisi dei questionari di autovalutazione relativi alla prevenzione del taglio coda nel suino e del Piano di Miglioramento riportante gli interventi migliorativi per i settori post-svezzamento e ingrasso e la messa a punto di un programma informatico che permette l’inserimento dei datie l’elaborazione di una scheda di output in cui gli interventi vengono classificati in base alla fattibilità tecnica, all’impatto economico e alla tempistica di realizzazione;
  • l’introduzione dell’innovazione in campo ovvero la raccolta dati nelle aziende partner del progetto, nella fase antecedente e successiva l’introduzione degli interventi migliorativi. Con i dati raccolti sarà possibile testare il programma informatico e validare gli elementi inseriti.

A causa della necessità di posporre l’inizio della raccolta dati alla risoluzione dell’emergenza sanitaria per la Peste Suina Africana, le attività previste in allevamento hanno subito un ritardo. Il persistere e il continuo ampliamento geografico dei casi di positività, riscontrate nei cinghiali anche in Regione Emilia-Romagna, ha causato di conseguenza un allargamento dei comuni inclusi nelle zone di restrizione di tipo I.

Tutto ciò ha reso complesso la raccolta dati contemporaneamente nelle quattro aziende coinvolte.

Le specifiche misure sanitarie in atto nella regione Lombardia e un approccio precauzione, volti a ridurre il rischio di diffusione della malattia in territori indenni e lontani dai focolai delle zone infette, hanno portato inevitabilmente a una revisione delle attività previste e a un maggior coinvolgimento del personale delle aziende suinicole.

Per tutti questi motivi si è deciso di raccogliere i dati creando nella stessa azienda due gruppi, uno per la situazione pre-intervento e uno per la situazione post-intervento, in modo da raccogliere contestualmente i dati propedeutici alla valutazione tecnica ed economica degli interventi proposti in ciascuna fase d’allevamento (post-svezzamento o ingrasso). Completata anche la fase di formazione del personale aziendale, il progetto è ora nella fase di raccolta dei dati nelle aziende.

Infine, sono previste anche attività di informazione e trasferimento dei risultati attraverso seminari tecnici, opuscoli e newsletter e nuove tecnologie di comunicazione come virtual tour e video scribing, che saranno disponibili alla pagina web del progetto.

  • Il Go INTACT è coordinato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e prevede la partecipazione dei seguenti partner:
  • Fondazione C.R.P.A Studi e Ricerche – ETS di Reggio Emilia,
  • ­ Società Agricola Guantara,
  • ­ PIGGLY – Birla società agricola srl,
  • ­ Bompieri Allevamenti s.s. Società Agricola.

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “INTACT – INdicazioni tecnico-economiche per ridurre la necessità
di effettuare il TAglio Coda nell’allevamento suinicolo”, cofinanziato dal FEASR Operazione 16.1.01
“Gruppi operativi PEI” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.
Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

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Sus-tainability – Nutrizione innovativa del suino

Leaflet del progetto

Partito a marzo 2023, il GOI Sus-tainability ha l’obiettivo di sviluppare e valutare innovazioni nell’alimentazione del suino che consentano la limitazione delle escrezioni e delle emissioni di inquinanti nell’ambiente.

Il progetto si articola in tre attività.

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Vitelli CAGE-FREE – Comunicato stampa n. 1

Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali

La crescente sensibilità del pubblico verso tematiche quali il benessere animale e la sostenibilità degli allevamenti, ha portato alla richiesta, supportata da circa 1,4 milioni di firme di cittadini europei, dell’abbandono dell’utilizzo di gabbie per diverse specie e categorie di animali da reddito. In seguito a questa iniziativa, denominata “End the Cage Age” (letteralmente “finire l’era delle gabbie”), la Commissione europea ha dichiarato l’intenzione di eliminare in maniera graduale e completa l’utilizzo di questi sistemi stabulativi potenzialmente entro la fine del 2027, facendo rientrare questo aspetto in uno degli elementi chiave della revisione della legislazione sul benessere animale prevista per la fine del 2023.

