Progetto – TWO IS BETTER – Vitelli pre-svezzamento con la madre e in gruppo
Newsletter 2 – Giugno 2024
Il progetto ha come scopo quello di verificare la sostenibilità tecnico-economica della stabulazione con la madre e/o in gruppo per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento con l’obiettivo di creare una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale (assenza di box individuali) richiesti da consumatori e opinione pubblica.
Un obiettivo specifico di Two is better prevedeva di conoscere l’opinione dei portatori d’interesse (detti stakeholder) sui vantaggi e svantaggi tecnico-economici della stabulazione dei vitelli fino a 8 settimane di vita in box individuali o con soluzioni alternative, ossia in box con la madre, con la balia e altri vitelli o soltanto con altri vitelli con o senza allattatrice.
Il questionario utilizzato per il sondaggio online è composto da 26 quesiti suddivisi in
- sezione 1, in cui sono riportate 3 domande relative ai dati dei partecipanti al sondaggio;
- sezione 2, (riservata agli allevatori), in cui sono riportate 10 domande relative ai dati dell’allevamento e alla gestione e stabulazione dei vitelli;
- sezione 3, in cui sono riportate 2 domande relative all’opinione sulle alternative stabulative al box singolo per i vitelli;
- sezione 4, in cui sono riportate 5 domande relative all’opinione sulla stabulazione in coppia dei vitelli;
- sezione 5, in cui sono riportate 6 domande relative all’opinione sulla separazione precoce o tardiva dalla madre.
I partecipanti al sondaggio sono stati complessivamente 123, di cui il 62,6% allevatori, il 13,8% veterinari e 23,6% agronomi/laureati FIDSPA. Se si considera il genere, i partecipanti sono per il 62,6% maschi, 36,6% femmine (con lo 0,8% che ha preferito non rispondere), mentre se si considera l’età, i partecipanti al sondaggio sono per il 18,7% da 18 a 30 anni, 51,2% da 31 a 50 anni e 30,1% oltre i 50 anni.
Analizzando le risposte sulle soluzioni stabulative alternative al box individuale si sono presi in esame due aspetti fondamentali: il benessere animale e la sostenibilità economica.
Per il benessere animale (grafico 1) la soluzione alternativa maggiormente indicata come ottimale è quella dei vitelli in coppia con il 42,9% del totale delle preferenze, seguita (però a distanza) dai vitelli in gruppo (3 o più vitelli) con allattatrice (21,7% delle preferenze).
Però, se si analizzano le preferenze per singola categoria di stakeholder, è possibile evidenziare alcune differenze:
- allevatori e veterinari preferiscono i vitelli in coppia (52,2 e 45,8% delle preferenze);
- agronomi/SPA preferiscono i vitelli con la madre e/o con la balia (39,3%), soluzione che risulta essere meno interessante per i veterinari (4,2%).
Anche per la sostenibilità economica (grafico 2), l’alternativa maggiormente indicata come ottimale è quella dei vitelli in coppia con il 50% del totale delle preferenze. I dati per singola categoria di stakeholder evidenziano che per gli agronomi/SPA la possibilità di lasciare la vitella con la madre o con la balia è economicamente più vantaggiosa.
Il progetto, finanziato dal Psr dell’Emilia-Romagna (operazione 16.2.01 – Focus Area 3A), vede la partecipazione della Casearia di Sant’Anna, un caseificio biologico di Anzola dell’Emilia (BO), in veste di promotore/capofila, e la Fondazione CRPA Studi Ricerche ETS, un ente di ricerca di Reggio Emilia, che entra nel progetto come consulente scientifico.
Per maggiori informazioni è possibile contattare Alessandro Gastaldo della Fondazione CRPA Studi Ricerche – ETS di Reggio Emilia, responsabile scientifico del progetto (cellulare 345/9573083; posta elettronica a.gastaldo@fondazionecrpa.it).
Autorità di Gestione: Direzione Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna Iniziativa realizzata nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 – Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale – Avviso Pubblico regionale 2021 – Approccio individuale – Focus Area 3A – Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali.