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Virtual tour per migliorare la sostenibilità aziendale

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PARSUTT – PARma ham high SUsTainability sTandard

Virtual tour per migliorare la sostenibilità aziendale

PARSUTT mostra agli allevatori della filiera del prosciutto di Parma le soluzioni da adottare per aumentare lo standard di benessere animale e biosicurezza in azienda.

Attraverso un virtual tour creato dai ricercatori del CRPA, gli allevatori possono vedere esempi concreti e buone pratiche per migliorare la sostenibilità della propria azienda lungo tutto il ciclo produttivo. Per ciascuna soluzione proposta sono disponibili immagini, video e documenti per approfondire gli aspetti tecnici e normativi.

Per informazioni: Alessandro Gastaldo – Responsabile scientifico del progetto PARSUTT.

Contatto: a.gastaldo@crpa.it

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Un video scribing spiega gli obiettivi di PARSUTT

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PARSUTT – PARma ham high SUsTainability sTandard

Nell’ambito del GOI Parsutt il CRPA, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università di Milano e il Consorzio del Prosciutto di Parma, ha messo a punto un protocollo con alti standard di benessere animale e biosicurezza in allevamento.

I parametri sono stati individuati sulla base di un’ampia consultazione con 30 esperti internazionali e 100 portatori d’interesse (allevatori, veterinari, agronomi, macellatori/trasformatori, ONG).

All’interno del GOI è stato realizzato un video scribing dimostrativo, che descrive sinteticamente il protocollo, utilizzando il disegno e le tecniche di visual facilitation.

Il video, della durata di 2 minuti, presenta due versioni, una con voce fuori campo in italiano e una in inglese.

Guarda il video scribing in italiano

Guarda il video scribing in inglese

Per informazioni: Alessandro Gastaldo – Responsabile scientifico del progetto PARSUTT.

Contatto: a.gastaldo@crpa.it

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Suini all’aperto, Salcasa in un video clip

Un approfondimento sulle attività del progetto

Per informare sulle attività del Gruppo Operativo Salcasa è stato realizzato un video clip in due degli allevamenti di suini all’aperto coinvolti nel progetto.

Obiettivo di Salcasa è supportare le filiere corte per la produzione di salumi e carni suine fresche da allevamenti all’aperto sostenibili e a basso uso di antibiotici, garantendo la biosicurezza più che mai necessaria oggi per l’emergenza dovuta alla Peste Suina Africana.

Nel contempo, il progetto intende valutare la sostenibilità etica, ambientale ed economica di questo tipo di allevamento e sensibilizzare il comparto suinicolo emiliano-romagnolo e delle imprese agricole ubicate in aree montane con problematiche di sviluppo, sulle opportunità offerte dalle filiere corte.

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Suini all’aperto: tecniche di allevamento e qualità delle carni – Seminario del Goi Salcasa

Martedì 16 maggio 2023, ore 10:00 in modalità webinar

Seminario del Goi Salcasa – Martedì 16 maggio 2023, ore 10:00 in modalità webinar

ll Goi SALCASA promuove le filiere corte per la produzione di carni suine fresche da allevamenti all’aperto, attraverso attività di ricerca per il miglioramento della sostenibilità della produzione suinicola dai punti di vista etico (benessere animale), sociale (inclusione sociale), ambientale ed economico. Inoltre, è orientato alla riduzione dell’uso di antibiotici e alla tracciabilità dei suini e dei prodotti che ne derivano.

Il progetto risponde alla crescente richiesta da parte dei consumatori di alimenti derivanti da pratiche zootecniche a maggior contenuto di benessere animale e a minor impatto ambientale.

Durante il webinar verrà presentato lo stato dell’arte delle tecniche di allevamento del suino all’aperto dal punto di vista zootecnico, ambientale e della qualità dei prodotti.

Ricordiamo che Il progetto SALCASA – Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto è coordinato dal CRPA scpa ed è realizzato in collaborazione con: Borghi Tiziano Società Agricola, Podere Musiara di Benassi Filippo, Azienda Agricola Ca’ Lumaco di Ferri Emanuele, Ibridabrada srl, SWIVET RESEARCH sas di Mazzoni Claudio & C, Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS, Dinamica scarl e SUIVET sas di Bortolamasi Simona & C.

PROGRAMMA

10:00 Registrazione dei partecipanti

10:15 Saluti di benvenuto e apertura dei lavori
Piero PASTORE TROSSELLO – Regione Emilia-Romagna

10:30 Interventi
Il Gruppo Operativo SALCASA
Paolo FERRARI – CRPA scpa

Allevamento suinicolo estensivo e sostenibilità
Paolo FERRARI – CRPA scpa

Biosicurezza negli allevamenti all’aperto
Annalisa SCOLLO – SUIVET sas

Qualità e tracciabilità della carne suina
Anna GARAVALDI – CRPA scpa

12:00 Dibattito

12:30 Chiusura del seminario

Partecipazione libera, previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 12:00 di lunedì 15 aprile 2023).

In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Reggio Emilia. Ai Veterinari partecipanti verranno rilasciati crediti del sistema SPC (Sviluppo Professionale Continuo) per i minuti di effettiva partecipazione.

In collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Reggio Emilia: l’evento attribuisce 0,313 CFP agli Agronomi e Forestali.

Seguici sul sito del Goi SALCASA

Informazioni e segreteria:
Centro Ricerche Produzioni Animali scpa
Andrea Poluzzi
a.poluzzi@crpa.it, Tel. 0522 436999

Presentazioni

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Migliorare le stalle fisse o riconvertirle in stalle libere, una strada possibile?

Convegno finale (disponibili le relazioni) – Venerdì 28 aprile 2023, ore 10:00 – Auditorium del Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano (e in modalità webinar) – Via J. F. Kennedy, 18 – Reggio Emilia

Uno dei principali problemi da affrontare nell’area di produzione del Parmigiano Reggiano è la presenza di un numero considerevole di stalle a stabulazione fissa, ossia con le bovine legate. Il GOI SLEGAMI affronta questa criticità proponendo alcuni possibili interventi per migliorare le stalle fisse esistenti (per esempio, con sistemi attacco-sgancio rapidi e disponibilità di accesso all’esterno per alcune ore al giorno) oppure la loro riconversione in stalle libere, verificandone la fattibilità tecnica, economica ed ambientale.

Durante il convegno vengono riportati i principali risultati ottenuti con la descrizione dei possibili interventi, dei loro costi d’investimento e/o gestione e dell’incidenza sulla redditività aziendale. SLEGAMI è cofinanziato dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano.

Partner

Il progetto Slegami è coordinato dalla Fondazione CRPA Studi Ricerche ets, con il coinvolgimento di: Università di Milano – Dipartimento di Medicina Veterinaria, Caseificio Sociale Cavola sca, Latteria Sociale San Pier Damiani sac, Società Agricola Delsante Elvezio e Saverio, Belli Marco, Azienda Agricola Garofani di Rodolfo e Orietta sa, Azienda Agricola Il Nuovo Capannone di Lugari Carlo; CRPA scpa e Dinamica scarl.

Programma

10:00 Registrazione dei partecipanti

10:15 Saluti di benvenuto e apertura dei lavori
Simona CASELLI – Presidente CRPA scpa
Patrizia ALBERTI – Regione Emilia-Romagna

10:30 Interventi
La visione del Consorzio sul tema del benessere animale
Marco NOCETTI – Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano

Il GOI SLEGAMI e gli interventi per migliorare il benessere animale nelle stalle fisse esistenti
Alessandro GASTALDO – FCSR ets

Le possibili soluzioni per riconvertire le stalle fisse in stalle a stabulazione libera
Paolo ROSSI – CRPA scpa

Sostenibilità ambientale delle stalle al variare della tipologia di stabulazione
Stefano PIGNEDOLI – CRPA scpa

Incidenza sui costi di produzione degli interventi migliorativi e della riconversione
Alberto MENGHI – CRPA scpa

Conclusioni

Nicola BERTINELLI – Presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano

12:30 Dibattito

13:00 Chiusura del convegno

Partecipazione libera, previa registrazione (da effettuarsi entro le ore 12:00 di giovedì 27 aprile 2023).