La stabulazione di vitelli in box individuali fino alle 8 settimane di età, che rappresenta non solo l’attuale limite minimo di legge (secondo D. Lgs. 7 luglio 2011, n.126), ma anche la situazione più comune nel contesto produttivo italiano, potrà quindi andare incontro a cambiamenti importanti nei prossimi anni.

L’adozione di soluzioni stabulative welfare friendly per vitelli necessita però di studi che ne verifichino l’attuabilità e la sostenibilità. È in questo contesto che nasce il progetto Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del PSR 2014-2020 Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione”.

Il progetto, avviato a gennaio 2023 e della durata di 24 mesi, è coordinato da Barbiselle S.R.L. Società Agricola di Quaini Paolo e Figlie, e condotto con la collaborazione del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano e di Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS.

È prevista inoltre la partecipazione anche di una seconda azienda, la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Zanetti Francesco & C., sede in particolare di una parte delle prove di campo.

L’obiettivo generale del progetto consiste nella verifica della sostenibilità tecnico-economica di soluzioni alternative alla stabulazione in box individuali per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento, contribuendo così alla creazione di una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale.

Le principali attività messe in atto durante i due anni di progetto prendono in considerazione diversi aspetti, tra cui:

  • l’applicabilità in campo della stabulazione di vitelli con la madre e/o in coppia, confrontando le soluzioni alternative con le soluzioni convenzionali in uso (vitelli in box individuali);
  • la fattibilità tecnico-economica delle diverse soluzioni per la stabulazione dei vitelli pre-svezzamento (box individuali, box di coppia, box con madri, box collettivi con balia o con allattatrice) nella realtà lombarda;
  • l’impatto economico dell’eliminazione della stabulazione in box individuali sulla filiera produttiva lombarda;
  • l’individuazione delle migliori strategie di marketing/vendita di prodotti a base di latte bovino proveniente da allevamenti con vitelli stabulati senza utilizzo di box individuali, nonché la verifica dei loro sbocchi commerciali.

Il progetto prevede inoltre una fase di raccolta dati per conoscere l’opinione di stakeholder sulle alternative alla stabulazione dei vitelli in box individuali e per conoscere le principali tipologie di stabulazione diffuse sul territorio lombardo.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del progetto: http://www.barbiselle.it/index.php/it/progetto-cage-free.

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Vitelli CAGE-FREE”-Sistemi di stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, cofinanziato dal FEASR

Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.

Capofila del partenariato è BARBISELLE S.R.L. SOCIETA’ AGRICOLA DI QUAINI PAOLO E FIGLIE, realizzato con la collaborazione di SOCIETA’ AGRICOLA DOSSO PALLAVICINO S.S. DI ZANETTI FRANCESCO & C. e UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

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Cambiamento climatico e produzione di granelle ad uso zootecnico: giornata dimostrativa del progetto SO-PPESO

Venerdì 25 maggio 2023 alle ore 10:00 a Castellucchio (MN)

Nell’ambito del progetto Suino pesante ma sostenibile – SO-PPESO, che mira a sviluppare e testare formulazioni mangimistiche destinate al suino pesante del circuito dei prosciutti DOP che siano sostenibili dal punto di vista ambientale, di cui la Fondazione CRPA Studi Ricerche è partner, è in programma una giornata dimostrativa il 25 maggio prossimo, a partire dalle ore 10:00, presso Quadrifoglio Società Agricola Cooperativa a Castellucchio (MN).

La visita ai campi sperimentali di orzo e pisello proteico sarà condotta dai ricercatori e tecnici della Fondazione CRPA Studi e Ricerche.

Ricordiamo che il progetto SO-PPESO è cofinanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia ed è coordinato da COMAZOO, in collaborazione con Quadrifoglio Soc. Coop. Agricola, FCSR e CREA-ZA.

Partecipazione libera, previa registrazione.

Per maggiori informazioni sull’evento, si veda la locandina allegata.

