Descrizione
Due lagune di fitodepurazione a flusso subsuperficiale orizzontale (h-SSF) sono state sottoposte a controllo per 16 mesi, al fine di determinare la loro efficienza nel ridurre il carico inquinante di acque reflue derivanti dalla produzione del Parmigiano-Reggiano. Le due lagune, ciascuna di 200 m2 e funzionanti in serie, piantumate con tifa di palude (Typha latifòlia), hanno trattato da 8 a 15 m3/giorno di acque (media 10,5 m3/giorno). Le concentrazioni medie nelle acque in ingresso all’impianto sono risultate pari a circa 250 mg/I SST, 950 mgO/1 COD, 600 mgO2/l BOD5, 60 mg/l grassi ed oli animali/vegetali, 35 mg/l NTK, 8 mg/l P totale. La rimozione di COD, BOD5 e grassi ed oH animali/vegetali si è costantemente mantenuta sopra al 95% mentre è risultata di circa il 65% per l’azoto e del 75% per il fosforo. Nitrati, cloruri, solfati, tensioattivi e metalli pesanti (rame escluso) sono stati rilevati in basse concentrazioni. Il rame nelle acque in ingresso alla fitodepurazione, principalmente derivante dal lavaggio delle caldaie di cottura del Parmigiano-Reggiano, ha avuto una concentrazione media di circa 0,5 mg/l mentre nelle acque in uscita dalla fitodepurazione il suo valore si è ridotto a circa 0,001 mg/l. La rimozione di coliformi totali, streptococchi fecali ed Escherichia coli è variata entro un intervallo di 3-4 ordini di grandezza. Sono state anche comparate per due anni le produzioni di biomassa e le asportazioni di nutrienti dovute alla tifa di palude, raccolta anche nel corso dei mesi estivi. La produzione totale di biomassa secca è risultata massimizzata quando tifa è stata sottoposta a taglio in luglio e novembre, raggiungendo il valore di 3.025 g/m2.