In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Reggio Emilia. Ai Veterinari partecipanti verranno rilasciati crediti del sistema SPC (Sviluppo Professionale Continuo) per i minuti di effettiva partecipazione.

In collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Reggio Emilia. L’evento attribuisce 0,375 CFP agli Agronomi e Forestali.

Seguici sul sito del GOI SLEGAMI

Informazioni e segreteria:
Centro Ricerche Produzioni Animali scpa
Andrea Poluzzi
a.poluzzi@crpa.it, Tel. 0522 436999

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GOI Slegami: interventi per migliorare le stalle fisse

Scheda Informativa Riassuntiva – SIR1 – Febbraio 2023

L’elevata presenza di allevamenti con bovine da latte stabulate in posta fissa è sicuramente una delle maggiori criticità nell’area di produzione del Parmigiano Reggiano. Il problema, in realtà, è nazionale, visto che la stabulazione fissa è il tipo di stalla maggiormente presente sull’intero territorio italiano. Risolvere questa criticità individuando soluzioni innovative e sostenibili per migliorare il benessere animale è stato uno dei principali obiettivi di «SLEGAMI – Soluzioni innovative e sostenibili per migliorare il benessere animale nelle stalle fisse dell’area del Parmigiano Reggiano».
In questo opuscolo vengono riportati i possibili interventi strutturali, impiantistici o gestionali finalizzati a migliorare il benessere delle bovine che rimangono in posta fissa nelle aziende che non hanno la possibilità di riconvertire la stalla fissa in libera.

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SALCASA – Newsletter n. 3

Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto

Il Gruppo Operativo per l’Innovazione SALCASA ha effettuato un viaggio di studio in Andalusia (Spagna) per la formazione degli allevatori suinicoli dell’Emilia-Romagna in materia di allevamento dei suini all’aperto e di valorizzazione delle carni che ne derivano.

L’allevamento estensivo dei suini con alimentazione a base di ghiande in pascoli arborati di querce (sistemazione fondiaria tipica andalusa, denominata Dehesa) è la realtà più importante in Europa di allevamento suinicolo all’aperto, sia per numero di suini allevati, sia per estensione delle superfici a pascolo utilizzate a questo scopo. Il viaggio è stato organizzato da Dinamica Soc. Cons. a r.l. con il supporto tecnico scientifico e logistico di CRPA e dell’Università di Cordoba; i partecipanti hanno visitato la sede dell’Università di Cordoba, tre aziende zootecniche, il Consorzio di tutela della Dop “Los Pedroches” e l’impianto di trasformazione della “Cooperativa Ganadera del Valle de los Pedroches COVAP”, a cui aderisce la maggior parte degli allevatori della provincia di Cordoba. COVAP è una cooperativa di primo grado, nata più di 60 anni fa da un gruppo di agricoltori per acquistare insieme materie prime per nutrire e allevare il proprio bestiame e che riunisce oggi circa 4.500 soci, con lo scopo di produrre e commercializzare prodotti di qualità, contribuendo allo sviluppo economico e sociale di queste terre e operando principalmente nelle industrie del latte, della carne e dei mangimi.

I partecipanti al viaggio sono partiti per la Spagna lunedì 7 novembre e sono rientrati venerdì 11 novembre 2022.

Il primo giorno di studio è stato dedicato alla visita del Dipartimento di Produzione Animale dell’Università di Cordoba, in cui il prof. Vicente Rodriguez e i suoi collaboratori hanno presentato il sistema di allevamento tradizionale del suino iberico e il sistema di certificazione e tracciabilità dei prodotti carnei che ne derivano. Nel pomeriggio sono stati visitati i laboratori e le strutture sperimentali dell’Università di Cordoba per la valorizzazione e il controllo dell’autenticità dei prodotti.