I risultati del progetto LESS

Opuscolo finale – Dicembre 2022

Finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia con il contributo del FEASR, l’Operazione 1.2.01 Progetti dimostrativi e azioni di informazione “Produzioni zootecniche lombarde a basse emissioni, eco compatibili e resilienti” vede come capofila PROMOCOOP Lombardia. Tra le misure, l’Operazione 1.2.01 ” Low EmiSSion farming” ha avuto l’obiettivo di diffondere l’innovazione sulla possibile riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) e di ammoniaca provenienti dal settore
agricolo lombardo, con particolare riferimento all’allevamento delle bovine da latte e dei suini.
Less ha voluto sensibilizzare sul tema della compatibilità ambientale dell’allevamento e favorire un’applicazione di tecniche produttive per limitarne l’impatto sull’ambiente.
Hanno collaborato allo svolgimento di ”Low EmiSSion farming” Comazoo, Fondazione CRPA Studi Ricerche, l’Azienda Agricola Barozzi Giuseppe e Davide e la Società Agricola Canobbio.

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Efficienza ambientale dell’azienda da latte

Newsletter n. 5 – dicembre 2022

L’emissione di gas climalteranti per la produzione del latte è riconducibile principalmente alla produzione di alimenti per il bestiame, sia aziendali che acquistati, e alle emissioni enteriche che sono fortemente influenzate dalla composizione della dieta. A queste si aggiungono i gas (N2O e CH4) che si generano dalle deiezioni: in stalla, nello stoccaggio e nell’uso agronomico dei reflui.

Grazie al metodo di analisi del ciclo di vita del prodotto (LCA), è possibile valutare ed interpretare gli impatti ambientali del latte vaccino calcolando l’impronta del carbonio (Carbon Footprint – CF) dato dalla somma delle emissioni di gas serra espressa in kg CO2 equivalenti per Kg di latte standard prodotto FPCM (grasso = 4%, proteina = 3,3%) attribuibili alla produzione di un prodotto.

Nell’ambito del progetto Ecosost Farm, che si ponecome obiettivo strategico il trasferimento delle best practices legate allo sviluppo sostenibile dell’aziende agro-zootecniche, è stata valutata, l’impronta carbonica del latte bovino alla stalla dell’azienda agricola Valsecchi Carlo a Comazzo (LO) che collabora al progetto.

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EcoSost Farm – Opuscolo finale con i risultati del progetto

EcoSost Farm è stato finalizzato al trasferimento di best practices e analisi di benchmarking legate allo sviluppo sostenibile delle aziende agro-zootecniche da latte, situate anche in aree protette come il Parco Regionale dell’Adda Sud. Il progetto ha attuato un monitoraggio puntuale e continuativo dei principali fattori utili a caratterizzare il benessere degli animali, la sostenibilità ambientale e l’efficienza tecnico-economica, attraverso la valutazione di differenti indici, alcuni dei quali legati ad aspetti nutrizionali delle bovine e alla valutazione qualitativa dei foraggi prodotti in azienda.

In questo opuscolo sono presentati gli indicatori utilizzati nel progetto e i risultati ottenuti in azienda.

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Indicatori di performance per la gestione alimentare

Nel videoscribing sono spiegati i principali indicatori di performance per la gestione alimentare dell’allevamento bovino da latte.

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Ridurre l’impronta carbonica delle produzioni del latte

Newsletter n. 6 – Dicembre 2022

Il 22 novembre scorso si è svolta presso l’azienda Canobbio Farm a Leno (BS) la quarta e ultima giornata dimostrativa del progetto Low EmiSSion farming, realizzato da Promocoop Lombardia e Fondazione CRPA Studi Ricerche finalizzato a diffondere l’innovazione sulla possibile riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) e di ammoniaca provenienti dal settore agricolo lombardo, con particolare riferimento all’allevamento delle bovine da latte e dei suini.

Nell’incontro sono stati illustrati i risultati di una simulazione relativa all’adozione di strategie di mitigazione nell’allevamento di bovine dell’azienda Canobbio, nell’ottica di ridurre l’impronta carbonica delle produzioni del latte.

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Mais_100, convegno sulla valorizzazione dei residui colturali del mais

Il 2 dicembre a Cremona

“I residui di coltivazione del mais da granella: le opportunita’ di valorizzazione” è il titolo del convegno finale del progetto Mais_100, in programma venerdì 2 dicembre alle ore 14 presso l’Area eventi del Pad. 2, nel corso delle Fiere Zootecniche di Cremona.

Tra i relatori, la ricercatrice del CRPA Mariangela Soldano, che parlerà della “Qualità dei residui recuperati ai fini nutrizionali ed energetici”.

