Descrizione
Il bilancio 2003 per la suinicoltura italiana è stato condizionato dalla caduta dei prezzi che, iniziata in autunno, ha assunto proporzioni critiche negli ultimi mesi dell’anno. Complessivamente il ricavo lordo dei suinicultori per un capo da 160 kg, stimabile intorno ai 200 €, è rimasto in linea con quello dell’anno precedente, tuttavia, nel confronto con il 2002, bisogna considerare che anche quell’anno si era concluso negativamente dal punto di vista della redditività. Il fatturato per capo alla macellazione, stimato utilizzando la resa media in tagli freschi, è risultato in aumento del 5% grazie alla tenuta dei prosciutti destinati alle produzioni DOP, risultate in controtendenza (+12%) rispetto agli altri tagli. Oltre ai lombi (-1,8%), hanno subito sensibili contrazioni anche le spalle(-4,8%) e le coppe (-1,5%). A partire da febbraio 2004 su tutti i principali mercato europei si sono manifestati i primi movimenti al rialzo, mentre il mercato italiano continua a segnare il passo. Le ultime quotazioni sulle principali borse merci italiane mostrano il permanere di una situazione di profonda sofferenza per i suini da macello che nei mesi di gennaio e febbraio 2004 hanno perso il 13% rispetto alle quotazioni dello stesso periodo dell’anno precedente.