Nel corso della mattina del secondo giorno è stata visitata la sede del Consorzio della Dop “Los Pedroches”, dove il segretario generale Juan Luis Ortiz ha illustrato in dettaglio il disciplinare di produzione della Dop e la norma di qualità nazionale che regola il sistema di tracciabilità dei prosciutti e delle spalle stagionate di suino iberico; sono state inoltre presentate le statistiche nazionali aggiornate della produzione di suino iberico in base alle 4 diverse categorie commerciali. Nel pomeriggio si è proceduto con la visita dell’azienda agricola Moralejo, che ha un’estensione di circa 100 ha, interamente investita a pascolo arborato di querce (Dehesa); qui vengono allevati bovini da carne di razza Limousine e suini iberici al 100% della sottorazza Entrepelado. L’azienda è rappresentativa per dimensioni e orientamento produttivo dell’area della Dehesa della provincia di Cordoba.

Il terzo giorno è stato visitato l’impianto di trasformazione COVAP, che produce circa il 15% della produzione nazionale di salumi di suino iberico puro al 100%, alimentato solo con il pascolo a base di ghiande nella Dehesa durante la fase d’ingrasso. L’impianto di stagionatura ha una capienza di 800.000 pezzi. Nel pomeriggio sono state visitate le aziende agricole Mio 1898 e Dehesa Campo Alto. La prima gestisce in proprietà e in affitto circa 1.200 ettari di Dehesa. La maggior parte dei suini prodotti viene venduta ma in parte viene anche trasformata e venduta direttamente dall’azienda con la propria etichetta. L’azienda alleva suini iberici puri al 100%, di sottorazza Torbiscal, in pericolo di estinzione. Presso l’azienda Dehesa Campo Alto, il prof. Rodriguez ha presentato la stazione sperimentale dell’Università di Cordoba per il rilevamento e il monitoraggio dei gas a effetto serra.

Durante il viaggio di studio i partecipanti hanno avuto la possibilità di interloquire con il personale dell’Università di Cordoba, del Consorzio “Los Pedroches”, di COVAP e di tre aziende agricole ponendo domande e discutendo una serie di temi riguardanti soprattutto la volatilità dei prezzi degli input produttivi, la crisi idrica estiva, la gestione dei suini in allevamento e le fasi successive di macellazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti. Particolare interesse ha avuto il tema della conservazione della Dehesa come patrimonio storico e naturalistico nonché di protezione dalla desertificazione in relazione alla sua sostenibilità economica.

Per maggiori informazioni è possibile contattare Paolo Ferrari (p.ferrari@crpa.it).

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Alti standard per il benessere dei suini da ingrasso

Su Suinicoltura 11/2022 un articolo sul progetto Parsutt

Nell’ambito del progetto Parsutt -PARma ham high SUsTainability sTandard, coordinato dal Crpa è stata svolta un’approfondita analisi dei principali standard internazionali con requisiti di welfare animale superiori ai minimi di legge.

L’articolo è disponibile a questo link https://suinicoltura.edagricole.it/salute-e-benessere/alti-standard-per-il-benessere-dei-suini-da-ingrasso/

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SALCASA – Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto

Il Gruppo Operativo per l’Innovazione SALCASA – Filiera corta sostenibile dei salumi e delle carni derivanti da suini all’aperto ha portato a termine una buona parte delle attività previste

Tra le attività svolte nel corso del progetto è stata condotta, con la collaborazione dei Servizi Veterinari regionali dell’Emilia-Romagna, un’analisi dei fabbisogni d’innovazione degli allevatori di suini all’aperto.