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Il progetto Porcastro  4th Annual Meeting of the EVCBMAW

La Dott.ssa Gaia Pesenti Rossi ha partecipato al 4th Annual Meeting of the European Veterinary Congress of Behavioural Medicine and Animal Welfare – EVCBMAW, tenutosi a Palma di Maiorca (Spagna) dal 28 Settembre al 1 Ottobre 2022, con una presentazione orale dal titolo “Piglets behavioural responses to surgical castration under inhalation anaesthesia: preliminary results”. La presentazione ha illustrato i risultati del Progetto Porcastro in merito alla castrazione chirurgica dei suinetti con differenti protocolli per il controllo del dolore

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Il progetto Porcastro al 73° congresso annuale EAAP

In occasione del 73° congresso annuale EAAP – European Federation of Animal Science, tenutosi a Porto (PT) dal 5 al 9 Settembre 2022, sono stati presentati i lavori “Immunocastration in heavy pig production: growth performance and carcass characteristics” e “Effect of immunocastration on body lesions in heavy pigs: preliminary results”.

I due poster hanno illustrato i risultati circa l’uso dell’immunocastrazione nel contesto dell’allevamento del suino pesante, che rientrano nel Progetto Porcastro.

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EcoSost Farm – Seminario su sviluppo sostenibile delle aziende agro-zootecniche da latte

Martedì 6 dicembre a Cremona

Il comparto agro-zootecnico da latte è sempre più esposto alle oscillazioni di mercato imputabili al costo delle materie prime, dei mangimi ed all’andamento del prezzo del latte. Inoltre, l’opinione pubblica è sempre meno incline all’attuale modello di allevamento percepito come poco rispettoso del benessere animale e identificato come il responsabile dell’inquinamento di suolo, acqua e aria.

Escludendo gli aspetti legati al libero mercato, difficilmente condizionabili, l’imprenditore agricolo, nell’ottica dello sviluppo sostenibile, deve attuare interventi finalizzati a massimizzare l’utile netto e, al contempo, rispettosi degli animali allevati e dell’ambiente, soprattutto nelle realtà che svolgono attività in aree con vincoli ambientali.

Il Progetto “EcoSost Farm”, ha attuato un monitoraggio puntuale e continuativo dei principali fattori utili a caratterizzare il benessere degli animali, la sostenibilità ambientale e l’efficienza economica.

Per presentare i risultati finali ottenuti nei due anni di attività, è stato organizzato per martedì 6 dicembre alle ore 10, presso il Campus di Cremona c/o ex convento Santa Monica in via Bissolati 74 il seminario dal titolo “Sviluppo sostenibile delle aziende agro-zootecniche da latte”.

La partecipazione è gratuita previa registrazione.

Vai al programma e alla registrazione

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Formulazione di razioni a basso impatto ambientale a confronto

Newsletter n. 5 – Novembre 2022

Il 6 ottobre scorso si è svolta la terza giornata dimostrativa del progetto Low EmiSSion farming, realizzato da Promocoop Lombardia e Fondazione CRPA Studi Ricerche finalizzato a diffondere l’innovazione sulla possibile riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) e di ammoniaca provenienti dal settore agricolo lombardo, con particolare riferimento all’allevamento delle bovine da latte e dei suini.

Nell’allevamento suinicolo i fattori che influenzano l’escrezione di N sono principalmente: il tenore proteico della dieta, il peso vivo degli animali in uscita e la resa dell’azoto. Ridurre il tenore proteico della dieta sembra la via più facile per ridurre l’escrezione dell’azoto, questo però non deve andare a scapito delle prestazioni produttive.

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Progetto AutoFeed – Quale futuro per i sistemi automatici di alimentazione?

Convegno finale il 2 dicembre a Cremona

In occasione delle  Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona si svolgerà il 2 dicembre il convegno “Sistemi automatici di alimentazione nell’allevamento bovino: quali prospettive? Il progetto AutoFeed indica il possibile futuro di una tecnica sempre più affine alle esigenze degli animali allevati”.

Nel corso dell’iniziativa verranno presentati i risultati del progetto “AutoFeed – Automazione dell’alimentazione per gli allevamenti bovini della Lombardia”.

