Progetto protocollo INALCA sul benessere animale: pubblicata la newsletter n. 2.

Il progetto “PROTOCOLLO INALCA – Protocollo basato su elevati standard di benessere animale negli allevamenti bovini da ingrasso” è finanziato dalla Regione Lombardia sulla misura 16.2 del PSR 2014-2020 e coordinato da INALCA – Industria Alimentare Carni S.p.A., in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano – Dipartimenti di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare (VESPA) e di Medicina Veterinaria (DiMeVet) – e la Fondazione CRPA Studi Ricerche di Reggio Emilia.
L’obiettivo del progetto consiste nello sviluppo di un innovativo sistema per la valutazione ed il miglioramento del benessere animale negli allevamenti bovini da carne (vitelloni e scottone), promuovendo al contempo l’uso prudente degli antibiotici. In ogni singola azienda agricola, l’applicazione del protocollo permetterà di eseguire un’accurata valutazione dei rischi, individuando punti di forza e di debolezza rispetto agli standard ed agli indicatori individuati e i possibili percorsi di adeguamento, sia di tipo strutturale che gestionale, valutandone l’onere economico e la relativa incidenza sui costi complessivi di produzione.
Gli obiettivi, le attività e alcuni dei risultati del progetto e, in particolare, l’innovativo protocollo per il miglioramento del benessere animale e la riduzione degli antibiotici sono stati presentati il 20 febbraio durante un seminario che ha visto la partecipazione di più di 70 allevatori.
All’incontro, oltre a Serafino Cremonini di INALCA e Francois Tomei di Assocarni che hanno rispettivamente aperto e chiuso il seminario, hanno relazionato:

  • Giulia Lalinga di INALCA che ha presentato il progetto, le sue attività e i risultati dell’indagine preliminare che ha previsto il coinvolgimento di oltre 170 portatori d’interesse (veterinari e allevatori);
  • Alessandro Gastaldo di Fondazione CRPA Studi Ricerche che ha approfondito il protocollo in particolare per quello che riguarda i punti critici del benessere riconducibili alle strutture d’allevamento, evidenziando anche costi d’investimento e gestione di alcuni possibili interventi migliorativi;
  • Riccardo Compiani di UNIMI che ha, prima, approfondito il protocollo in particolare per quello che riguarda i punti critici del benessere riconducibili al bovino e alla riduzione degli antibiotici e, successivamente, effettuato un’analisi dei risultati ottenuti nelle due aziende pilota con una vera e propria visita virtuale;
  • Giovanni Mario Lugaresi Sorlini che ha descritto le possibilità di valorizzazione di uno schema basato su alti standard di benessere animale e sulla riduzione degli antibiotici.

Per maggiori informazioni sull’evento e sui suoi contenuti: a.gastaldo@fondazionecrpa.it