L’indagine ha evidenziato che l’allevamento suinicolo all’aperto in Emilia-Romagna interessa realtà di piccole dimensioni, ubicate prevalentemente nell’area montana. Nella maggior parte dei casi, l’attività di allevamento risulta connessa a quella di commercializzazione dei prodotti trasformati in azienda o da terzi, a conferma del fatto che, al momento, esso sembra intercettare una specifica richiesta di mercato, che possiamo definire come “nicchia” o segmento commerciale e riferirla a una tipologia di consumatore che ricerca prodotti con un valore aggiunto di tipo “etico” e qualitativo.

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Indici di efficienza alimentare: elementi chiave per lo sviluppo sostenibile delle stalle

Newsletter n. 3 – Ottobre 2022

Si è svolta il giorno 7 settembre 2022 la seconda giornata dimostrativa del progetto EcoSost Farm, finalizzato a trasferire le best practices legate allo sviluppo sostenibile delle aziende agro-zootecniche da latte, anche situate in aree protette.

Durante l’incontro che si è tenuto presso la sede del Parco Regionale dell’Adda Sud, sono stati presentati i risultati relativi ad uno studio che ha coinvolto 90 stalle italiane, situate in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Sardegna, nelle quali sono stati calcolati 16 diversi indicatori di efficienza tecnico-nutrizionale ed economica.

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Ethical Cheese – Webinar convegno finale

Durante il convegno sono illustrati i principali risultati ottenuti e relativi a standard internazionali sul benessere animale, requisiti del protocollo Ethical Cheese, criticità e interventi migliorativi nelle Aziende Pilota, costi d’investimento e gestione degli interventi, incidenza sui costi di produzione e possibile iter di certificazione.
L’evento è stato anche l’occasione per presentare alcune caratteristiche del protocollo Ethical Cheese presenti nelle Aziende Pilota.

Ethical Cheese – misurazione del benessere animale e dell’impronta di carbonio per un Parmigiano Reggiano di qualità

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All’interno delle attività del Gruppo Operativo per l’Innovazione Ethical Cheese è stata misurata l’impronta di carbonio di 13 aziende produttrici di latte destinato alla trasformazione in Parmigiano Reggiano attraverso l’applicazione dell’analisi LCA secondo le norme ISO 14040-14044:2006, 14046:2014, nonché l’individuazione di interventi migliorativi rispetto a eventuali punti critici rilevati su aspetti legati al benessere animale.

La descrizione di tali attività e dei relativi studi sono spiegati in questa newsletter.

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Ethical Cheese – certificazioni aggiuntive per la valorizzazione del Parmigiano Reggiano

Leggi la newsletter 2 del progetto

All’interno delle attività del Gruppo Operativo per l’Innovazione Ethical Cheese era prevista, da parte della Fondazione CRPA in stretta collaborazione con Montanari & Gruzza, capofila del progetto, l’individuazione di uno standard sul quale basare il protocollo Ethical Cheese: lo standard individuato è quello di Red Tractor.

Sulla base di questo standard sono state realizzate diverse attività, spiegate in questa newsletter.

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Parsutt, alla ricerca di uno nuovo standard per i suini della filiera del Parma Dop

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Tra le prime attività previste da Parsutt – PARma ham high SUsTainability sTandard – c’era la raccolta di informazioni sugli Standard Internazionali più rappresentativi, analizzando le principali differenze tra loro riferite in particolare al benessere animale, alla biosicurezza e alla riduzione degli antibiotici, allo scopo di arrivare a definire un nuovo standard per gli allevamenti della filiera del Prosciutto di Parma Dop.

L’attività viene spiegata nella newsletter 1 del progetto.

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Prosciutto di Parma avvia un progetto di filiera virtuosa

Obiettivo: migliorare gli standard di sostenibilità in allevamento
Focus su benessere animale, uso responsabile del farmaco e biosicurezza

Una filiera virtuosa e più sostenibile per il Prosciutto di Parma. È questo l’obiettivo di PARSUTT – PARma ham high SUsTainability sTandard, il progetto, coordinato dal Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA di Reggio Emilia e finanziato dalla Regione EmiliaRomagna, vede la partecipazione diretta del Consorzio di tutela, di un selezionato numero di operatori della filiera – produttori, allevatori, macellatori – e si avvale del supporto di altri partner tecnico-scientifici quali l’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Medicina Veterinaria, l’Organismo di Certificazione CSQA Certificazioni e dell’ente di formazione Dinamica Soc. Cons. a r.l.