Tra i relatori Paolo Rossi e Ambra Motta, ricercatori del CRPA.

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LESS – Allevamenti agrozootecnici più sostenibili con le buone pratiche

Giornata dimostrativa il 22 novembre a Leno (BS)

Si svolgerà il 22 novembre a Leno in provincia di Brescia una giornata dimostrativa del progetto Low EmiSSion farming, che intende sensibilizzare sul tema della compatibilità ambientale e favorire l’applicazione di tecniche produttive per limitare l’impatto sull’ambiente del settore agricolo lombardo.

La giornata sarà l’occasione per illustrare le tecniche di riduzione delle emissioni efficaci ed efficienti lungo tutto il ciclo di produzione in un’ottica di sostenibilità sia entro l’azienda agro-zootecnica di bovini da latte che sul territorio.

Programma

10:15 Registrazione dei partecipanti

10:30 Saluti di benvenuto e presentazione dell’azienda Società Agricola Canobbio

Giulia ZARRO – Promocoop Lombardia
Mauro CANOBBIO – Società Agricola Canobbio

10:45 Interventi

Buone pratiche per ridurre le emissioni di GHG e ammoniaca nelle aziende agrozootecniche
Maria Teresa PACCHIOLI – CRPA SCPA

Tecniche irrigue innovative del mais per la sostenibilità degli allevamenti zootecnici
Fabrizio RUOZZI – FCSR – ETS

Adozione aziendale di tecniche gestionali sostenibili
Luca CANOBBIO – Società Agricola Canobbio

11:30 Discussione con i partecipanti

La chiusura dei lavori è prevista per le 12:30.

Partecipazione libera, previa registrazione (entro le ore 13:00 di lunedì 21 novembre 2022).

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Recupero e gestione di alternative alimentari

Newsletter n. 4 – ottobre 2022

In occasione della seconda giornata dimostrativa del progetto EcoSost Farm che si è tenuta il giorno 7 settembre 2022 presso la sede del Parco Regionale dell’Adda Sud, oltre alla presentazione dei 16 indicatori di efficienza tecnico ed economica, è stato affrontato il tema dell’opportunità di impiego dei sottoprodotti agroindustriali come alternativa alimentare per le bovine da latte. I sottoprodotti infatti sono una risorsa estremamente importante…

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EcoSost Farm – Best practice negli allevamenti da latte

Video con la sintesi degli obiettivi e dei risultati attesi del progetto

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Progetto PORCASTRO: Opuscolo n. 4

La sostenibilità economica dei sistemi alternativi alla castrazione senza anestesia e analgesia è l’argomento trattato nel quarto opuscolo del progetto

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Progetto PORCASTRO: Opuscolo n. 3

Nel terzo opuscolo vengono valutati i protocolli per il controllo del dolore al fine di migliorare il benessere dei suinetti dopo la castrazione chirurgica

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Low EmiSSion farming, migliorare la redditività degli allevamenti zootecnici nell’ottica di uno sviluppo sostenibile

Convegno finale il 21 ottobre a Montichiari (BS)

Il progetto Low EmiSSion farming, realizzato con il contributo della Regione Lombardia (FEASR – Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020), è giunto al termine.

Il progetto si poneva come obiettivo la diffusione dell’informazione e dell’innovazione disponibili riguardo la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) e di ammoniaca provenienti dal settore agricolo lombardo, con particolare riferimento all’allevamento delle bovine da latte e dei suini.

L’incontro sarà l’occasione per presentare i risultati ottenuti nei due anni di attività.

Programma

15:15 Registrazione dei partecipanti

15:30 Saluti di benvenuto e apertura del convegno

Cecilia BALLETTA – Promocoop Lombardia

15:45 Interventi

Formulazione di diete ad alta efficienza azotata in suinicoltura

Sujen SANTINI – Comazoo

Introduzione di buone pratiche per ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti di bovine da latte

Maria Teresa PACCHIOLI – CRPA SCPA

16:15 Discussione con i partecipanti

La chiusura dei lavori è prevista per le 16:30

Partecipazione libera, previa registrazione entro le ore 13:00 del 20 ottobre.

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