PARSUTT fornisce un modello virtuoso a tutti gli anelli della filiera produttiva del Prosciutto di Parma affinché adottino degli standard di sostenibilità più elevati rispetto a quelli imposti dalla normativa vigente riguardanti temi quali il benessere animale, l’uso prudente del farmaco e la biosicurezza. Particolare attenzione è posta sui primi anelli della filiera, allevamento e macellazione, dove il progetto si propone di identificare, sviluppare e promuovere degli indicatori concreti per ottenere un Prosciutto di Parma sempre più rispettoso, capace di cogliere le richieste del consumatore moderno attento alla sostenibilità delle produzioni e del cibo che acquista.

“Abbiamo fortemente voluto questo progetto per lanciare un chiaro messaggio alla filiera e alle Istituzioni affinché si mettano in campo tutte le azioni necessarie a far evolvere il settore suinicolo rendendolo più innovativo e sostenibile sotto tutti i punti di vista. Da tempo siamo promotori di un percorso di sensibilizzazione e con questo progetto vogliamo offrire uno stimolo concreto a un cambiamento che non è più procrastinabile – dichiara Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma -. Allo stesso modo, attraverso il Green Deal e la strategia Farm to Fork, la Commissione Europea ha delineato un processo di rinnovamento generale al quale l’intera filiera del Prosciutto di Parma deve necessariamente aderire. Oggi più che mai è importante rendersi conto che un’altra strada non solo è possibile ma è sempre più richiesta dai nostri consumatori e dal mercato.
Siamo fiduciosi che questa iniziativa possa fare da apripista e accogliere sempre più nuove realtà produttive, perché – conclude Capanna – è a piccoli passi che diamo continuità alla nostra storia millenaria e costruiamo il futuro che verrà”.

“Per CRPA è motivo di grande soddisfazione poter lavorare a fianco del Consorzio e degli altri partner per la progettazione di una filiera virtuosa in grado di conferire a un prodotto già così rinomato garanzie aggiuntive per le crescenti aspettative dei consumatori – afferma Adelfo Magnavacchi, direttore di CRPA -. Siamo felici di poter mettere a disposizione le nostre competenze tecniche per questo progetto ambizioso, che coinvolge tutti gli anelli della catena produttiva e che andrà a toccare la sostenibilità in tutte le sue declinazioni: benessere degli animali, riduzione dell’uso del farmaco, sostenibilità ambientale ed economica. Siamo certi che i risultati saranno estremamente interessanti – prosegue Magnavacchi – e lavoreremo affinché siano un modello applicabile per quanti nel comparto suinicolo vorranno procedere in questa direzione”.

Il progetto PARSUTT analizzerà i principali disciplinari e linee guida nazionali e internazionali che prevedono elevati standard di benessere animale negli allevamenti suinicoli al fine di determinare un elenco di parametri rilevanti e propedeutici al miglioramento condiviso dai principali portatori d’interesse e studiati da un gruppo di esperti scientifici internazionali che individuerà anche i livelli soglia per ogni parametro. Nella definizione di tali parametri, saranno prese in considerazione anche le indicazioni relative al benessere animale e alla biosicurezza riportate in Classyfarm e nel Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale – SQNBA condotto dal Ministero della Salute e dal Mipaaf.

La fase successiva prevede la stesura di un protocollo – il disciplinare tecnico del Prosciutto di Parma con alti standard di benessere animale, elevati livelli di biosicurezza e con indicazioni per un uso responsabile degli antibiotici. Il documento verrà utilizzato come riferimento normativo volontario, elaborato con il consenso delle parti interessate. Insieme al protocollo verranno anche realizzati un manuale con le istruzioni di rilievo e gli strumenti di verifica, quali una checklist per la raccolta dati in allevamento e un programma informatico per la verifica della conformità ai parametri del protocollo.

Il disciplinare tecnico è studiato per contenere anche un innovativo sistema di gestione della tracciabilità e rintracciabilità dei prosciutti lavorati secondo tale modello virtuoso lungo tutta la filiera, dalla fase d’allevamento fino alla stagionatura del prosciutto e alla sua commercializzazione attraverso una nuova metodologia di raccolta di informazioni in tutte le fasi del processo produttivo che consenta di verificare e identificare anche a ritroso ogni singola azione svolta.
I diversi anelli della filiera potranno accedere a un disciplinare di allevamento testato in grado di aumentare la redditività e la competitività delle singole aziende, rispondendo alle più attuali richieste dei consumatori in materia di eticità e sostenibilità delle produzioni.

Verrà contestualmente impostato e avviato un iter di certificazione per le aziende aderenti al progetto.

Il progetto coinvolgerà alcune aziende pilota presso le quali verranno eseguite delle analisi tecnico-economiche di possibili punti critici da risolvere con la successiva attuazione di interventi migliorativi.

È prevista inoltre la verifica della sostenibilità economica e ambientale dell’applicazione del protocollo su tutta la filiera con la quantificazione dei costi d’investimento e di gestione e la loro incidenza generale sulla produzione del Prosciutto di Parma. In ambito ambientale sarà calcolata l’impronta di carbonio attraverso l’utilizzo della metodologia Life Cycle Assessment che permette di quantificare gli impatti in relazione alle fasi del ciclo di vita del prodotto analizzato, al fine di individuare le fasi produttive più critiche e i possibili interventi di miglioramento che consentano di ridurne l’impatto ambientale. CSQA sarà
l’organismo partner che si occuperà delle attività di certificazioni per questo importante progetto.

Infine, un attento studio del mercato nazionale e internazionale permetterà di valutare la propensione all’acquisto di Prosciutto di Parma animal friendly da parte del consumatore e l’accoglienza da parte della grande distribuzione e di definire le possibili strategie di marketing.

Il progetto di filiera virtuosa del Prosciutto di Parma seguirà anche un piano formativo e di divulgazione articolato che prevede il coinvolgimento di allevatori e veterinari aziendali nelle province emiliane ad alta concentrazione di suini su benessere animale, biosicurezza e uso prudente del farmaco. La comunicazione del nuovo modello avverrà attraverso un sito dedicato, seminari con visite “virtuali” alle aziende pilota, convegni e materiale informativo.

Per informazioni: Alessandro Gastaldo – a.gastaldo@crpa.it

Divulgazione a cura di Centro Ricerche Produzioni Animali – C.R.P.A. S.p.a. – Autorità di Gestione: Direzione Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia Romagna. Iniziativa realizzata nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 — Tipo di operazione 16.1.01 — Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: produttività e sostenibilità dell’agricoltura — Focus Area 3A – Progetto “PARSUTT – PARma ham high SusTainability sTandard”.

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Valutazione della riduzione dell’uso di antibiotici in 10 allevamenti

Dopo gli interventi raccomandati da Antibiotic-Free

Dopo l’attuazione dei Piani aziendali di riduzione dell’uso di antibiotici e di miglioramento delle condizioni di biosicurezza e di benessere animale proposti nell’ambito del progetto Antibiotic-Free, 10 allevamenti sono visitati per rilevarne gli effetti.

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Concluso il Goi Nitrati Ferrara

A conclusione della sua attività di progetto e per divulgarne i risultati, il Gruppo Operativo Nitrati Ferrara organizza per il 27 novembre, con inizio alle 9:30, il convegno “Risultati dello studio sulle tecniche agronomiche per la prevenzione dell’inquinamento da Nitrati e la conservazione della sostanza organica”.

L’incontro si svolgerà a Malborghetto di Boara (FE), presso la Sala Laura Benini della Fondazione per l’Agricoltura F.lli Navarra.

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